Crisi e illegalità: quale legame?

Convegno a Barletta di U.A.L. e Magistratura Democratica. Conoscenza e prevenzione dei fenomeni illeciti

lunedì 14 maggio 2012 22.22
A cura di Paolo Doronzo
"Legum servi sumus ut liberi esse possimus" (siamo servi delle leggi affinché possiamo essere liberi). Così Cicerone nell'antica Roma. Ma oggi più che un motto suona come una speranza; un'esortazione a tutta la società civile, alle istituzioni, al mondo delle associazioni a non perdere quel contatto con la legalità che è il solo che può farci uscire incolumi dal momento di grave crisi economica che stiamo vivendo. Questa è stata una delle conclusioni cui si è giunti nel convegno "Crisi e illegalità: quale legame?", svoltosi nel pomeriggio di venerdì 11 maggio presso la sala rossa del Castello di Barletta. L'incontro, patrocinato dal Comune di Barletta, è stato voluto e organizzato da Magistratura Democratica e dalla Libera Associazione "Uniti per l'Affermazione della Legalità", che celebra i primi dieci anni d'impegno nella città, dedicandosi alla lotta contro il racket e l'usura, come ha tenuto a sottolineare il presidente Francesco Filannino, rimarcando l'importanza di offrire linee-guida a cui debbano seguire giusti comportamenti istituzionali. La serata è stata senz'altro dedicata al ventennale della morte dei giudici Falcone e Borsellino, citati in diversi interventi.

L'interrogativo di quale sia il legame tra due accadimenti apparentemente distanti come crisi e illegalità, è stato formulato dall'avv. Patrizia Dicuonzo, dell'esecutivo U.A.L., ponendo riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto il riemergere, anche a Barletta di reati che si ritenevano sopiti nel territorio, come racket, usura, furti, scippi. Un'escalation che probabilmente è dovuta alla crisi che vede la necessità di monetizzare in ogni modo, momento sfruttato dalle organizzazioni criminali. Timori diffusi tra i cittadini ai quali il Sindaco Maffei ha voluto confermare l'impegno dell'Amministrazione nel sollecitare la Prefettura nell'opera di controllo e prevenzione di tali fenomeni.

Prevenzione è anche uno dei temi su cui si è soffermato il dott. Piergiorgio Morosini, G.I.P presso il Tribunale di Palermo e Segretario nazionale di Magistratura Democratica, nel senso di dare risposte corali, coinvolgendo più parti chiamate in causa, per prevenire condotte illegali, di cui ha aggiunto il dott. Francesco Messina, Presidente della sezione penale del Tribunale di Trani, "sono mancati negli ultimi vent'anni esempi di buona condotta, soprattutto ad alti livelli istituzionali". Morosini ha proseguito citando casi di illegalità accaduti in varie regioni, anche del Nord-Est in cui si sono mischiati impegni di imprenditoria con affari di mafia, camorra e ndrangheta. Un'attenzione particolare è stata rivolta all'assenza nel nostro Paese di una legge sulla corruzione, sebbene richiesta già dal 1999 dalla Commissione di Strasburgo. Sia Messina che Morosini hanno a gran voce sottolineato l'importanza che la politica si appropri di un'etica, occupandosi di ciò che riguarda veramente i cittadini. Il G.I.P. ha, inoltre, plaudito ed espresso la necessità di agevolare le piccole esperienze editoriali, che con pochi mezzi a loro disposizione rischiano ogni giorno per sollevare, anche a livello locale, questioni che altrimenti resterebbero taciute.

Degno di nota è stato inoltre l'intervento del prof. Gaetano Nanula, Generale di Divisione in Ausiliaria della Guardia di Finanza, a lungo professore universitario. Il prof. Nanula ha tenuto una breve lezione di macroeconomia, ricostruendo l'origine statunitense di questo tsunami economico di cui non si possono prevedere con esattezza le conseguenze. Additate come grandi colpevoli sono state le banche internazionali, trasformatesi in operatori della speculazione. Per quanto riguarda la situazione italiana, il generale ha affermato che la condizione economica non era sul baratro qualche mese fa, quando ci siamo rimessi al premier Monti, come allarmisticamente si continuava a ripetere. I problemi chiave da risolvere, con leggi apposite e necessarie, sono la corruzione, ormai carissima e immobilizzante, che favorisce solo la criminalità organizzata e l'evasione fiscale troppo elevata. L'incontro è stato moderato da Ruggiero Daloiso, responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno – NordBarese.

Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla
Sindaco Maffei Sala Rossa © Francesca Piazzolla