Cilli: «L'ambiente non è un dovere da dimenticare»
Legambiente di Barletta esprime perplessità sul settore ambiente del Comune
venerdì 6 marzo 2015
13.21
Solo poche settimane fa il Comune di Barletta, nell'ambito della VII edizione del Rapporto Comuni Ricicloni Puglia 2014 di Legambiente, ha ricevuto la menzione speciale "Start up" per aver raggiunto negli ultimi mesi del 2014 il 72,4% di raccolta differenziata. Una percentuale ben al di sopra di tutte le aspettative che ha portato così la città della disfida tra i Comuni più virtuosi della Puglia e tra i capoluoghi di provincia con la più alta percentuale di raccolta differenziata.
Proprio in occasione della premiazione si è puntata l'attenzione sulla necessità di realizzare gli impianti di trattamento, primi fra tutti quelli di compostaggio, che renderebbe più economica la raccolta dell'organico, per chiudere il ciclo dei rifiuti in Puglia. È di questo che avrebbe bisogno Barletta. «Apprendiamo con rammarico dagli organi di stampa – dichiara in una nota Giuseppe Cilli, presidente del Circolo Legambiente di Barletta – che è in corso il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di San Procopio (bis), nonostante nell'area territoriale esista già una discarica in disuso ed attualmente sotto infrazione della Comunità Europea, poiché mai bonificata sebbene l'esistenza dei finanziamenti europei. Il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di rifiuti speciali non pericolosi è tra l'altro vicinissima al borgo di Montaltino per cui l'amministrazione comunale ha avviato l'iter burocratico per inserirlo nella rete dei "Borghi e Terre d'Ofanto. È assurdo pensare di mantenere una discarica nei pressi di uno tra i più bei borghi regionali, carico di storia e di cultura».
Il Circolo Legambiente di Barletta denuncia altresì la presenza di odori nauseabondi in città avvertiti nella mattinata di mercoledì 4 marzo e chiede, pertanto, al primo cittadino di fare chiarezza sulle cause e di chiarire se ciò abbia potuto provocare danni alla salute dell'uomo. «Speriamo venga fatta al più presto chiarezza – conclude Cilli – Ciò che ci rammarica è pure constatare che da circa una settimana manca in Comune la figura del dirigente al settore ambiente. Nonostante l'amministrazione sapesse da oltre un mese che il posto sarebbe rimasto vacante dal 1 marzo non ha provveduto, per tempo, a individuare un sostituto lasciando così immobilizzato un settore importantissimo per la città».C
Proprio in occasione della premiazione si è puntata l'attenzione sulla necessità di realizzare gli impianti di trattamento, primi fra tutti quelli di compostaggio, che renderebbe più economica la raccolta dell'organico, per chiudere il ciclo dei rifiuti in Puglia. È di questo che avrebbe bisogno Barletta. «Apprendiamo con rammarico dagli organi di stampa – dichiara in una nota Giuseppe Cilli, presidente del Circolo Legambiente di Barletta – che è in corso il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di San Procopio (bis), nonostante nell'area territoriale esista già una discarica in disuso ed attualmente sotto infrazione della Comunità Europea, poiché mai bonificata sebbene l'esistenza dei finanziamenti europei. Il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di rifiuti speciali non pericolosi è tra l'altro vicinissima al borgo di Montaltino per cui l'amministrazione comunale ha avviato l'iter burocratico per inserirlo nella rete dei "Borghi e Terre d'Ofanto. È assurdo pensare di mantenere una discarica nei pressi di uno tra i più bei borghi regionali, carico di storia e di cultura».
Il Circolo Legambiente di Barletta denuncia altresì la presenza di odori nauseabondi in città avvertiti nella mattinata di mercoledì 4 marzo e chiede, pertanto, al primo cittadino di fare chiarezza sulle cause e di chiarire se ciò abbia potuto provocare danni alla salute dell'uomo. «Speriamo venga fatta al più presto chiarezza – conclude Cilli – Ciò che ci rammarica è pure constatare che da circa una settimana manca in Comune la figura del dirigente al settore ambiente. Nonostante l'amministrazione sapesse da oltre un mese che il posto sarebbe rimasto vacante dal 1 marzo non ha provveduto, per tempo, a individuare un sostituto lasciando così immobilizzato un settore importantissimo per la città».C