Coalizione civica: «Verde pubblico in preda all'incuria»
La nota dell’attivista Michele Napoletano
giovedì 6 giugno 2024
0.33
«Erba alta e incuria del verde urbano la fanno ormai da padroni nella nostra città. Solo negli ultimi giorni si è proceduto allo sfalcio delle erbe infestanti che erano ormai cresciute in modo spropositato. Barletta e verde sono due parole che, insieme, non formano un connubio perfetto. Dove insistono aree verdi assistiamo purtroppo o a situazioni di abbandono e incuria o addirittura all'eliminazione delle piante senza che esse possano essere rimpiazzate, nello stesso posto, con delle nuove essenze. Chi percorre quotidianamente le strade della periferia sicuramente non avrà potuto fare a meno di notare, fino a non molto tempo fa, una varietà e complessità di colori dei numerosi fiori di essenze spontanee. Purtroppo, tralasciando l'aspetto poetico, per un cittadino o per un turista, la copiosa presenza di queste piante, è associata a un'incuria generale del verde pubblico che ne ha provocato, in alcuni casi, la crescita fino ad altezze considerevoli». Così l'attivista di Coalizione Civica, Michele Napoletano.
«Questa crescita incontrollata di erbe infestanti determina un senso di trascuratezza e abbandono delle aree cittadine che gli abitanti della periferia avvertono come superficialità da parte delle istituzioni di garantire un ambiente sano e pulito. Ma, al netto delle impressioni, c'è un problema sostanziale, e cioè che ciò causa il deperimento delle numerose essenze messe a dimora nelle varie aiuole per la sottrazione di luce solare, nutrimento e acqua che avviene a carico delle erbe infestanti. Inoltre, una crescita incontrollata di queste specie vegetali determina una proliferazione di insetti e altri organismi che possono compromettere lo stato di salute del verde urbano e creare non pochi disagi ai cittadini. Dai social del sindaco apprendiamo che, tramite un post pubblicato il 16 Maggio 2024 , lui stesso abbia chiesto alla Bar.S.A. di "sfalciare le erbacce presenti in più parti della città" e addirittura poi si sia rivolto ai cittadini chiedendo di segnalare le aree degradate e quindi da sfalciare.
È assurdo che in una città di circa 100.000 abitanti come Barletta debba essere il primo cittadino ad autorizzare gli interventi di pulizia delle aree verdi e non ci sia una programmazione preliminare degli interventi da effettuare in modo da evitare di avere situazioni di incuria. È assurdo anche chiedere ai cittadini di segnalare aree da manutenere o da pulire in quanto il comune, che si occupa della gestione delle aree verdi cittadine tramite la BAR.S.A. , dovrebbe essere a conoscenza di tutte le zone che necessitano di manutenzione e cura. E se un cittadino non dovesse segnalare o il sindaco dovesse dimenticarsi di qualche area da ripulire? Una città in espansione, come Barletta, oltre a vantare un numero sempre crescente di costruzioni, dovrebbe avere tra gli obiettivi anche quello di valorizzare e tutelare le aree verdi.
Inoltre incrementare il patrimonio di verde urbano non vuol dire mettere a dimora alberi, arbusti o piante varie senza che nessuno possa occuparsi della loro cura e manutenzione. Uno dei tanti esempi di alberi messi a dimora in condizioni non idonee lo ritroviamo nell'area che costeggia l'uscita Patalini della SS 16 bis. Quell'area, a seguito di una nostra proposta fatta propria dal consigliere Carmine Doronzo, all'epoca dei fatti vice presidente regionale di Anci - ente che finanziò e promosse l'iniziativa - fu adibita ad ospitare essenze arboree dedicate agli studenti che durante il lockdown conseguirono la laurea in modalità telematica e furono premiati mediante lo Smart Graduation Day presso il palazzetto dello Sport.
Duole constatare come, nonostante la grande opportunità per il Comune di ricevere gratuitamente queste piante arboree, il sindaco e l'amministrazione la abbiano sprecata procedendo alla loro messa a dimora in un terreno compatto e non predisposto alla corretta crescita delle stesse, determinando la crescita stentata e in alcuni casi la morte della pianta. Altri esempi di alberi non curati con numerose piante compromesse li ritroviamo in viale Giulini e in viale Falcone e Borsellino. Per il futuro chiediamo che per la messa a dimora di nuove essenze arboree si prepari in modo idoneo il suolo che deve ospitarle, con lavorazioni che vadano a rendere ottimale il terreno per la crescita regolare delle radici. Che siano installati degli impianti di irrigazione che permettano una crescita costante e ottimale delle varie specie vegetali.
Infine si dovrebbe garantire un controllo delle specie spontanee e infestanti con sistemi di pacciamatura del suolo o altri sistemi idonei a tale scopo. Chiediamo all'amministrazione comunale che si intervenga al più presto con una programmazione degli interventi di manutenzione delle varie aree verdi cittadine e che si possa disporre da subito di sistemi che vadano a tutelare e valorizzare il patrimonio arboreo e vegetale della nostra città».
«Questa crescita incontrollata di erbe infestanti determina un senso di trascuratezza e abbandono delle aree cittadine che gli abitanti della periferia avvertono come superficialità da parte delle istituzioni di garantire un ambiente sano e pulito. Ma, al netto delle impressioni, c'è un problema sostanziale, e cioè che ciò causa il deperimento delle numerose essenze messe a dimora nelle varie aiuole per la sottrazione di luce solare, nutrimento e acqua che avviene a carico delle erbe infestanti. Inoltre, una crescita incontrollata di queste specie vegetali determina una proliferazione di insetti e altri organismi che possono compromettere lo stato di salute del verde urbano e creare non pochi disagi ai cittadini. Dai social del sindaco apprendiamo che, tramite un post pubblicato il 16 Maggio 2024 , lui stesso abbia chiesto alla Bar.S.A. di "sfalciare le erbacce presenti in più parti della città" e addirittura poi si sia rivolto ai cittadini chiedendo di segnalare le aree degradate e quindi da sfalciare.
È assurdo che in una città di circa 100.000 abitanti come Barletta debba essere il primo cittadino ad autorizzare gli interventi di pulizia delle aree verdi e non ci sia una programmazione preliminare degli interventi da effettuare in modo da evitare di avere situazioni di incuria. È assurdo anche chiedere ai cittadini di segnalare aree da manutenere o da pulire in quanto il comune, che si occupa della gestione delle aree verdi cittadine tramite la BAR.S.A. , dovrebbe essere a conoscenza di tutte le zone che necessitano di manutenzione e cura. E se un cittadino non dovesse segnalare o il sindaco dovesse dimenticarsi di qualche area da ripulire? Una città in espansione, come Barletta, oltre a vantare un numero sempre crescente di costruzioni, dovrebbe avere tra gli obiettivi anche quello di valorizzare e tutelare le aree verdi.
Inoltre incrementare il patrimonio di verde urbano non vuol dire mettere a dimora alberi, arbusti o piante varie senza che nessuno possa occuparsi della loro cura e manutenzione. Uno dei tanti esempi di alberi messi a dimora in condizioni non idonee lo ritroviamo nell'area che costeggia l'uscita Patalini della SS 16 bis. Quell'area, a seguito di una nostra proposta fatta propria dal consigliere Carmine Doronzo, all'epoca dei fatti vice presidente regionale di Anci - ente che finanziò e promosse l'iniziativa - fu adibita ad ospitare essenze arboree dedicate agli studenti che durante il lockdown conseguirono la laurea in modalità telematica e furono premiati mediante lo Smart Graduation Day presso il palazzetto dello Sport.
Duole constatare come, nonostante la grande opportunità per il Comune di ricevere gratuitamente queste piante arboree, il sindaco e l'amministrazione la abbiano sprecata procedendo alla loro messa a dimora in un terreno compatto e non predisposto alla corretta crescita delle stesse, determinando la crescita stentata e in alcuni casi la morte della pianta. Altri esempi di alberi non curati con numerose piante compromesse li ritroviamo in viale Giulini e in viale Falcone e Borsellino. Per il futuro chiediamo che per la messa a dimora di nuove essenze arboree si prepari in modo idoneo il suolo che deve ospitarle, con lavorazioni che vadano a rendere ottimale il terreno per la crescita regolare delle radici. Che siano installati degli impianti di irrigazione che permettano una crescita costante e ottimale delle varie specie vegetali.
Infine si dovrebbe garantire un controllo delle specie spontanee e infestanti con sistemi di pacciamatura del suolo o altri sistemi idonei a tale scopo. Chiediamo all'amministrazione comunale che si intervenga al più presto con una programmazione degli interventi di manutenzione delle varie aree verdi cittadine e che si possa disporre da subito di sistemi che vadano a tutelare e valorizzare il patrimonio arboreo e vegetale della nostra città».