Compravendita del voto? S.O.S. io voto libero

Campagna di sensibilizzazione di Barlettalife. Già avviata la pianificazione del controllo del consenso?

venerdì 22 marzo 2013
A cura di Michele Sarcinelli
I barlettani andranno al voto, per rinnovare le cariche amministrative della città il 26 e 27 maggio prossimi; e forti preoccupazioni circa il lecito e libero consenso nelle urne già preoccupa l'opinione pubblica. Commenti sempre più severi, invito alla più alta e capillare informazione sul fenomeno compravendita del voto, hanno indotto Barlettalife a tornare, ancora con più energia e attenta programmazione editoriale, a narrare il turpe fenomeno della compravendita del voto. " S.O.S. – Io voto libero" è il titolo più facile e comprensibile che il corpo redazionale abbia voluto dare per significare quanto immediata sia l'esigenza di circoscrivere il fenomeno già pianificato e che interessa in modo più che mai subdolo, gli elettori più giovani, lontanissimi da ideologie oramai evanescenti e facili prede di 50 euro nominali.

Poche migliaia di voti "controllati" (è oramai arcinoto) controllano il territorio barlettano, con uno sperimentato e collaudato, scientifico e capillare monitoraggio delle fasce più malleabili. La schedatura delle più sensibili fragilità della popolazione è ridondante e attecchisce oltretutto sulle critiche situazioni del più devastato strato sociale, più debole e indifendibile. Le tecniche di persuasione a cedere il voto, sono diverse e saranno, dai colleghi della redazione, ricordate e spiegate sin nei minimi dettagli in più articoli di sensibilizzazione. Riceviamo in questi giorni, sollecitazioni dalla migliore società civile ad occuparci con determinazione del problema. Il richiamo all'allarme e alla vigilanza cui siamo invitati ci onora e ci dà nuovi stimoli, ma abbiamo bisogno dell'aiuto di ogni lettore. La vetrina di "S.O.S. – Io voto libero" conterrà qualsivoglia contributo, segnalazione, anomalia, dichiarato illecito di cui si è stati protagonisti. Ma anche il più scontato suggerimento operativo sarà da noi preso in volitiva considerazione. Collaboreremo, se richiestoci con le Istituzioni preposte all'oggettivo fenomeno, descritto e conclamato da innumerevoli giornalisti, scrittori e nelle aule di tribunali.

Per questo, lo ricordiamo, che sin dal lontano aprile 2008 il Governo italiano ha stabilito severe e pene, esemplari fino all'arresto per chi si reca, ad esempio, a votare munito di fotocamera inclusa quella del telefonino.

Barlettalife non si limiterà a scrivere e raccontare. Rappresenterà la manifesta intenzione di limitare il triste presupposto di cui ci occupiamo, sia raccogliendo testimonianze con telestrada registrati, sia sostando fisicamente in città, per raccogliere consensi più diretti dell'infaticabile e amabile società civile della città. Non solo. I nostri progetti sull'argomento saranno amplificati da altre collaterali iniziative, confortate da Istituzioni che stanno accogliendo la nostra spontanea denuncia.