"Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

Il vangelo spiegato da don Vito Carpentiere

domenica 13 novembre 2016 11.23
Dal vangelo secondo Luca: "In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»".

Siamo alla fine dell'anno liturgico, che giungerà al suo culmine con la Festa di Cristo Re che celebreremo domenica prossima, e la Liturgia della Parola di oggi si sofferma sul "giorno del Signore" che svela le intenzioni dei cuori. Il linguaggio adoperato è di natura escatologica, ma nel racconto di Luca si intreccia con quello che era appena accaduto, ossia la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio, una delle meraviglie del mondo di allora. Ecco perché, mentre i discepoli erano intenti a contemplare le pietre del tempio Gesù li mette in guardia dai falsi profeti, da quelli che si sarebbero presentati come ministri di Dio profetizzando tempi duri e calamità naturali che avrebbero presagito la fine del mondo. Ma Gesù, puntando l'attenzione sul fine del mondo, li esorta a non aver paura. E quand'anche fossero stati condotti dinanzi a tribunali, presagendo così le prime persecuzioni nei confronti dei cristiani, essi non si sarebbero dovuti scoraggiare, ma, al contrario, Egli stesso li avrebbe assistiti con la sua parola e sapienza. E quando anche nelle famiglie essi si fossero resi odiosi (come Tacito definiva i cristiani) essi avrebbero dovuto perseverare. Ed ecco la parola chiave: perseveranza-pazienza! E' la capacità di saper guardare lontano, supportando e anche sopportando ogni sorta di difficoltà presente, imparando a portare la croce da degni discepoli di Cristo.

E' la perseveranza il segreto di ogni buona riuscita nella vita! Non ci vuol niente a iniziare, importante è portare a termine! C'è un salmo che si conclude con queste parole: "Il Signore completerà per me l'opera sua; non abbandonare, o Signore, l'opera delle tue mani!" E' questa la nostra preghiera per oggi: in qualunque situazione di difficoltà ci ritroviamo non dobbiamo temere ma solo aver pazienza e perseverare perché "il Signore è vicino"! Buona domenica.

don Vito