Coalizione Civica: «In via Vittorio Veneto l'ennesima inaugurazione incompleta»
La nota dei consiglieri comunali Carmine Doronzo e Michela Diviccaro con gli attivisti
mercoledì 3 luglio 2024
12.02
«Viviamo in un'epoca di propaganda sempre più marcata, epoca in cui l'amministrazione comunale di Barletta pare sguazzi. Ancora una volta assistiamo a un'inaugurazione incompleta- quella di lunedì in Via Vittorio Veneto presso la vecchia "porticina della Bari Nord": un collegamento cruciale tra due parti della città, atteso da anni e realizzato grazie a 4 milioni di finanziamento dalla Regione Puglia». Così i consiglieri comunali Carmine Doronzo e Michela Diviccaro con le attiviste e gli attivisti di Coalizione Civica
«Tuttavia, per qualcuno l'attesa non è conclusa. Ci sono molti cittadini che dovranno attendere, se tutto va bene, altri 10 mesi. Sono le persone con disabilità, gli anziani con mobilità ridotta, i genitori con figli piccoli nei passeggini. Considerati come cittadini di serie B, quelli che, se non riescono a superare due rampe di scale, devono cambiare percorso.
E non è tutto: l'opera "inaugurata" ieri è incompleta anche per quanto riguarda il rifacimento del marciapiede sul lato che va dalla ferrovia a viale Marconi. In quel tratto, già una persona senza problemi di deambulazione ha difficoltà a camminare, figuriamoci chi quei problemi li ha. Se fosse vietato inaugurare opere prive (anche temporaneamente) di rampe e ascensori, forse si inizierebbe a prestare la giusta attenzione al diritto alla mobilità per tutti, non solo per chi si muove agevolmente sulle proprie gambe.
A ciò si aggiunga la nuova fermata dei bus nel nuovo fronte ferroviario che non fermeranno più in stazione centrale, anch'essa salutata con grandi proclami. Anch'essa pensata senza considerare minimamente chi dall'altra parte non potrà arrivarci. Ci sembra inevitabile, dunque, che ci sia chi festeggia e chi no. Avremmo voluto avere la stessa leggerezza di chi festeggia come se avesse la coscienza tranquilla e riuscisse a dormire serenamente, nonostante i disagi e le lamentele di chi non ha scelta, non ha alternative.
A chi oggi chiede spiegazioni vorremmo rispondere come fanno dall'amministrazione comunale: risposte fatte di "spallucce e vedremo". Come scritto sulle pagine social del comune: "il suddetto collegamento sarà successivamente oggetto di regolamentazione di eventuale apertura e chiusura per motivi di sicurezza". Ma quella sicurezza vale solo per chi può camminare. Le altre persone, per ora, non potranno neanche correre questo rischio. È una questione di priorità, è vero, ci scusino gli illuminati amministratori di questa città: la propaganda prima di tutto e tutti. Questa sì che è civiltà!»
«Tuttavia, per qualcuno l'attesa non è conclusa. Ci sono molti cittadini che dovranno attendere, se tutto va bene, altri 10 mesi. Sono le persone con disabilità, gli anziani con mobilità ridotta, i genitori con figli piccoli nei passeggini. Considerati come cittadini di serie B, quelli che, se non riescono a superare due rampe di scale, devono cambiare percorso.
E non è tutto: l'opera "inaugurata" ieri è incompleta anche per quanto riguarda il rifacimento del marciapiede sul lato che va dalla ferrovia a viale Marconi. In quel tratto, già una persona senza problemi di deambulazione ha difficoltà a camminare, figuriamoci chi quei problemi li ha. Se fosse vietato inaugurare opere prive (anche temporaneamente) di rampe e ascensori, forse si inizierebbe a prestare la giusta attenzione al diritto alla mobilità per tutti, non solo per chi si muove agevolmente sulle proprie gambe.
A ciò si aggiunga la nuova fermata dei bus nel nuovo fronte ferroviario che non fermeranno più in stazione centrale, anch'essa salutata con grandi proclami. Anch'essa pensata senza considerare minimamente chi dall'altra parte non potrà arrivarci. Ci sembra inevitabile, dunque, che ci sia chi festeggia e chi no. Avremmo voluto avere la stessa leggerezza di chi festeggia come se avesse la coscienza tranquilla e riuscisse a dormire serenamente, nonostante i disagi e le lamentele di chi non ha scelta, non ha alternative.
A chi oggi chiede spiegazioni vorremmo rispondere come fanno dall'amministrazione comunale: risposte fatte di "spallucce e vedremo". Come scritto sulle pagine social del comune: "il suddetto collegamento sarà successivamente oggetto di regolamentazione di eventuale apertura e chiusura per motivi di sicurezza". Ma quella sicurezza vale solo per chi può camminare. Le altre persone, per ora, non potranno neanche correre questo rischio. È una questione di priorità, è vero, ci scusino gli illuminati amministratori di questa città: la propaganda prima di tutto e tutti. Questa sì che è civiltà!»