Consiglio comunale deserto, a Barletta si torna in aula domani
La seduta di questa mattina è stata sciolta per mancanza del numero legale
mercoledì 28 luglio 2021
15.59
Si è aperto semideserto e si è chiuso vuoto. Il Consiglio comunale di Barletta tornerà a riunirsi, in seconda convocazione, nella giornata di domani per mancanza del numero legale nella convocazione di questa mattina.
All'ordine del giorno, oltre ad una sfilza di debiti fuori bilancio, anche l'acquisizione dei terreni di via Cafiero interessati, in questi mesi, dalla possibile realizzazione di un supermercato Lidl. Il Comune intende entrarne in possesso per candidare lo spazio ai piedi del castello al progetto La sfida del borgo e realizzare un teatro all'aperto.
Discussi e approvati, invece, i regolamenti per la nuova tariffazione Tari, per il servizio di assistenza educativa domiciliare per minori e per la costituzione di una commissione paesaggistica. Astenuto, su quest'ultimo punto, il presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo ufficiosamente in rotta con l'amministrazione.
«Si è astenuto su un provvedimento della sua maggioranza – ha fatto notare il consigliere Ruggiero Mennea (Pd) – Si dovrebbe dimettere da presidente». E poi la replica di Dicataldo, prima dello scioglimento della seduta: «Io sono stato eletto dal Consiglio comunale e non dalla maggioranza, quindi rispondo al consiglio comunale e voto come è mio interesse votare».
All'ordine del giorno, oltre ad una sfilza di debiti fuori bilancio, anche l'acquisizione dei terreni di via Cafiero interessati, in questi mesi, dalla possibile realizzazione di un supermercato Lidl. Il Comune intende entrarne in possesso per candidare lo spazio ai piedi del castello al progetto La sfida del borgo e realizzare un teatro all'aperto.
Discussi e approvati, invece, i regolamenti per la nuova tariffazione Tari, per il servizio di assistenza educativa domiciliare per minori e per la costituzione di una commissione paesaggistica. Astenuto, su quest'ultimo punto, il presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo ufficiosamente in rotta con l'amministrazione.
«Si è astenuto su un provvedimento della sua maggioranza – ha fatto notare il consigliere Ruggiero Mennea (Pd) – Si dovrebbe dimettere da presidente». E poi la replica di Dicataldo, prima dello scioglimento della seduta: «Io sono stato eletto dal Consiglio comunale e non dalla maggioranza, quindi rispondo al consiglio comunale e voto come è mio interesse votare».