Coronavirus, annullata la processione del Venerdì Santo a Barletta
Tutte le disposizioni nella diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie per la Settimana Santa 2020
domenica 29 marzo 2020
13.56
Settimana Santa, anno 2020. I riti saranno senza popolo. La decisione era nell'aria ma adesso arriva l'ufficialità con una lettera a firma dell'arcivescovo della nostra diocesi Trani-Barletta-Bisceglie Leonardo D'Ascenzo. Per Barletta significherà l'assenza di alcuni riti tradizionali come l'attesa processione del Venerdì Santo e la Santa Messa della Passione in Piazza Plebiscito.
«Prolungandosi l'emergenza sanitaria a causa della malattia denominata COVID-19 - scrive nella nota l'arcivescovo - la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti ha emesso il 19.03.2020 un decreto contenente alcune disposizioni circa la celebrazione della Settimana Santa, poi aggiornate con un secondo decreto del 25.03.2020: "Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace.''' (Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25.03.2020)».
Ecco di seguito tutte le disposizioni in vigore nella nostra diocesi per la Settimana Santa 2020.
"La Commemorazione dell'Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebri alVinterno dell'edificio sacro; nelle chiese Cattedrali si adotti la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza " (cfr. Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25.03.2020).
«Le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono sospese: indicazioni più precise saranno comunicate in seguito. A margine delle indicazioni della Settimana Santa, si invitano i parroci a sospendere e trasferire a data da destinarsi, le celebrazioni di Battesimi (tranne quelli in articulo mortis), Prime confessioni, Prime Comunioni e Cresime; i Matrimoni non sono vietati in sé, ma potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni.
Inoltre, ricordo che la Penitenzieria Apostolica in data 19.03.2020 ha emesso un decreto che concede "il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi". La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in una nota del 25.03.2020 ricorda che: "in caso di estrema necessità l'atto di dolore perfetto, accompagnato dall'intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da sé stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l'impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l'assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l'Atto di dolore, l'invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi, (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
Con l'auspicio che le predette disposizioni, seppur nella solitudine delle nostre chiese o nel segreto delle nostre case, ci consentiranno ugualmente di celebrare con fiducia e speranza i divini misteri della nostra fede, faccio mie le parole pronunciate dal Santo Padre durante la preghiera straordinaria in Piazza San Pietro il 27 marzo u.s.: "E il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è [...] Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Con paterno affetto».
«Prolungandosi l'emergenza sanitaria a causa della malattia denominata COVID-19 - scrive nella nota l'arcivescovo - la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti ha emesso il 19.03.2020 un decreto contenente alcune disposizioni circa la celebrazione della Settimana Santa, poi aggiornate con un secondo decreto del 25.03.2020: "Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace.''' (Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25.03.2020)».
Ecco di seguito tutte le disposizioni in vigore nella nostra diocesi per la Settimana Santa 2020.
- In quanto Pastore della Diocesi, presiederò tutte le Celebrazioni presso la Cattedrale di Trani, senza concorso di popolo ma nella certezza che, nell'unione spirituale, continui a compiersi quanto S. Ignazio di Antiochia affermava: «Dove sarà presente il Vescovo, lì vi sia anche il popolo, così come dove sarà Cristo Gesù, vi è la Chiesa cattolica»-, a tal proposito, come in questo tempo quaresimale, i riti saranno teletrasmessi dalle televisioni locali (Teleregione, Amica9, Easy Tv).
- Al fine di garantire l'unità celebrativa in comunione con il Pastore della Diocesi, alla stessa ora delle celebrazioni in Cattedrale, i parroci e vicari parrocchiali celebreranno esclusivamente nelle parrocchie a porte chiuse e senza concorso di popolo; i rettori nelle corrispettive chiese rettoriali alle medesime condizioni;
- potranno partecipare alle celebrazioni, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e con le dovute cautele, un diacono, un lettore, un organista e un cantore, muniti di autocertificazione contenente il nome e l'indirizzo della chiesa, il giorno e l'ora della celebrazione, secondo le disposizioni governative (cfr. Nota della PresidenzaCEI del 25.03.2020 e Nota del Ministero dell'Interno).
- Sempre allo scopo di garantire unità celebrativa e comunione con il Pastore della Diocesi, nelle celebrazioni sottoelencate, sono sospese le trasmissioni in streaming, su Youtube, su Facebook o altri social media.
Le indicazioni per il calendario delle Celebrazioni della Settimana Santa 2020
- Primi Vespri della Domenica delle Palme
- Domenica delle Palme
"La Commemorazione dell'Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebri alVinterno dell'edificio sacro; nelle chiese Cattedrali si adotti la seconda forma prevista dal Messale Romano, nelle chiese Parrocchiali e negli altri luoghi la terza " (cfr. Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25.03.2020).
- Giovedì Santo
- Venerdì Santo
- Sabato Santo
- Domenica di Pasqua
«Le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono sospese: indicazioni più precise saranno comunicate in seguito. A margine delle indicazioni della Settimana Santa, si invitano i parroci a sospendere e trasferire a data da destinarsi, le celebrazioni di Battesimi (tranne quelli in articulo mortis), Prime confessioni, Prime Comunioni e Cresime; i Matrimoni non sono vietati in sé, ma potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni.
Inoltre, ricordo che la Penitenzieria Apostolica in data 19.03.2020 ha emesso un decreto che concede "il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi". La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in una nota del 25.03.2020 ricorda che: "in caso di estrema necessità l'atto di dolore perfetto, accompagnato dall'intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da sé stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l'impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l'assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l'Atto di dolore, l'invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi, (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
Con l'auspicio che le predette disposizioni, seppur nella solitudine delle nostre chiese o nel segreto delle nostre case, ci consentiranno ugualmente di celebrare con fiducia e speranza i divini misteri della nostra fede, faccio mie le parole pronunciate dal Santo Padre durante la preghiera straordinaria in Piazza San Pietro il 27 marzo u.s.: "E il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è [...] Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Con paterno affetto».