Sopravvivere in un gabinetto della ASL
Visita urgente nel bagno del poliambulatorio della ASL di Barletta. La toilette ha un aspetto insalubre
giovedì 29 dicembre 2011
Giorni fa, è arrivata in redazione una segnalazione con relative foto, riguardante i gabinetti del poliambulatorio della ASL di Barletta, situato in via S. Antonio (foto 1). Dopo aver visto quelle immagini , sento un "bisogno impellente" e controllare la veridicità del -servizio fotografico-. Entro nel poliambulatorio, salgo le scale velocemente, osservo i tanti pazienti che aspettano il proprio turno per le visite, infine arrivo all'agognata toilette.
La prima cosa che salta agli occhi è la lunga fila di uomini e donne che aspettano di entrare, rassegnati. Sulla porta dell'unica toilette dell'intero stabile della Asl, non c'è nessuna indicazione che indichi se il bagno sia per donne, uomini o portatori di handicap. Infatti, mi rendo conto che il gabinetto è utilizzato indistintamente da tutti e, mentre aspetto il mio turno, giungo alla conclusione che la "parità tra uomini e donne" sia stata raggiunta in questo w.c. all'avanguardia, poi però, penso con amarezza che i portatori di handicap su sedia a rotelle non potrebbero utilizzarlo. Il poliambulatorio ha un ascensore progettato anche per i disabili, ma paradossalmente questi ultimi non possono usare la toilette.
Arriva il mio turno, entro facendo attenzione a non sfiorare nulla, e noto subito che non esiste privacy in questo gabinetto, dato che la porta non ha una chiave, di conseguenza rischio di "condividere" la mia esperienza con altri fruitori, che potrebbero entrare in qualunque momento. La toilette è molto "essenziale": non c'è carta igienica, non c'è sapone, il lavandino è sporco di ruggine, sul termosifone c'è una bottiglia d'acqua (un invito a bere?). Qualcuno, forse impietosito dalla situazione, ha messo in un angolo uno spazzolone per la pulizia del w.c., che col tempo ha cambiato colore. Il gabinetto ha una finestra semiaperta dalla quale si gode un panorama invidiabile di escrementi di colombo ( foto 7 - 8 ), che riescono a dare un aspetto insalubre. Al di là di questa finestra si possono notare le mura di un antico palazzo fatiscente e pericolante.
Chiunque volesse "visitare" questo bagno, dovrà portare con se il seguente materiale: fazzolettini, sapone e carta igienica. Prima di uscire, osservo un cartello scritto in italiano: "PER L'UTENZA LA BUONA EDUCAZIONE VUOLE DI LASCIARE IL BAGNO COME SI TROVA E CIOE' PULITO".
La prima cosa che salta agli occhi è la lunga fila di uomini e donne che aspettano di entrare, rassegnati. Sulla porta dell'unica toilette dell'intero stabile della Asl, non c'è nessuna indicazione che indichi se il bagno sia per donne, uomini o portatori di handicap. Infatti, mi rendo conto che il gabinetto è utilizzato indistintamente da tutti e, mentre aspetto il mio turno, giungo alla conclusione che la "parità tra uomini e donne" sia stata raggiunta in questo w.c. all'avanguardia, poi però, penso con amarezza che i portatori di handicap su sedia a rotelle non potrebbero utilizzarlo. Il poliambulatorio ha un ascensore progettato anche per i disabili, ma paradossalmente questi ultimi non possono usare la toilette.
Arriva il mio turno, entro facendo attenzione a non sfiorare nulla, e noto subito che non esiste privacy in questo gabinetto, dato che la porta non ha una chiave, di conseguenza rischio di "condividere" la mia esperienza con altri fruitori, che potrebbero entrare in qualunque momento. La toilette è molto "essenziale": non c'è carta igienica, non c'è sapone, il lavandino è sporco di ruggine, sul termosifone c'è una bottiglia d'acqua (un invito a bere?). Qualcuno, forse impietosito dalla situazione, ha messo in un angolo uno spazzolone per la pulizia del w.c., che col tempo ha cambiato colore. Il gabinetto ha una finestra semiaperta dalla quale si gode un panorama invidiabile di escrementi di colombo ( foto 7 - 8 ), che riescono a dare un aspetto insalubre. Al di là di questa finestra si possono notare le mura di un antico palazzo fatiscente e pericolante.
Chiunque volesse "visitare" questo bagno, dovrà portare con se il seguente materiale: fazzolettini, sapone e carta igienica. Prima di uscire, osservo un cartello scritto in italiano: "PER L'UTENZA LA BUONA EDUCAZIONE VUOLE DI LASCIARE IL BAGNO COME SI TROVA E CIOE' PULITO".