Coronavirus, a Barletta le scuole non saranno chiuse in caso di contagi
Negativi i tamponi effettuati su 16 docenti della scuola Girondi
giovedì 24 settembre 2020
21.13
«Le scuole non chiuderanno in caso di contagi. Queste situazioni si presenteranno ciclicamente e quello che si deve fare è isolare e contenere il contagio intervenendo sulle singole classi e, comunque, saranno il Dipartimento di Prevenzione della Asl con i dirigenti scolastici, ciascuno per le proprie competenze e in sinergia con i sindaci o il presidente della provincia, a seconda del grado della scuola, a prendere le rispettive decisioni».
Lo ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito incontrando, con il presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo, con gli assessori e con il comandante della Polizia locale Savino Filannino, i giornalisti a palazzo di città. La conferenza stampa si è tenuta dopo la riunione chiesta dal primo cittadino al prefetto Maurizio Valiante, a cui hanno preso parte, alcuni in presenza e alcuni in remoto, il presidente della provincia Bernardo Lodispoto, il direttore generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne, il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Bt, Riccardo Matera, la dottoressa Giuseppina Lotito, responsabile Ufficio scolastico provinciale e quello dell'Ufficio scolastico regionale Michele Torre.
In serata è giunta notizia dell'esito negativo dei tamponi effettuati su 16 insegnanti della scuola Girondi, dopo il contagio di una docente accertato la scorsa notte, cosa che ha consentito che la stessa oggi non si recasse a scuola.
«I dirigenti scolastici, che devono e stanno facendo con grande responsabilità la propria parte, dovranno decidere come e quando riaprire le scuole – ha aggiunto il sindaco – probabilmente domani non sarà possibile, servirà il tempo necessario, per esempio alla "Mennea", per organizzare la didattica, oltre che per la sanificazione».
A tal proposito il sindaco ha voluto rivolgere un appello alle famiglie e ai genitori: «Non è possibile chiedere al mattino, alla scuola, delle precauzioni molto stringenti e poi il pomeriggio lasciare che i propri figli se ne vadano in giro senza mascherine. La situazione è preoccupante, questo non è un gioco, non possiamo permetterci di chiudere di nuovo tutto, perché il rimedio sarebbe peggiore del male, ma serve razionalità e responsabilità». Pertanto, ha annunciato il primo cittadino, i controlli da parte della polizia municipale saranno severi, sull'uso delle mascherine per strada, nei luoghi pubblici e nei locali.
Il sindaco ha anche voluto confrontarsi con il professor Pier Luigi Lopalco, che ha raggiunto telefonicamente. «Lopalco ha ribadito che con il Coronavirus si dovrà convivere – ha riferito - però dobbiamo rendergli la vita difficile, essere capaci di combatterlo e sconfiggerlo con serietà e responsabilità in attesa del vaccino». Cannito ha anche riferito che la Asl e la città di Barletta potrà contare sui Poct, i test rapidi, tamponi il cui risultato è pronto in soli 12 minuti.
«Se qualcuno pensa di essere invulnerabile – ha proseguito Cannito - si sbaglia, il Coronavirus colpisce tutti, giovani e anziani, diamoci una mossa e non aspettiamo che siano gli altri a fare la loro parte».
Infine il primo cittadino è voluto tornare sulla polemica della mancanza dei banchi: «I genitori, che sono in ansia per i banchi e accusano l'Amministrazione comunale di tale carenza, devono sapere che non solo noi non ne siamo responsabili ma anche che a livello nazionale non esiste un calendario noto delle consegne. Il mio auspicio è che l'ufficio scolastico regionale o il ministero, visto che abbiamo scritto anche al ministero, diano comunicazioni in merito».
Lo ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito incontrando, con il presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo, con gli assessori e con il comandante della Polizia locale Savino Filannino, i giornalisti a palazzo di città. La conferenza stampa si è tenuta dopo la riunione chiesta dal primo cittadino al prefetto Maurizio Valiante, a cui hanno preso parte, alcuni in presenza e alcuni in remoto, il presidente della provincia Bernardo Lodispoto, il direttore generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne, il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Bt, Riccardo Matera, la dottoressa Giuseppina Lotito, responsabile Ufficio scolastico provinciale e quello dell'Ufficio scolastico regionale Michele Torre.
In serata è giunta notizia dell'esito negativo dei tamponi effettuati su 16 insegnanti della scuola Girondi, dopo il contagio di una docente accertato la scorsa notte, cosa che ha consentito che la stessa oggi non si recasse a scuola.
«I dirigenti scolastici, che devono e stanno facendo con grande responsabilità la propria parte, dovranno decidere come e quando riaprire le scuole – ha aggiunto il sindaco – probabilmente domani non sarà possibile, servirà il tempo necessario, per esempio alla "Mennea", per organizzare la didattica, oltre che per la sanificazione».
A tal proposito il sindaco ha voluto rivolgere un appello alle famiglie e ai genitori: «Non è possibile chiedere al mattino, alla scuola, delle precauzioni molto stringenti e poi il pomeriggio lasciare che i propri figli se ne vadano in giro senza mascherine. La situazione è preoccupante, questo non è un gioco, non possiamo permetterci di chiudere di nuovo tutto, perché il rimedio sarebbe peggiore del male, ma serve razionalità e responsabilità». Pertanto, ha annunciato il primo cittadino, i controlli da parte della polizia municipale saranno severi, sull'uso delle mascherine per strada, nei luoghi pubblici e nei locali.
Il sindaco ha anche voluto confrontarsi con il professor Pier Luigi Lopalco, che ha raggiunto telefonicamente. «Lopalco ha ribadito che con il Coronavirus si dovrà convivere – ha riferito - però dobbiamo rendergli la vita difficile, essere capaci di combatterlo e sconfiggerlo con serietà e responsabilità in attesa del vaccino». Cannito ha anche riferito che la Asl e la città di Barletta potrà contare sui Poct, i test rapidi, tamponi il cui risultato è pronto in soli 12 minuti.
«Se qualcuno pensa di essere invulnerabile – ha proseguito Cannito - si sbaglia, il Coronavirus colpisce tutti, giovani e anziani, diamoci una mossa e non aspettiamo che siano gli altri a fare la loro parte».
Infine il primo cittadino è voluto tornare sulla polemica della mancanza dei banchi: «I genitori, che sono in ansia per i banchi e accusano l'Amministrazione comunale di tale carenza, devono sapere che non solo noi non ne siamo responsabili ma anche che a livello nazionale non esiste un calendario noto delle consegne. Il mio auspicio è che l'ufficio scolastico regionale o il ministero, visto che abbiamo scritto anche al ministero, diano comunicazioni in merito».