Consiglio Comunale: le parole della crisi
Le dure dichiarazioni in aula del forzista Ceto e le reazioni del sindaco e degli altri consiglieri della maggioranza
venerdì 4 ottobre 2024
0.28
"Sindaco, Lei sa benissimo qual è la posizione di Forza Italia che è stata espressamente resa pubblica. Noi abbiamo sempre detto che voteremo i provvedimenti che ci hanno visto coinvolti nella loro formazione o quelli che riterremo giusti.
Abbiamo votato queste prime tre ratifiche della variazione i bilancio proprio per questo senso del dovere verso i bisogni della città, perchè si trattava di servizi sociali, di istruzione e di disabili.
Siamo chiamati a votare altre ratifiche di variazione di bilancio già approvate in giunta, ma il luogo deputato a discutere e ad approvare le variazioni di bilancio è il Consiglio Comunale.
Ritengo questa un pò un'offesa alla dignità dei consiglieri comunali che non sono chiamati a fare il loro diritto/dovere di votare in Consiglio Comunale le variazioni di bilancio. Variazioni approvate in giunta con l'espediente dell'emergenza.
Colgo l'occasione per chiedere al segretario generale di far motivare dal collegio dei revisori, nella loro relazione, l'urgenza di questi provvedimenti.
Ci sono anche i debiti fuori bilancio. Ormai siamo quasi abituati a vederli in tutti i consigli comunali.
Debiti fuori bilancio dovuti per la maggior parte dei casi a risarcimenti dovuti a strade e marciapiedi dissestati, e vediamo che nessuno fa nulla per evitare questo.
Non c'è un piano serio di manutenzione di strade e marciapiedi.
Oltretutto questi debiti fuori bilancio molte volte arrivano già scaduti in Consiglio Comunale, magari già con precetti notificati e con aggravio d spese da parte dei cittadini.
Abbiamo più volte sollecitato gli assessori a vigilare sulla solerzia dell'amministrazione, cosa che fino adesso non è stata fatta. Per tanto Sindaco, noi non voteremo nemmeno questi debiti fuori bilancio.
Ci dispiace, ma Forza Italia è sempre pronta a essere coinvolta in un rilancio dell'azione amministrativa della città, ma la situazione è quella che tutti quanti vediamo e che anche l'ultimo consiglio comunale ha reso pubblica".
"[...] Questa situazione non è addebitabile a Forza Italia, ma - rivolto al sindaco Cannito - ai Suoi fedelissimi"
Queste le inequivocabili parole del consigliere comunale di Forza Italia Giovanni Ceto che certificano, se ancora ve ne fosse bisogno, lo stato di prognosi riservata, se non di vero e proprio pericolo di vita della maggioranza di centro-destra uscita vincitrice dalle elezioni del giugno 2022 e che sostiene l'amministrazione Cannito.
"Questa è una variazione di bilancio in entrata, - in riferimento ai 16mila Euro di fondi PNRR destinati all'anagrafe digitale - se Lei ritiene che questo finanziamento non va votato, non lo voti."
Questa invece la risposta del sindaco Cannito all'esponente di Forza Italia, o più precisamente della parte in aperto contrasto con l'amministrazione del gruppo consiliare del partito fondato da Silvio Berlusconi.
Di tono decisamente meno accomodanti invece le dichiarazioni in aula degli altri consiglieri di maggioranza, a partire da quelle di Gianluca Gorgoglione: "Perchè la parte di Forza Italia che non voterà questo provvedimento è ancora in maggioranza?. E' vergognoso."
"Così non si può andare avanti. E' una mortificazione. O risolviamo questa situazione o per quel che mi riguarda non farò più parte di questa assise". Ha successivamente puntualizzato Gennaro Cefola di Fratelli d'Italia.
E, se possibile, ancora più dura, netta e polemica è stata la presa di posizione, sempre per Fratelli d'Italia, della consigliera Stella Mele, che intervenuta subito dopo le dichiarazioni in aula delle opposizioni - le quali hanno da par loro evidenziato l'innegabile spaccatura della maggioranza, invitando quest'ultima a risolvere i suoi problemi interni, o a prendere atto dell'irreversibilità della rottura - ha dichiarato senza mezzi termini che:" è singolare che questi appelli provengano da consiglieri che salgono e scendono dagli uffici o dagli studi dei signori che sono usciti dall'aula…"
Dichiarazioni che hanno inevitabilmente provocato le sdegnate reazioni dei consiglieri del Partito Democratico e del consigliere Antonello Damato del gruppo "Emiliano sindaco di Puglia".
Ha scelto invece la via del sarcasmo e dell'ironia il consigliere Memeo (Fratelli d'Italia): "Sono abbastanza convinto di aver capito male sia il primo che il secondo intervento del consigliere di Forza Italia. [...]
Mi pare di aver capito che i colleghi che hanno abbandonato l'aula non votano le variazioni di bilancio perché non hanno una postazione in giunta o perché non vengono accontentati nelle loro richieste politiche. Mi dispiace di non poter chiedere conferma di aver capito male".
Ci ha tenuto infine a precisare come fosse solo una parte di Forza Italia a non votare la variazione di bilancio il consigliere Vittorio Cardone, il quale ha poi fatto appello ai consiglieri tutti di votare il provvedimento in questione.
Abbiamo votato queste prime tre ratifiche della variazione i bilancio proprio per questo senso del dovere verso i bisogni della città, perchè si trattava di servizi sociali, di istruzione e di disabili.
Siamo chiamati a votare altre ratifiche di variazione di bilancio già approvate in giunta, ma il luogo deputato a discutere e ad approvare le variazioni di bilancio è il Consiglio Comunale.
Ritengo questa un pò un'offesa alla dignità dei consiglieri comunali che non sono chiamati a fare il loro diritto/dovere di votare in Consiglio Comunale le variazioni di bilancio. Variazioni approvate in giunta con l'espediente dell'emergenza.
Colgo l'occasione per chiedere al segretario generale di far motivare dal collegio dei revisori, nella loro relazione, l'urgenza di questi provvedimenti.
Ci sono anche i debiti fuori bilancio. Ormai siamo quasi abituati a vederli in tutti i consigli comunali.
Debiti fuori bilancio dovuti per la maggior parte dei casi a risarcimenti dovuti a strade e marciapiedi dissestati, e vediamo che nessuno fa nulla per evitare questo.
Non c'è un piano serio di manutenzione di strade e marciapiedi.
Oltretutto questi debiti fuori bilancio molte volte arrivano già scaduti in Consiglio Comunale, magari già con precetti notificati e con aggravio d spese da parte dei cittadini.
Abbiamo più volte sollecitato gli assessori a vigilare sulla solerzia dell'amministrazione, cosa che fino adesso non è stata fatta. Per tanto Sindaco, noi non voteremo nemmeno questi debiti fuori bilancio.
Ci dispiace, ma Forza Italia è sempre pronta a essere coinvolta in un rilancio dell'azione amministrativa della città, ma la situazione è quella che tutti quanti vediamo e che anche l'ultimo consiglio comunale ha reso pubblica".
"[...] Questa situazione non è addebitabile a Forza Italia, ma - rivolto al sindaco Cannito - ai Suoi fedelissimi"
Queste le inequivocabili parole del consigliere comunale di Forza Italia Giovanni Ceto che certificano, se ancora ve ne fosse bisogno, lo stato di prognosi riservata, se non di vero e proprio pericolo di vita della maggioranza di centro-destra uscita vincitrice dalle elezioni del giugno 2022 e che sostiene l'amministrazione Cannito.
"Questa è una variazione di bilancio in entrata, - in riferimento ai 16mila Euro di fondi PNRR destinati all'anagrafe digitale - se Lei ritiene che questo finanziamento non va votato, non lo voti."
Questa invece la risposta del sindaco Cannito all'esponente di Forza Italia, o più precisamente della parte in aperto contrasto con l'amministrazione del gruppo consiliare del partito fondato da Silvio Berlusconi.
Di tono decisamente meno accomodanti invece le dichiarazioni in aula degli altri consiglieri di maggioranza, a partire da quelle di Gianluca Gorgoglione: "Perchè la parte di Forza Italia che non voterà questo provvedimento è ancora in maggioranza?. E' vergognoso."
"Così non si può andare avanti. E' una mortificazione. O risolviamo questa situazione o per quel che mi riguarda non farò più parte di questa assise". Ha successivamente puntualizzato Gennaro Cefola di Fratelli d'Italia.
E, se possibile, ancora più dura, netta e polemica è stata la presa di posizione, sempre per Fratelli d'Italia, della consigliera Stella Mele, che intervenuta subito dopo le dichiarazioni in aula delle opposizioni - le quali hanno da par loro evidenziato l'innegabile spaccatura della maggioranza, invitando quest'ultima a risolvere i suoi problemi interni, o a prendere atto dell'irreversibilità della rottura - ha dichiarato senza mezzi termini che:" è singolare che questi appelli provengano da consiglieri che salgono e scendono dagli uffici o dagli studi dei signori che sono usciti dall'aula…"
Dichiarazioni che hanno inevitabilmente provocato le sdegnate reazioni dei consiglieri del Partito Democratico e del consigliere Antonello Damato del gruppo "Emiliano sindaco di Puglia".
Ha scelto invece la via del sarcasmo e dell'ironia il consigliere Memeo (Fratelli d'Italia): "Sono abbastanza convinto di aver capito male sia il primo che il secondo intervento del consigliere di Forza Italia. [...]
Mi pare di aver capito che i colleghi che hanno abbandonato l'aula non votano le variazioni di bilancio perché non hanno una postazione in giunta o perché non vengono accontentati nelle loro richieste politiche. Mi dispiace di non poter chiedere conferma di aver capito male".
Ci ha tenuto infine a precisare come fosse solo una parte di Forza Italia a non votare la variazione di bilancio il consigliere Vittorio Cardone, il quale ha poi fatto appello ai consiglieri tutti di votare il provvedimento in questione.