Comitato Canne della Battaglia: «Strada Salinelle, pericolo di morte sempre in agguato»
L'intervento del giornalista Nino Vinella dopo il tragico incidente di questa mattina
lunedì 25 gennaio 2021
14.04
La notizia dell'incidente di stamattina costato la vita ad un agricoltore barlettano di 73 anni ripropone in tutta la sua drammaticità lo stato della strada provinciale numero 3 (fra Canosa e la statale 16 chiamata delle "Salinelle") nel tratto costeggiante la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola e l'attraversamento di Canne della Battaglia sottostante la Cittadella.
Una strada sempre pericolosa. Luglio 2007: un ragazzo canosino di 20 anni, calciatore dilettante, vi morì mentre altri quattro ragazzi, che erano in auto con lui, rimasero feriti. I cinque viaggiavano a bordo di una Ford Fiesta in direzione Canne, nel territorio di Barletta, in un tratto pieno di curve. Stando ai rilievi dei vigili urbani di Barletta, i quattro, forse di rientro da una giornata al mare, uscirono di strada proprio in una curva: la Fiesta cadde in un dosso ribaltandosi. Il giovane canosino, seduto accanto al conducente, morì sul colpo.
Due anni dopo, sempre memore di quella triste occasione, il nostro Comitato indirizzò nel luglio 2009 a Francesco Ventola, oggi consigliere regionale ma all'epoca Presidente della neonata Provincia di Barletta Andria Trani ed ex sindaco di Canosa, una lettera aperta in cui si chiedeva di indire una immediata conferenza di servizio col Comune di Barletta sullo stato della "Salinelle", ovvero la strada provinciale numero 3 che i nostri nonni chiamavano via vecchia per Canosa e che ancora oggi si fa conoscere per il suo elevato tasso di pericolosità.
Eccone uno stralcio: "Nemmeno il tempo da parte nostra di denunciare sulla Gazzetta di giovedì 16 luglio l'aumento di pericolosità connesso all'apertura del cantiere per il cavalcaferrovia al passaggio a livello (ormai chiuso al traffico) verso la statale 16 direzione Margherita di Savoia, che, proprio in occasione del secondo anniversario della morte avvenuta proprio qui a luglio 2007 del giovane canosino (venti anni!), ecco da pubblicare le drammatiche immagini dello scontro frontale avvenuto sabato pomeriggio con cinque persone coinvolte a poche centinaia di metri da Canne della Battaglia: la strage è stata solo sfiorata. Tragedia sfiorata sulla strada provinciale «Le Salinelle», l'arteria che collega Canne della Battaglia con Canosa e l'ex statale 16 Adriatica.
Terrificante l'impatto frontale avvenuto al km 6 tra un furgone ed un autoarticolato intorno alle 17 di ieri pomeriggio. Quattro i feriti, tutti ricoverati all'ospedale «Dimiccoli» di Barletta. Nessuno è in pericolo di vita. Coinvolta una famiglia di marocchini che viaggiava sul furgone. A guidarlo c'era l'uomo che ha riportato le ferite più gravi, causate da trauma toracico con fratture. Gli accertamenti sulle sue condizioni sono proseguite per tutta la serata, ma non ci dovrebbero essere complicazioni.
Quindici giorni di prognosi, invece, per il fratello del guidatore: anche lui se l'è cavata con qualche frattura. Miracolosamente salvo il bambino di sei anni, figlio del pilota del furgone: qualche contusione che gli comporterà sette giorni di prognosi.
Solo lievi ferite per il conducente dell'autoarticolato. Restano da capire le cause dell'impatto. Una di queste potrebbe essere la stretta carreggiata che caratterizza la strada provinciale. Gli spazi angusti e un errato calcolo delle distanze, possono aver provocato l'incidente tra due veicoli di grandi dimensioni.
Altra motivazione può essere addebitabile alla presenza delle curve che limitano la visibilità ai conducenti dei veicoli, soprattutto se non si conosce la strada".
Una strada che per i canosini ed i minervinesi rappresenta tuttora il naturale corridoio di accesso al mare, passando in parallelo alla ferrovia Barletta-Spinazzola sotto la cittadella di Canne della Battaglia (in agro di Barletta appunto) per immettersi sulla statale 16 al bivio verso Margherita di Savoia.
Abbiamo più volte denunciato lo stato di cattiva manutenzione della Salinelle, una strada importante nelle comunicazioni interne che corre parallela come dicevamo alla ferrovia Barletta-Spinazzola, non solo fra Canosa e la statale 16 (era infatti la via vecchia per Canosa) quanto come viabilità ordinaria nella nostra Provincia.
Su di essa scorre un traffico molto intenso anche in questi tempi di emergenza Covid-19, d'estate irrobustito dagli spostamenti dei pendolari canosini e minervinesi che, come dicevamo, raggiungono in moto ed in auto le spiagge di Margherita di Savoia. Ma anche durante tutto il resto dell'anno la Salinelle viene utilizzata dagli agricoltori con i loro trattori, nonché da spericolati conducenti di grossi mezzi pesanti come camion ed articolati che la usano come scorciatoia a velocità molto elevata e decisamente pericolosa.
I guasti maggiori accadono subito dopo le piene alluvionali, con spessi strati di fango che possono provocare slittamenti sulla carreggiata se non vengono rimossi immediatamente: com'è accaduto, purtroppo, nel tragico evento di oggi.
E' arrivato il momento di agire, ed in fretta, provvedendo a modificare l'assetto di questa e di altre strade provinciale sulle quali incombe il pericolo di morte.
Nino Vinella
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV
Una strada sempre pericolosa. Luglio 2007: un ragazzo canosino di 20 anni, calciatore dilettante, vi morì mentre altri quattro ragazzi, che erano in auto con lui, rimasero feriti. I cinque viaggiavano a bordo di una Ford Fiesta in direzione Canne, nel territorio di Barletta, in un tratto pieno di curve. Stando ai rilievi dei vigili urbani di Barletta, i quattro, forse di rientro da una giornata al mare, uscirono di strada proprio in una curva: la Fiesta cadde in un dosso ribaltandosi. Il giovane canosino, seduto accanto al conducente, morì sul colpo.
Due anni dopo, sempre memore di quella triste occasione, il nostro Comitato indirizzò nel luglio 2009 a Francesco Ventola, oggi consigliere regionale ma all'epoca Presidente della neonata Provincia di Barletta Andria Trani ed ex sindaco di Canosa, una lettera aperta in cui si chiedeva di indire una immediata conferenza di servizio col Comune di Barletta sullo stato della "Salinelle", ovvero la strada provinciale numero 3 che i nostri nonni chiamavano via vecchia per Canosa e che ancora oggi si fa conoscere per il suo elevato tasso di pericolosità.
Eccone uno stralcio: "Nemmeno il tempo da parte nostra di denunciare sulla Gazzetta di giovedì 16 luglio l'aumento di pericolosità connesso all'apertura del cantiere per il cavalcaferrovia al passaggio a livello (ormai chiuso al traffico) verso la statale 16 direzione Margherita di Savoia, che, proprio in occasione del secondo anniversario della morte avvenuta proprio qui a luglio 2007 del giovane canosino (venti anni!), ecco da pubblicare le drammatiche immagini dello scontro frontale avvenuto sabato pomeriggio con cinque persone coinvolte a poche centinaia di metri da Canne della Battaglia: la strage è stata solo sfiorata. Tragedia sfiorata sulla strada provinciale «Le Salinelle», l'arteria che collega Canne della Battaglia con Canosa e l'ex statale 16 Adriatica.
Terrificante l'impatto frontale avvenuto al km 6 tra un furgone ed un autoarticolato intorno alle 17 di ieri pomeriggio. Quattro i feriti, tutti ricoverati all'ospedale «Dimiccoli» di Barletta. Nessuno è in pericolo di vita. Coinvolta una famiglia di marocchini che viaggiava sul furgone. A guidarlo c'era l'uomo che ha riportato le ferite più gravi, causate da trauma toracico con fratture. Gli accertamenti sulle sue condizioni sono proseguite per tutta la serata, ma non ci dovrebbero essere complicazioni.
Quindici giorni di prognosi, invece, per il fratello del guidatore: anche lui se l'è cavata con qualche frattura. Miracolosamente salvo il bambino di sei anni, figlio del pilota del furgone: qualche contusione che gli comporterà sette giorni di prognosi.
Solo lievi ferite per il conducente dell'autoarticolato. Restano da capire le cause dell'impatto. Una di queste potrebbe essere la stretta carreggiata che caratterizza la strada provinciale. Gli spazi angusti e un errato calcolo delle distanze, possono aver provocato l'incidente tra due veicoli di grandi dimensioni.
Altra motivazione può essere addebitabile alla presenza delle curve che limitano la visibilità ai conducenti dei veicoli, soprattutto se non si conosce la strada".
Una strada che per i canosini ed i minervinesi rappresenta tuttora il naturale corridoio di accesso al mare, passando in parallelo alla ferrovia Barletta-Spinazzola sotto la cittadella di Canne della Battaglia (in agro di Barletta appunto) per immettersi sulla statale 16 al bivio verso Margherita di Savoia.
Abbiamo più volte denunciato lo stato di cattiva manutenzione della Salinelle, una strada importante nelle comunicazioni interne che corre parallela come dicevamo alla ferrovia Barletta-Spinazzola, non solo fra Canosa e la statale 16 (era infatti la via vecchia per Canosa) quanto come viabilità ordinaria nella nostra Provincia.
Su di essa scorre un traffico molto intenso anche in questi tempi di emergenza Covid-19, d'estate irrobustito dagli spostamenti dei pendolari canosini e minervinesi che, come dicevamo, raggiungono in moto ed in auto le spiagge di Margherita di Savoia. Ma anche durante tutto il resto dell'anno la Salinelle viene utilizzata dagli agricoltori con i loro trattori, nonché da spericolati conducenti di grossi mezzi pesanti come camion ed articolati che la usano come scorciatoia a velocità molto elevata e decisamente pericolosa.
I guasti maggiori accadono subito dopo le piene alluvionali, con spessi strati di fango che possono provocare slittamenti sulla carreggiata se non vengono rimossi immediatamente: com'è accaduto, purtroppo, nel tragico evento di oggi.
E' arrivato il momento di agire, ed in fretta, provvedendo a modificare l'assetto di questa e di altre strade provinciale sulle quali incombe il pericolo di morte.
Nino Vinella
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV