Con “De Nittis e l’Expo”, un pezzo d’Europa a Barletta
Inaugurata la nuova mostra a Palazzo Della Marra
domenica 12 luglio 2015
"È una doppia occasione – ricorda con soddisfazione l'assessore all'identità culturale Giusy Caroppo – quella di suggellare l'acquisizione del Palazzo Della Marra a titolo non oneroso al patrimonio della Città e, insieme, "il ritorno" di Giuseppe De Nittis - già protagonista alla Terza Esposizione Internazionale di Parigi del 1878 - all'EXPO di Milano del 2015".
La mostra "De Nittis e l'Expo" nasce per mettere in relazione la Collezione permanente di Barletta all'EXPO MILANO 2015, evento internazionale in cui alcune fondamentali opere di Giuseppe De Nittis, appartenenti alla città di Barletta, sono in esposizione nelle grandi mostre "Arts&Foods" alla Triennale ("Colazione in giardino") e "Il Tesoro d'Italia" di Vittorio Sgarbi ("Passa il treno" e "Natura morta"). Inoltre, anche la preziosa "Colomba eucaristica" appartenente alla Basilica del Santo Sepolcro di Barletta è stata prestata alla mostra milanese. Ieri mattina, all'anteprima per la stampa, in una conferenza tenutasi nella bellissima balconata del Palazzo, il sindaco Pasquale Cascella tornando sull'importante conquista del palazzo da parte del Comune: «Non ci saremmo riusciti se non grazie ai suggerimenti dell'allora Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray». Inoltre, il sindaco ha ricordato che l'opportunità di essere presenti a Milano in quest'anno attraverso De Nittis e promuovere la collezione barlettana significa indicare un pezzo d'Italia importante a Barletta. Il progetto della mostra trae spunto dall'aggettivazione, firmata da Vittorio Pica, nella prima biografia critica del 1914 "Giuseppe De Nittis – L'uomo e l'artista", in cui il maestro barlettano venne definito "meridionale al sud, francese a Parigi, londinese a Londra". Si è voluto tracciare una sorta di viaggio nella produzione dell'artista, costruendo un racconto che trae spunto dalle opere ancora rintracciabili che De Nittis espose alla Terza Esposizione Internazionale di Parigi del 1878.
Preziosi i prestiti "La National Gallery a Londra", "Westminster Bridge", "Controluce" e "La Porte di Saint-Denis a Parigi" si affiancano ad altre opere a loro contemporanee della Collezione, individuate in base all'attinenza con le tre sezioni, esaltando – in un unico colpo d'occhio - la grande capacità dell'artista barlettano di saper cogliere e rappresentare con la sua pittura i luoghi che ha vissuto. La mostra è suddivisa, seguendo una scansione geografica più che cronologica, in tre sezioni: "Tra la Puglia e la Campania", "Parigi" e "Londra" (in allegato proponiamo i testi della prof. Sperken). 20 le tele in tutto che trasmettono inequivocabilmente l'unicità dell'esperienza artistica dell'impressionista barlettano. Nel 1878 l'artista aveva esposto 12 dipinti che ne narravano la sua vocazione cosmopolita; di questi quadri, alcuni sono andati persi, altri sono rimasti oltreoceano, altri ancora restano chiusi nelle segrete stanze di collezionisti 'gelosi'. "Il sistema dello scambio fra musei - ha ricordato la dott.ssa Filomena Barbone, direttrice della Galleria Nazionale di Puglia presso Bitonto, intervenuta nella conferenza mattutina - deve continuare a essere ben utilizzato". La prof.ssa Christine Farese Sperken sarà impegnata nel prossimo autunno nel riallestimento della mostra dedicata all'intera collezione donata da Leontine e alla realizzazione di un nuovo catalogo, volto anche all'esaltazione del Palazzo Della Marra.
Ieri sera all'inaugurazione ufficiale della mostra presentata dall'assessore Caroppo, dalla dirigente del Settore cultura del Comune, dott.ssa Santa Scommegna, alla presenza del neo assessore Giuseppe Gammarota, dell'assessore Marcello Lanotte; la visita è stata guidata dalla dott.ssa Alessandra Failla dell'Archeoclub, inframmezzata dall'anticipazione dello spettacolo "Mannaggia!!", con la regia e la voce di Roberto Petruzzelli e la fisarmonica di Sandro Cardascio. Nella mostra sono esposti anche degli abiti dell'epoca di De Nittis raccolti dall'associazione "Barletta in rosa", prestati da alcune famiglie barlettane.
Ribadito l'ingresso gratuito per la giornata di oggi.
La mostra "De Nittis e l'Expo" nasce per mettere in relazione la Collezione permanente di Barletta all'EXPO MILANO 2015, evento internazionale in cui alcune fondamentali opere di Giuseppe De Nittis, appartenenti alla città di Barletta, sono in esposizione nelle grandi mostre "Arts&Foods" alla Triennale ("Colazione in giardino") e "Il Tesoro d'Italia" di Vittorio Sgarbi ("Passa il treno" e "Natura morta"). Inoltre, anche la preziosa "Colomba eucaristica" appartenente alla Basilica del Santo Sepolcro di Barletta è stata prestata alla mostra milanese. Ieri mattina, all'anteprima per la stampa, in una conferenza tenutasi nella bellissima balconata del Palazzo, il sindaco Pasquale Cascella tornando sull'importante conquista del palazzo da parte del Comune: «Non ci saremmo riusciti se non grazie ai suggerimenti dell'allora Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray». Inoltre, il sindaco ha ricordato che l'opportunità di essere presenti a Milano in quest'anno attraverso De Nittis e promuovere la collezione barlettana significa indicare un pezzo d'Italia importante a Barletta. Il progetto della mostra trae spunto dall'aggettivazione, firmata da Vittorio Pica, nella prima biografia critica del 1914 "Giuseppe De Nittis – L'uomo e l'artista", in cui il maestro barlettano venne definito "meridionale al sud, francese a Parigi, londinese a Londra". Si è voluto tracciare una sorta di viaggio nella produzione dell'artista, costruendo un racconto che trae spunto dalle opere ancora rintracciabili che De Nittis espose alla Terza Esposizione Internazionale di Parigi del 1878.
Preziosi i prestiti "La National Gallery a Londra", "Westminster Bridge", "Controluce" e "La Porte di Saint-Denis a Parigi" si affiancano ad altre opere a loro contemporanee della Collezione, individuate in base all'attinenza con le tre sezioni, esaltando – in un unico colpo d'occhio - la grande capacità dell'artista barlettano di saper cogliere e rappresentare con la sua pittura i luoghi che ha vissuto. La mostra è suddivisa, seguendo una scansione geografica più che cronologica, in tre sezioni: "Tra la Puglia e la Campania", "Parigi" e "Londra" (in allegato proponiamo i testi della prof. Sperken). 20 le tele in tutto che trasmettono inequivocabilmente l'unicità dell'esperienza artistica dell'impressionista barlettano. Nel 1878 l'artista aveva esposto 12 dipinti che ne narravano la sua vocazione cosmopolita; di questi quadri, alcuni sono andati persi, altri sono rimasti oltreoceano, altri ancora restano chiusi nelle segrete stanze di collezionisti 'gelosi'. "Il sistema dello scambio fra musei - ha ricordato la dott.ssa Filomena Barbone, direttrice della Galleria Nazionale di Puglia presso Bitonto, intervenuta nella conferenza mattutina - deve continuare a essere ben utilizzato". La prof.ssa Christine Farese Sperken sarà impegnata nel prossimo autunno nel riallestimento della mostra dedicata all'intera collezione donata da Leontine e alla realizzazione di un nuovo catalogo, volto anche all'esaltazione del Palazzo Della Marra.
Ieri sera all'inaugurazione ufficiale della mostra presentata dall'assessore Caroppo, dalla dirigente del Settore cultura del Comune, dott.ssa Santa Scommegna, alla presenza del neo assessore Giuseppe Gammarota, dell'assessore Marcello Lanotte; la visita è stata guidata dalla dott.ssa Alessandra Failla dell'Archeoclub, inframmezzata dall'anticipazione dello spettacolo "Mannaggia!!", con la regia e la voce di Roberto Petruzzelli e la fisarmonica di Sandro Cardascio. Nella mostra sono esposti anche degli abiti dell'epoca di De Nittis raccolti dall'associazione "Barletta in rosa", prestati da alcune famiglie barlettane.
Ribadito l'ingresso gratuito per la giornata di oggi.