Cordoglio e fratellanza, la bandiera francese illumina il "Curci"
Barletta al fianco dei fratelli francesi per non dimenticare
mercoledì 18 novembre 2015
0.17
Sullo sfondo del tricolore francese, nella giornata conclusiva del lutto nazionale in Francia a cui si stanno associando tutte le principali istituzioni europee dopo la strage di Parigi, anche la nostra città si è unita al cordoglio stringendosi in un momento di raccoglimento e di riflessione sui tragici eventi che hanno colpito non solo la città di Parigi, ma la nostra cultura e i valori più profondi dell'umanità.
Le note dell'inno nazionale e della Marsigliese intonate dal coro polifonico "Il Gabbiano" con l'accompagnamento dei musicisti di Soundiff hanno introdotto la commemorazione di quei tragici istanti di Parigi. Quella data, 13 novembre 2015, sarà impressa nella storia e nella memoria non soltanto di quanti hanno assistito a quel folle tour dell'orrore, ma anche nella memoria dell'intera umanità, forse ancora incredula dinanzi a tanta feroce violenza rivelatasi nella sua geometrica potenza. Alla commemorazione, d'intesa con l'amministrazione comunale, hanno preso parte alcune importanti personalità politiche della città e molti cittadini accorsi per accendere alcuni lumini in ricordo delle vittime innocenti, in particolar modo in ricordo della giovane veneziana Valeria Solesin e di quanti sono stati colpiti da un tragico ed ingiusto destino di morte.
Al minuto di silenzio è seguita la visione di alcune fotografie scattate a Parigi nei giorni scorsi dal nostro concittadino Mirco Magliocca. Scatti forse più eloquenti delle parole, che raccontano volti annichiliti dal dolore, candele accese, immagini di vita ma anche di speranza e coraggio per non dimenticare quell'ondata di morte e cieca distruzione che ha lasciato sgomento l'intero Occidente.
"Non ci sono frasi di odio in quelle significative immagini, ma una espressione ripetuta: 'Mème pas peur, Non ci fate paura', con questo spirito Barletta si sente vicina a Parigi e alla Francia tutta - ha affermato il sindaco Pasquale Cascella - nel testimoniare il fermo rifiuto ai crimini che colpiscono l'intera umanità". Al dolore e alla tensioni di questi giorni i francesi cercano di reagire con coraggio e, nel suo piccolo, anche la nostra città non può che esser loro vicina nel nome di quei valori intrisi nelle nostre identità.
Le note dell'inno nazionale e della Marsigliese intonate dal coro polifonico "Il Gabbiano" con l'accompagnamento dei musicisti di Soundiff hanno introdotto la commemorazione di quei tragici istanti di Parigi. Quella data, 13 novembre 2015, sarà impressa nella storia e nella memoria non soltanto di quanti hanno assistito a quel folle tour dell'orrore, ma anche nella memoria dell'intera umanità, forse ancora incredula dinanzi a tanta feroce violenza rivelatasi nella sua geometrica potenza. Alla commemorazione, d'intesa con l'amministrazione comunale, hanno preso parte alcune importanti personalità politiche della città e molti cittadini accorsi per accendere alcuni lumini in ricordo delle vittime innocenti, in particolar modo in ricordo della giovane veneziana Valeria Solesin e di quanti sono stati colpiti da un tragico ed ingiusto destino di morte.
Al minuto di silenzio è seguita la visione di alcune fotografie scattate a Parigi nei giorni scorsi dal nostro concittadino Mirco Magliocca. Scatti forse più eloquenti delle parole, che raccontano volti annichiliti dal dolore, candele accese, immagini di vita ma anche di speranza e coraggio per non dimenticare quell'ondata di morte e cieca distruzione che ha lasciato sgomento l'intero Occidente.
"Non ci sono frasi di odio in quelle significative immagini, ma una espressione ripetuta: 'Mème pas peur, Non ci fate paura', con questo spirito Barletta si sente vicina a Parigi e alla Francia tutta - ha affermato il sindaco Pasquale Cascella - nel testimoniare il fermo rifiuto ai crimini che colpiscono l'intera umanità". Al dolore e alla tensioni di questi giorni i francesi cercano di reagire con coraggio e, nel suo piccolo, anche la nostra città non può che esser loro vicina nel nome di quei valori intrisi nelle nostre identità.