Cosa resterà del Jova Beach? Grande spettacolo in una (finalmente) splendida Barletta
Dopo tanta attesa si può tracciare un bilancio dell'evento
lunedì 22 luglio 2019
A dir poco spasmodica è stata l'attesa per la tappa barlettana del Jova Beach Party, il concerto itinerante in spiaggia di Lorenzo Cherubini, meglio conosciuto come Jovanotti. Un grande evento che, come ampiamente previsto, non ha tradito le attese visto lo spessore del protagonista.
Ma se sulla caratura artistica di Jovanotti – da oltre trent'anni stella di prima grandezza del firmamento musicale italiano – non v'era il benché minimo dubbio, l'organizzazione del Jova Beach costituiva un importantissimo banco di prova per la città di Barletta, troppo spesso negli ultimi tempi al centro dell'attenzione per motivi tutt'altro che edificanti.
Ebbene sì. Senza trascendere in facile piaggeria, possiamo oggettivamente dire che Barletta ha superato a pieni voti (anzi, con lode) l'esame del Jova Beach.
Chi scrive non ha mai lesinato critiche anche aspre al modo in cui è stata amministrata la nostra città da un paio di decenni e oltre, molto spesso vedendo del guano dove in tanti vedevano l'oro. Ma questa volta no. Questa volta c'è solo da complimentarsi con l'amministrazione comunale sia per la perfetta riuscita dell'evento, sia soprattutto per l'ordinatissima gestione delle quarantamila persone accorse a godersi le nostre spiagge e il nostro mare, accompagnati dallo splendido repertorio di un artista tra i più completi della storia della musica leggera italiana.
Non una carta per terra, nessuna cafonata tipica, ahinoi, della movida barlettana, ma soprattutto una litoranea finalmente a misura d'uomo, scevra finalmente del fastidiosissimo traffico del week-end e con accesso consentito ai soli bus-navetta. In poche parole un'atmosfera finalmente degna di una città a vocazione turistica, quale da tempo ormai immemore ambisce ad essere la nostra Barletta.
Ora, tessute le meritatissime lodi all'amministrazione comunale, è il momento tornare a fare il nostro mestiere, cioè quello di cercare il pelo nell'uovo, fosse anche solo ipotetico. Detto quindi della magnifica riuscita del Jova Beach Party c'è solo da augurarsi in primis che uno spettacolo come quello del Lorenzo nazionale costituisca un punto di svolta, in modo tale che la città Barletta si abitui ad indossare molto più spesso l'abito da sera e non una volta ogni quarant'anni (tanto è passato più o meno dal grande concerto dei Pooh nell'allora stadio comunale). Ma soprattutto c'è da augurarsi che tanta grazia, in un futuro più o meno lontano, non costi troppo ai cittadini barlettani, visto che si è passati abbastanza repentinamente dal nulla cosmico degli anni passati al ricchissimo cartellone di eventi dell'Estate Barlettana 2019.
Sarebbe un vero peccato continuare come in passato ad anteporre la spesa facile alla grande efficienza dimostrata dalla nostra amministrazione con la splendida riuscita del Jova Beach.
Ma se sulla caratura artistica di Jovanotti – da oltre trent'anni stella di prima grandezza del firmamento musicale italiano – non v'era il benché minimo dubbio, l'organizzazione del Jova Beach costituiva un importantissimo banco di prova per la città di Barletta, troppo spesso negli ultimi tempi al centro dell'attenzione per motivi tutt'altro che edificanti.
Ebbene sì. Senza trascendere in facile piaggeria, possiamo oggettivamente dire che Barletta ha superato a pieni voti (anzi, con lode) l'esame del Jova Beach.
Chi scrive non ha mai lesinato critiche anche aspre al modo in cui è stata amministrata la nostra città da un paio di decenni e oltre, molto spesso vedendo del guano dove in tanti vedevano l'oro. Ma questa volta no. Questa volta c'è solo da complimentarsi con l'amministrazione comunale sia per la perfetta riuscita dell'evento, sia soprattutto per l'ordinatissima gestione delle quarantamila persone accorse a godersi le nostre spiagge e il nostro mare, accompagnati dallo splendido repertorio di un artista tra i più completi della storia della musica leggera italiana.
Non una carta per terra, nessuna cafonata tipica, ahinoi, della movida barlettana, ma soprattutto una litoranea finalmente a misura d'uomo, scevra finalmente del fastidiosissimo traffico del week-end e con accesso consentito ai soli bus-navetta. In poche parole un'atmosfera finalmente degna di una città a vocazione turistica, quale da tempo ormai immemore ambisce ad essere la nostra Barletta.
Ora, tessute le meritatissime lodi all'amministrazione comunale, è il momento tornare a fare il nostro mestiere, cioè quello di cercare il pelo nell'uovo, fosse anche solo ipotetico. Detto quindi della magnifica riuscita del Jova Beach Party c'è solo da augurarsi in primis che uno spettacolo come quello del Lorenzo nazionale costituisca un punto di svolta, in modo tale che la città Barletta si abitui ad indossare molto più spesso l'abito da sera e non una volta ogni quarant'anni (tanto è passato più o meno dal grande concerto dei Pooh nell'allora stadio comunale). Ma soprattutto c'è da augurarsi che tanta grazia, in un futuro più o meno lontano, non costi troppo ai cittadini barlettani, visto che si è passati abbastanza repentinamente dal nulla cosmico degli anni passati al ricchissimo cartellone di eventi dell'Estate Barlettana 2019.
Sarebbe un vero peccato continuare come in passato ad anteporre la spesa facile alla grande efficienza dimostrata dalla nostra amministrazione con la splendida riuscita del Jova Beach.