Concerto di Renato Zero e Comunali 2010, continua il percorso giudiziario
Dopo Caracciolo anche Crudele e Baylon presentano istanza di rito abbreviato. Scelzi e Russo interrogati stamattina dal gup
mercoledì 5 dicembre 2012
L'inchiesta su presunti illeciti che la Procura di Trani ritiene commessi nel 2009 in occasione del concerto al Paladisfida di Renato Zero e nel 2010 in occasione delle votazioni comunali conta altre due richieste di rito abbreviato. Quelle dell'ex assessore comunale Giuseppe Crudele, espressione del Partito Democratico, e del vigile del fuoco Fedele Baylon. Le istanze sono state formulate stamattina nel corso dell'udienza davanti al gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli prima che si entrasse nel merito delle richieste delle rinvio a giudizio.
Il 13 novembre era stato l'ex presidente del consiglio comunale ed attuale consigliere regionale del PD Filippo Caracciolo ad optare per il giudizio abbreviato. Dunque dei sei imputati tre saranno giudicati allo stato degli atti.
L'ex consigliere comunale Pasquale Corcella (anch'egli espressione del PD), Katia Scelzi e Matteo Russo cercheranno, invece, di evitare il rinvio a giudizio. Scelzi e Russo, stamattina, sono stati interrogati dal gup in merito alle loro contestazioni: falso ideologico e di violazione della normativa in tema di procedure di voto. In occasione delle "comunali" del 2010, Russo dopo aver votato per errore in una sezione sarebbe stato accompagnato da Scelzi all'ufficio elettorale per chiedere il duplicato dell'originaria tessera elettorale per votare una seconda volta onde "consentire a Russo di esprimere nuovamente il proprio voto per il candidato Filippo Caracciolo".
Scelzi e Russo hanno fornito una versione dei fatti mirata ad evidenziare l'infondatezza delle accuse mosse nei loro confronti.
Il pubblico ministero Simona Merra contesta, invece, il reato di tentata concussione a carico di Corcella, Crudele e Caracciolo perché abusando dei rispettivi ruoli, avrebbero indotto i responsabili della "Delta Concerti", impresa organizzatrice del concerto, a consegnare 50 biglietti omaggio all'assessore Crudele. Il vigile del fuoco Baylon è accusato di falso in merito alla relazione di servizio redatta poco prima del concerto: secondo la pubblica accusa non è vero che il controllo mirato a valutare profili di sicurezza sarebbe stato sollecitato da spettatori del palasport. Il pompiere si sarebbe, invece, mosso solo per dar seguito al fax, ritenuto strumentale, di Corcella, anch'egli imputato in concorso.
Il 13 novembre era stato l'ex presidente del consiglio comunale ed attuale consigliere regionale del PD Filippo Caracciolo ad optare per il giudizio abbreviato. Dunque dei sei imputati tre saranno giudicati allo stato degli atti.
L'ex consigliere comunale Pasquale Corcella (anch'egli espressione del PD), Katia Scelzi e Matteo Russo cercheranno, invece, di evitare il rinvio a giudizio. Scelzi e Russo, stamattina, sono stati interrogati dal gup in merito alle loro contestazioni: falso ideologico e di violazione della normativa in tema di procedure di voto. In occasione delle "comunali" del 2010, Russo dopo aver votato per errore in una sezione sarebbe stato accompagnato da Scelzi all'ufficio elettorale per chiedere il duplicato dell'originaria tessera elettorale per votare una seconda volta onde "consentire a Russo di esprimere nuovamente il proprio voto per il candidato Filippo Caracciolo".
Scelzi e Russo hanno fornito una versione dei fatti mirata ad evidenziare l'infondatezza delle accuse mosse nei loro confronti.
Il pubblico ministero Simona Merra contesta, invece, il reato di tentata concussione a carico di Corcella, Crudele e Caracciolo perché abusando dei rispettivi ruoli, avrebbero indotto i responsabili della "Delta Concerti", impresa organizzatrice del concerto, a consegnare 50 biglietti omaggio all'assessore Crudele. Il vigile del fuoco Baylon è accusato di falso in merito alla relazione di servizio redatta poco prima del concerto: secondo la pubblica accusa non è vero che il controllo mirato a valutare profili di sicurezza sarebbe stato sollecitato da spettatori del palasport. Il pompiere si sarebbe, invece, mosso solo per dar seguito al fax, ritenuto strumentale, di Corcella, anch'egli imputato in concorso.