Confcommercio e APE Barletta: rispetto per la morte di Claudio Lasala
Le dichiarazioni di Antonio Quarto e Francesco Divenuto
venerdì 5 novembre 2021
Confcommercio Barletta e APE Barletta hanno deciso in segno di rispetto per la morte del giovanissimo Claudio Lasala, di annullare ogni iniziativa musicale per i prossimi giorni, e comunicano pubblicamente l'intenzione di costituirsi parte civile in udienza.
Le associazioni si stringono attorno alla famiglia, ai parenti e agli amici del 24enne. Un cordoglio personale a nome di Francesco Divenuto, presidente Confcommercio e Antonio Quarto, Presidente APE insieme a quello di tutti i loro associati. Al dolore per la perdita si aggiunge anche la rabbia perché da tempo le associazioni di categoria hanno denunciato alle istituzioni e amministratori locali una situazione insostenibile con episodi di violenza che si susseguono da tempo in città, dal centro storico alla periferia.
«Quello che è accaduto al giovane Claudio, diventato ormai figlio di tutta la città, non può restare solo una drammatica perdita, deve trasformarsi anche in un insegnamento più alto, per il bene di tutta la comunità: per i nostri figli, clienti e anche dipendenti – spiega Antonio Quarto, dell'APE». «La verità - prosegue - è che anche i proprietari dei locali non si sentono più al sicuro da anni mentre svolgono il loro lavoro. La speranza è sempre quella di arrivare alla fine della giornata lavorativa senza che un litigio tra i ragazzi in strada possa sfociare in una rissa e compromettere l'incolumità nostra, dei nostri clienti e dei dipendenti o addirittura tramutarsi in tragedia, come è accaduto la notte tra il 29 e 30 ottobre».
«Abbiamo portato ai tavoli delle istituzioni e della Prefettura Bat un lungo elenco di segnalazioni forniteci dai nostri stessi associati: aggressioni fisiche e verbali, spaccio di sostanze stupefacenti e distruzione di arredo di proprietà dei residenti e attività commerciali – dichiara Francesco Divenuto, presidente Confcommercio. Le denunce degli accadimenti sono sempre state associate a concrete proposte affinché si possa interrompere al più presto questa spirale di violenza e criminalità». «Tra le richieste avanzate a gran voce – prosegue Divenuto: l'implementazione di illuminazione nelle strade, un presidio fisso delle Forze dell'ordine, soprattutto nei weekend, e l'incremento di impianti pubblici di videosorveglianza nei luoghi maggiormente frequentati dai più giovani».
Le associazioni di categoria hanno da sempre collaborato con le istituzioni e continueranno a farlo. In ultimo l'incontro tenutosi in Prefettura dove hanno partecipato APE, Confcommercio e Confesercenti, alla presenza di S. E. il Prefetto della Bat, Dott. Maurizio Valiante e il vice Commissario di Barletta. Al centro del tavolo gli episodi di violenza che in queste settimane si registrate nella città della Disfida e nelle altre città della sesta provincia pugliese.
Le associazioni auspicano che non vengano adottati provvedimenti troppo restrittivi, che potrebbero portare alla chiusura di tante attività, già fortemente penalizzate dalla pandemia e che danno lavoro a centinaia di famiglie.
Divenuto e Quarto concludono dicendo: «Speriamo che Barletta non debba più piangere un suo figlio».
Le associazioni si stringono attorno alla famiglia, ai parenti e agli amici del 24enne. Un cordoglio personale a nome di Francesco Divenuto, presidente Confcommercio e Antonio Quarto, Presidente APE insieme a quello di tutti i loro associati. Al dolore per la perdita si aggiunge anche la rabbia perché da tempo le associazioni di categoria hanno denunciato alle istituzioni e amministratori locali una situazione insostenibile con episodi di violenza che si susseguono da tempo in città, dal centro storico alla periferia.
«Quello che è accaduto al giovane Claudio, diventato ormai figlio di tutta la città, non può restare solo una drammatica perdita, deve trasformarsi anche in un insegnamento più alto, per il bene di tutta la comunità: per i nostri figli, clienti e anche dipendenti – spiega Antonio Quarto, dell'APE». «La verità - prosegue - è che anche i proprietari dei locali non si sentono più al sicuro da anni mentre svolgono il loro lavoro. La speranza è sempre quella di arrivare alla fine della giornata lavorativa senza che un litigio tra i ragazzi in strada possa sfociare in una rissa e compromettere l'incolumità nostra, dei nostri clienti e dei dipendenti o addirittura tramutarsi in tragedia, come è accaduto la notte tra il 29 e 30 ottobre».
«Abbiamo portato ai tavoli delle istituzioni e della Prefettura Bat un lungo elenco di segnalazioni forniteci dai nostri stessi associati: aggressioni fisiche e verbali, spaccio di sostanze stupefacenti e distruzione di arredo di proprietà dei residenti e attività commerciali – dichiara Francesco Divenuto, presidente Confcommercio. Le denunce degli accadimenti sono sempre state associate a concrete proposte affinché si possa interrompere al più presto questa spirale di violenza e criminalità». «Tra le richieste avanzate a gran voce – prosegue Divenuto: l'implementazione di illuminazione nelle strade, un presidio fisso delle Forze dell'ordine, soprattutto nei weekend, e l'incremento di impianti pubblici di videosorveglianza nei luoghi maggiormente frequentati dai più giovani».
Le associazioni di categoria hanno da sempre collaborato con le istituzioni e continueranno a farlo. In ultimo l'incontro tenutosi in Prefettura dove hanno partecipato APE, Confcommercio e Confesercenti, alla presenza di S. E. il Prefetto della Bat, Dott. Maurizio Valiante e il vice Commissario di Barletta. Al centro del tavolo gli episodi di violenza che in queste settimane si registrate nella città della Disfida e nelle altre città della sesta provincia pugliese.
Le associazioni auspicano che non vengano adottati provvedimenti troppo restrittivi, che potrebbero portare alla chiusura di tante attività, già fortemente penalizzate dalla pandemia e che danno lavoro a centinaia di famiglie.
Divenuto e Quarto concludono dicendo: «Speriamo che Barletta non debba più piangere un suo figlio».