Come prevenire truffe e furti in casa: 10 consigli utili dei Carabinieri
I suggerimenti del comandante Iannucci: «Non esitate a chiamare il 112»
lunedì 7 luglio 2014
11.02
Con l'arrivo dell'estate, in previsione di brevi o lunghi periodi di vacanza, si avverte con maggiore urgenza la necessità di rendere più sicura la propria casa. La problematica dei furti in abitazione è vissuta con molta partecipazione a apprensione dalla cittadinanza barlettana: nell'ultimo periodo sono giunte segnalazioni di alcuni tentativi di "visite" negli appartamenti del centro storico, nei pressi della stazione, in via Rizzitelli e via Chieffi, che si aggiungono a una serie ininterrotta di furti nei box condominiali. Alcuni mesi fa avevamo approfondito la questione con il comandante dei Carabinieri di Barletta, il capitano Andrea Iannucci, che ci aveva illustrato un quadro complessivo sulla nostra città in tema sicurezza e prevenzione alla criminalità. Con l'avvio della stagione estiva siamo tornati a incontrarlo per fornici alcuni consigli pratici da indirizzare ai nostri lettori.
Furti in abitazione - «Rispetto al primo semestre 2013/2014, i dati relativi ai furti in abitazione su Barletta sono in diminuzione» ci spiega il comandante Iannucci - «mentre stabili restano i numeri relativi a furti in capannoni e in aziende». Spesso il problema radicale deriva da una mancata segnalazione ai Carabinieri: «Nei primi cinque mesi del 2014 sono stati denunciati in tutto circa 10 furti tra Barletta e Canosa» ma diventa più difficile enumerare tutti i tentativi.
L'importanza delle segnalazioni – Ricordando il recente caso denunciato da un lettore a BarlettaViva, sul furto di un motorino in pieno centro e sotto gli occhi di tutti, il comandante ha commentato: «Ben vengano le segnalazioni, per avvertire l'opinione pubblica, ma in questi casi è ancora più importante allertare tempestivamente i Carabinieri, raccogliendo qualsiasi elemento a disposizione. Il consiglio in questi casi è prima di tutto chiamare il 112». Qualora dovesse tardare l'intervento delle forze dell'ordine sul posto, diventa comunque prezioso fornire qualsiasi tipo di informazione (numero di targa, aspetto dei ladri, direzione di fuga), in modo da rendere possibile il regolare corso della giustizia.
L'alfabeto dei rom – Come già era emerso nel precedente confronto col capitano Iannucci, nella maggior parte dei casi i responsabili di furti in appartamento sono italiani che operano nel territorio. Per quanto riguarda i rom, resta alta l'allerta sull'alfabeto dei simboli, di cui il comandante conferma la presenza (la nostra redazione aveva raccolto una segnalazione in un'abitazione in zona stazione): «Quando entrano in un appartamento o monitorano la situazione, lasciano traccia per chi si recherà dopo di loro, e quindi l'alfabeto può rivelarsi un messaggio in codice. In tal caso bisogna tempestivamente chiamare il 112 e allertarci».
Per memorizzare le poche ed essenziali regole che potrebbero essere utili per prevenire un tentativo di furto (non solo in appartamento) o una truffa, di seguito riportiamo un vademecum realizzato dall'Arma dei Carabinieri con dieci consigli pratici che scaturiscono dalle domande più frequenti dei cittadini e dalle occasioni più comuni per quanto riguarda furti e truffe.
Furti in abitazione - «Rispetto al primo semestre 2013/2014, i dati relativi ai furti in abitazione su Barletta sono in diminuzione» ci spiega il comandante Iannucci - «mentre stabili restano i numeri relativi a furti in capannoni e in aziende». Spesso il problema radicale deriva da una mancata segnalazione ai Carabinieri: «Nei primi cinque mesi del 2014 sono stati denunciati in tutto circa 10 furti tra Barletta e Canosa» ma diventa più difficile enumerare tutti i tentativi.
L'importanza delle segnalazioni – Ricordando il recente caso denunciato da un lettore a BarlettaViva, sul furto di un motorino in pieno centro e sotto gli occhi di tutti, il comandante ha commentato: «Ben vengano le segnalazioni, per avvertire l'opinione pubblica, ma in questi casi è ancora più importante allertare tempestivamente i Carabinieri, raccogliendo qualsiasi elemento a disposizione. Il consiglio in questi casi è prima di tutto chiamare il 112». Qualora dovesse tardare l'intervento delle forze dell'ordine sul posto, diventa comunque prezioso fornire qualsiasi tipo di informazione (numero di targa, aspetto dei ladri, direzione di fuga), in modo da rendere possibile il regolare corso della giustizia.
L'alfabeto dei rom – Come già era emerso nel precedente confronto col capitano Iannucci, nella maggior parte dei casi i responsabili di furti in appartamento sono italiani che operano nel territorio. Per quanto riguarda i rom, resta alta l'allerta sull'alfabeto dei simboli, di cui il comandante conferma la presenza (la nostra redazione aveva raccolto una segnalazione in un'abitazione in zona stazione): «Quando entrano in un appartamento o monitorano la situazione, lasciano traccia per chi si recherà dopo di loro, e quindi l'alfabeto può rivelarsi un messaggio in codice. In tal caso bisogna tempestivamente chiamare il 112 e allertarci».
Per memorizzare le poche ed essenziali regole che potrebbero essere utili per prevenire un tentativo di furto (non solo in appartamento) o una truffa, di seguito riportiamo un vademecum realizzato dall'Arma dei Carabinieri con dieci consigli pratici che scaturiscono dalle domande più frequenti dei cittadini e dalle occasioni più comuni per quanto riguarda furti e truffe.
Decalogo contro le truffe
- Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste l'uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, è necessario verificare da chi è stato mandato e per quali motivi. Importantissimo accertarne l'identità richiedendo un documento e tesserino aziendale. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire la porta per alcun motivo e la prima cosa da fare è chiamare il "112".
- Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette per rimborsi.
- Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
- Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
- Nel corso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente è sempre bene farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
- Se qualcuno ha il dubbio di essere osservato all'interno della banca o dell'ufficio postale è opportuno farlo presente agli impiegati o al personale di vigilanza. Se questo dubbio assale per strada la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio o cercare un carabiniere ovvero una compagnia sicura.
- Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, mai fermarsi con sconosciuti e mai farsi distrarre.
- Ricordare sempre che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada i clienti per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
- Quando si utilizza il bancomat è bene essere prudenti: evitare di operare se ci si sente osservati.
- Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il "112", i militari saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi. In generale, per tutelarvi dalle truffe, vi consigliamo:
- diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;
- non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi o oggetti presentati come pezzi d'arte o di antiquariato se non siete certi della loro provenienza;
- non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;
- non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.