Conti in tasca al Comune, approvata la proposta di consuntivo 2013
Rimangono da sanare i debiti fuori bilancio, tra pagamenti e opere pubbliche
sabato 19 aprile 2014
19.02
La Giunta ha approvato la proposta di Consuntivo 2013 da sottoporre all'esame del Consiglio Comunale. I dati di maggior rilievo si sintetizzano nel rispetto del Patto di Stabilità e di Crescita Interno, nel fondo di cassa che, al 31 dicembre 2013, risultava essere pari ad € 72.116.023,34, nell'avanzo di amministrazione, determinato in € 10.807.888,94, nel rispetto degli indici di deficitarietà strutturale (sono stati centrati 9 parametri su 10).
Complessivamente, i dati appaiono positivi, soprattutto se si tiene conto che il bilancio di previsione è stato approvato solo lo scorso 22 novembre 2013, anche a causa dei ritardi del legislatore nel definire il nuovo sistema impositivo locale che, come è noto, condiziona le entrate del bilancio stesso. Di fatto, il bilancio di previsione 2013 rappresentava un pre-consuntivo. Non solo, i vincoli del Patto di stabilità hanno condizionato per tutto l'anno le scelte politiche e hanno rallentato i termini dei pagamenti a favore del sistema economico imprenditoriale, creando un ulteriore ostacolo allo sviluppo locale che ora può essere rapidamente rimosso.
Con l'approvazione del consuntivo si pongono le basi per la discussione sul preventivo 2014 che, questa Amministrazione - tenendo conto della persistente indeterminatezza delle scelte del governo centrale - intende comunque approvare entro il maggio prossimo. Il punto di partenza è proprio l'avanzo di amministrazione di oltre 10,8 milioni di euro, il cui utilizzo sarà definito con il previsionale, ma che già con l'approvazione del consuntivo viene indirizzato verso specifiche destinazioni da tempo in sofferenza. È bene ricordare innanzitutto la mole di debiti fuori bilancio che questa amministrazione si è ritrovata a gestire, parte dei quali è stata già finanziata nel 2013; la parte residuale, che da una preliminare analisi ammonterebbe a circa 4 milioni di euro, sarà coperta dall'avanzo di amministrazione. Prioritarie saranno le opere pubbliche da cofinanziare per evitare la revoca dei finanziamenti: l'avanzo potrebbe rappresentare un'ottima soluzione alternativa al finanziamento con mutui. Non va, però, sottovalutato l'impatto che tali spese potranno avere sul Patto di stabilità, in quanto per le vigenti norme che regolano i meccanismi del Patto tutte le spese finanziate con avanzo incidono solo per la parte di spesa e non per la quota dell'avanzo utilizzato. Ciò obbligherà l'amministrazione ad un attento e costante monitoraggio della programmazione sia delle entrate, soprattutto fiscali, che delle spese da prevedere per i prossimi mesi.
Complessivamente, i dati appaiono positivi, soprattutto se si tiene conto che il bilancio di previsione è stato approvato solo lo scorso 22 novembre 2013, anche a causa dei ritardi del legislatore nel definire il nuovo sistema impositivo locale che, come è noto, condiziona le entrate del bilancio stesso. Di fatto, il bilancio di previsione 2013 rappresentava un pre-consuntivo. Non solo, i vincoli del Patto di stabilità hanno condizionato per tutto l'anno le scelte politiche e hanno rallentato i termini dei pagamenti a favore del sistema economico imprenditoriale, creando un ulteriore ostacolo allo sviluppo locale che ora può essere rapidamente rimosso.
Con l'approvazione del consuntivo si pongono le basi per la discussione sul preventivo 2014 che, questa Amministrazione - tenendo conto della persistente indeterminatezza delle scelte del governo centrale - intende comunque approvare entro il maggio prossimo. Il punto di partenza è proprio l'avanzo di amministrazione di oltre 10,8 milioni di euro, il cui utilizzo sarà definito con il previsionale, ma che già con l'approvazione del consuntivo viene indirizzato verso specifiche destinazioni da tempo in sofferenza. È bene ricordare innanzitutto la mole di debiti fuori bilancio che questa amministrazione si è ritrovata a gestire, parte dei quali è stata già finanziata nel 2013; la parte residuale, che da una preliminare analisi ammonterebbe a circa 4 milioni di euro, sarà coperta dall'avanzo di amministrazione. Prioritarie saranno le opere pubbliche da cofinanziare per evitare la revoca dei finanziamenti: l'avanzo potrebbe rappresentare un'ottima soluzione alternativa al finanziamento con mutui. Non va, però, sottovalutato l'impatto che tali spese potranno avere sul Patto di stabilità, in quanto per le vigenti norme che regolano i meccanismi del Patto tutte le spese finanziate con avanzo incidono solo per la parte di spesa e non per la quota dell'avanzo utilizzato. Ciò obbligherà l'amministrazione ad un attento e costante monitoraggio della programmazione sia delle entrate, soprattutto fiscali, che delle spese da prevedere per i prossimi mesi.