Comune che vai, fisco che trovi. E Barletta?
Secondo CNA la città della Disfida ha il prelievo più alto di Andria e Trani, superando il 64%
lunedì 9 maggio 2016
Continuano ad essere inquietanti i risultati forniti dal centro studi della CNA nazionale ed illustrati in occasione del convegno intitolato "comune che vai, fisco che trovi", svoltosi in questi giorni a Roma. A riferirlo è Michele De Marinis, presidente CNA BAT e componente Presidenza CNA PUGLIA.
«L'osservatorio della CNA ha calcolato il prelievo totale delle Amministrazioni Pubbliche sul reddito ( Total Tax Rate) anno 2015, di 124 amministrazioni locali della penisola. La media nazionale per il 2015 è leggermente diminuita al 60,9%, ma con punte fino al 73,2% per Reggio Calabria. Per la Provincia BAT, nonostante un piccolissimo calo, la media si conferma oltre il 60%, e più precisamente : del 64,2% per Barletta - del 59,7 % per Andria - del 59,8% per Trani. In sostanza le tasse si mangiano il 60% del reddito, e un imprenditore della BAT deve lavorare fino ad Agosto solo per il fisco.
Il Fisco non deve essere più il Socio Occulto di Artigiani e Piccoli Imprenditori. Il problema per i piccoli imprenditori non è costituito solo dall'entità del prelievo, tra i più alti del mondo, ma anche dalla complessità delle procedure. Bisogna semplificare e rendere stabile la normativa fiscale. Purtroppo negli ultimi anni, sul prelievo complessivo fiscale sulle imprese, è aumentata la percentuale della tassazione locale, a causa anche dei minori trasferimenti statali. Ma è possibile migliorare il sistema tributario? Per la CNA si può, e si deve. La CNA, nel corso del convegno, ha presentato al Governo dieci proposte, tra cui la più importante è rendere l'IMU sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito di impresa. La CNA continuerà a battersi a livello nazionale affinché il Governo abolisca l'IMU sui capannoni, così come è avvenuto per le aree destinate all'agricoltura. L'imposta su strumenti di lavoro indispensabili per le aziende deve essere detraibile al 100%. Non si può pagare una tassa su un bene strumentale.
A livello territoriale crediamo altresì che le amministrazioni locali possano e debbano fare la loro parte, venendo incontro alle piccole imprese. Rivolgiamo pertanto un appello alle Amministrazioni Comunali della Provincia di Barletta Andria Trani, affinché intervengano con propri atti:
«L'osservatorio della CNA ha calcolato il prelievo totale delle Amministrazioni Pubbliche sul reddito ( Total Tax Rate) anno 2015, di 124 amministrazioni locali della penisola. La media nazionale per il 2015 è leggermente diminuita al 60,9%, ma con punte fino al 73,2% per Reggio Calabria. Per la Provincia BAT, nonostante un piccolissimo calo, la media si conferma oltre il 60%, e più precisamente : del 64,2% per Barletta - del 59,7 % per Andria - del 59,8% per Trani. In sostanza le tasse si mangiano il 60% del reddito, e un imprenditore della BAT deve lavorare fino ad Agosto solo per il fisco.
Il Fisco non deve essere più il Socio Occulto di Artigiani e Piccoli Imprenditori. Il problema per i piccoli imprenditori non è costituito solo dall'entità del prelievo, tra i più alti del mondo, ma anche dalla complessità delle procedure. Bisogna semplificare e rendere stabile la normativa fiscale. Purtroppo negli ultimi anni, sul prelievo complessivo fiscale sulle imprese, è aumentata la percentuale della tassazione locale, a causa anche dei minori trasferimenti statali. Ma è possibile migliorare il sistema tributario? Per la CNA si può, e si deve. La CNA, nel corso del convegno, ha presentato al Governo dieci proposte, tra cui la più importante è rendere l'IMU sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito di impresa. La CNA continuerà a battersi a livello nazionale affinché il Governo abolisca l'IMU sui capannoni, così come è avvenuto per le aree destinate all'agricoltura. L'imposta su strumenti di lavoro indispensabili per le aziende deve essere detraibile al 100%. Non si può pagare una tassa su un bene strumentale.
A livello territoriale crediamo altresì che le amministrazioni locali possano e debbano fare la loro parte, venendo incontro alle piccole imprese. Rivolgiamo pertanto un appello alle Amministrazioni Comunali della Provincia di Barletta Andria Trani, affinché intervengano con propri atti:
- sulla riduzione dell'IMU sugli immobili strumentali, quando vengano effettivamente utilizzati per l'attività produttiva;
- sulla TARI, la nuova tassa sui rifiuti, prevedendo nel regolamento attuativo una Tariffa commisurata alla qualità e alla quantità dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti (Tariffa Puntuale);
- sulla Assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, modificando i regolamenti affinché non ci sia una doppia imposizione».