Chi era la barlettana tra le 21 donne che contribuirono alla Costituzione italiana
Vittoria Anna Sterpeta Titomanlio fu parlamentare per quattro legislature
domenica 24 aprile 2022
L'Associazione Donne Giuriste Italia Sez. di Trani, in collaborazione con il Liceo Casardi, dirigente dott. Serafina Ardito e la docente, nonché socia dell'ADGI, Prof. Anna Rosa Cianci, mercoledì 20 aprile hanno presentato alle alunne e alunni le 21 donne che hanno collaborato a scrivere la nostra Costituzione. Questa conoscenza sarà fatta attraverso il libro: "Libere e Sovrane. Le Donne che hanno scritto la Costituzione".
Questo incontro, come il libro, è dedicato alle ventuno donne che per la prima volta nella nostra storia sono intervenute nelle decisioni politiche sul futuro del Paese. Erano diverse, per età, per estrazione sociale, per professione, per formazione, per idee politiche, venivano da Regioni diverse, ma furono capaci di lavorare insieme. Senza le loro battaglie, diversi articoli della Costituzione, compresi i principi fondamentali (grazie a loro la carta costituzionale afferma la parità dei diritti fra donne e uomini), non sarebbero gli stessi. La Costituzione non sarebbe la stessa.
Ma su di loro per 75 anni c'è stato l'oblio. E ancora oggi il silenzio su di loro è assordante. Fra le 21 donne vi è Vittoria Anna Sterpeta Titomanlio nata a Barletta, in via Canosa n.20, il 22 aprile 1899, dove studiò. Insegnò tanti anni come maestra elementare. Nella nostra città purtroppo sono pochi a saperlo, vi è anche una via a lei dedicata nella zona 167, ma manca ancora la scritta che la indica. Forte fu il suo impegno nei confronti dei lavoratori. Fu segretaria provinciale dell'Acli ed entrò a far parte del Consiglio nazionale del Movimento femminile della Democrazia Cristiana e, nel 1947, del suo Comitato centrale, diretto da Maria De Unterrrichter Jervolino. La sua elezione, il 2 giugno 1946, all'Assemblea Costituente nel collegio elettorale di Napoli segnò l'inizio di una lunga carriera istituzionale, che la vedrà in Parlamento per ben quattro legislature.
Ne hanno parlato il 20 aprile, dopo i saluti della Dirigente saranno la Prof. Anna Rosa Cianci, la Presidente dell'ADGI sez. di Trani Avv. Anna Chiumeo e in collegamento da Berlino la scrittrice Giulia Mirandola, che insieme a Mara Rossi, Novella Volani, Micol Cossani e Michela Nanut hanno scritto il libro.
Questo incontro, come il libro, è dedicato alle ventuno donne che per la prima volta nella nostra storia sono intervenute nelle decisioni politiche sul futuro del Paese. Erano diverse, per età, per estrazione sociale, per professione, per formazione, per idee politiche, venivano da Regioni diverse, ma furono capaci di lavorare insieme. Senza le loro battaglie, diversi articoli della Costituzione, compresi i principi fondamentali (grazie a loro la carta costituzionale afferma la parità dei diritti fra donne e uomini), non sarebbero gli stessi. La Costituzione non sarebbe la stessa.
Ma su di loro per 75 anni c'è stato l'oblio. E ancora oggi il silenzio su di loro è assordante. Fra le 21 donne vi è Vittoria Anna Sterpeta Titomanlio nata a Barletta, in via Canosa n.20, il 22 aprile 1899, dove studiò. Insegnò tanti anni come maestra elementare. Nella nostra città purtroppo sono pochi a saperlo, vi è anche una via a lei dedicata nella zona 167, ma manca ancora la scritta che la indica. Forte fu il suo impegno nei confronti dei lavoratori. Fu segretaria provinciale dell'Acli ed entrò a far parte del Consiglio nazionale del Movimento femminile della Democrazia Cristiana e, nel 1947, del suo Comitato centrale, diretto da Maria De Unterrrichter Jervolino. La sua elezione, il 2 giugno 1946, all'Assemblea Costituente nel collegio elettorale di Napoli segnò l'inizio di una lunga carriera istituzionale, che la vedrà in Parlamento per ben quattro legislature.
Ne hanno parlato il 20 aprile, dopo i saluti della Dirigente saranno la Prof. Anna Rosa Cianci, la Presidente dell'ADGI sez. di Trani Avv. Anna Chiumeo e in collegamento da Berlino la scrittrice Giulia Mirandola, che insieme a Mara Rossi, Novella Volani, Micol Cossani e Michela Nanut hanno scritto il libro.