Cresce il consumo di prodotti bio in Puglia: seconda regione in Italia
Coldiretti Puglia commenta i dati presentati in occasione del Sana di Bologna, il Salone internazionale del biologico e del naturale
lunedì 9 settembre 2019
La Puglia è seconda nella classifica delle regioni più bio d'Italia, con un aumento costante anche nel 2018 con + 4,5% di superfici coltivate a biologico, a conferma della forte espansione del segmento bio nell'area del lifestyle. E' il commento di Coldiretti Puglia ai dati presentati in occasione del Sana di Bologna, il Salone internazionale del biologico e del naturale, dove fino al 9 settembre è presente per la prima volta il mercato di Campagna Amica degli agricoltori biologici italiani provenienti da tutta la Penisola per far conoscere i prodotti bio dei diversi territori italiani, dalle specialità sopravvissute al sisma a quelle salvate dal rischio di estinzione, ma ci sono anche le eccellenze del Made in Italy e le innovazioni green.
"In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento", spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. La svolta bio interessa tutti i comparti agricoli su una superficie di 264mila ettari coltivata a biologica, con una incidenza del 20% sul totale nazionale e 9.275 operatori biologici, dove più marcata è la scelta bio per l'olivo con 74mila ettari di superificie, cereali con 55mila ettari, colture foraggere con 29mila ettari, la vite con 17 mila ettari di superficie coltivata. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione – aggiunge Coldiretti Puglia - stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione, spiega Coldiretti Puglia.
"Altro punto centrale del nostro progetto sul biologico è l'attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). Il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini", conclude il presidente Muraglia. La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, come il pesce provenienti da impianti di acquacoltura bio, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c'è l'unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica.
"In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l'aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento", spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. La svolta bio interessa tutti i comparti agricoli su una superficie di 264mila ettari coltivata a biologica, con una incidenza del 20% sul totale nazionale e 9.275 operatori biologici, dove più marcata è la scelta bio per l'olivo con 74mila ettari di superificie, cereali con 55mila ettari, colture foraggere con 29mila ettari, la vite con 17 mila ettari di superficie coltivata. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione – aggiunge Coldiretti Puglia - stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto con il consumatore. I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione, spiega Coldiretti Puglia.
"Altro punto centrale del nostro progetto sul biologico è l'attenzione alla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione collettiva, divenuto un preciso dovere degli enti locali (Comuni, Province e Regioni). Il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini", conclude il presidente Muraglia. La grande richiesta dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, come il pesce provenienti da impianti di acquacoltura bio, oltre alle Botteghe Italiane completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio. Proprio a Villa Castelli (Brindisi) c'è l'unico agriturismo del Sud Italia dotato di una piscina biologica.