Chi è l'autore del murale sulla facciata dell'istituto scolastico Nicola Garrone?
È un omaggio anche a Léontine De Nittis che riportò a Barletta i quadri del marito
domenica 6 febbraio 2022
Francesco Persichella o anche solo Piskv, è l'autore del murale "En plein air" che vede ritratti i coniugi De Nittis sulla facciata dell'istituto scolastico Nicola Garrone. L'artista ci tiene a sottolineare come l'opera sia un tributo anche a Léontine De Nittis, perché fu grazie al suo volere che i quadri del marito sono stati riportati nella sua città natale.
Un giovane appassionato d'arte, un po' grazie al papà, un po' per vocazione naturale. Francesco è nato a Canosa e manterrà con la sua città un legame profondo, tanto da ritornarci parecchie volte soprattutto per la creazione di Amarcord in cui è ritratto Lino Banfi.
Dopo i 18 anni, Francesco si trasferisce a Roma per inaugurare una fase in cui si dedica agli studi d'architettura. Qualcuno aveva già visto in lui del talento come la professoressa delle medie e poi anche quella di disegno tecnico al liceo. Roma diventa la città in cui la sua arte viene affinata fino a esplodere. È in questa città che avuto modo di circondarsi di artisti, di persone creative che gli hanno fatto conoscere l'arte urbana: la street art. Come ogni primo amore, Francesco la porterà sempre nel cuore, senza abbandonarla mai. Lei, l'arte urbana, lo porterà lontano: tra i borghi e le città d'Italia.
«Amo la street art perché sembra parlare. Parla con il territorio e a volte lo rende anche migliore. Parla con le persone e trasmette un'emozione fino a lasciarle meravigliate. È pubblica e gratuita, tutti possono guardarla e ammirarla»
Aggiunge: «Negli ultimi anni ho viaggiato moltissimo perché le mie opere sono itineranti, così mi sposto tra la Puglia e il Lazio che sono le due regioni che mi hanno adottato personalmente e professionalmente. Ho riscoperto posti d'Italia che in periodo come questo è una gran fortuna, ma oltre i luoghi esiste un rapporto profondo tra l'arte e il nostro paese. Siamo una penisola in cui storicamente l'arte ha sempre fatto da padrona, siamo la culla della cultura occidentale per questo. Avere un patrimonio artistico di così grande portata deve farci capire che deve essere valorizzato. Tutto ciò che è cultura deve essere riportato alla luce.
La street art in questo ha un forte potere, quello di creare il senso di comunità. Ha un potere rigenerativo, spesso utilizzato dalle amministrazioni. L'arte è il primo passo per una rivalutazione, è il primo passo per fare qualcosa di veramente bello, non è la soluzione al degrado.
È un apparato che funzione e insieme ad altri e può portare un cambiamento».
Un giovane appassionato d'arte, un po' grazie al papà, un po' per vocazione naturale. Francesco è nato a Canosa e manterrà con la sua città un legame profondo, tanto da ritornarci parecchie volte soprattutto per la creazione di Amarcord in cui è ritratto Lino Banfi.
Dopo i 18 anni, Francesco si trasferisce a Roma per inaugurare una fase in cui si dedica agli studi d'architettura. Qualcuno aveva già visto in lui del talento come la professoressa delle medie e poi anche quella di disegno tecnico al liceo. Roma diventa la città in cui la sua arte viene affinata fino a esplodere. È in questa città che avuto modo di circondarsi di artisti, di persone creative che gli hanno fatto conoscere l'arte urbana: la street art. Come ogni primo amore, Francesco la porterà sempre nel cuore, senza abbandonarla mai. Lei, l'arte urbana, lo porterà lontano: tra i borghi e le città d'Italia.
«Amo la street art perché sembra parlare. Parla con il territorio e a volte lo rende anche migliore. Parla con le persone e trasmette un'emozione fino a lasciarle meravigliate. È pubblica e gratuita, tutti possono guardarla e ammirarla»
Aggiunge: «Negli ultimi anni ho viaggiato moltissimo perché le mie opere sono itineranti, così mi sposto tra la Puglia e il Lazio che sono le due regioni che mi hanno adottato personalmente e professionalmente. Ho riscoperto posti d'Italia che in periodo come questo è una gran fortuna, ma oltre i luoghi esiste un rapporto profondo tra l'arte e il nostro paese. Siamo una penisola in cui storicamente l'arte ha sempre fatto da padrona, siamo la culla della cultura occidentale per questo. Avere un patrimonio artistico di così grande portata deve farci capire che deve essere valorizzato. Tutto ciò che è cultura deve essere riportato alla luce.
La street art in questo ha un forte potere, quello di creare il senso di comunità. Ha un potere rigenerativo, spesso utilizzato dalle amministrazioni. L'arte è il primo passo per una rivalutazione, è il primo passo per fare qualcosa di veramente bello, non è la soluzione al degrado.
È un apparato che funzione e insieme ad altri e può portare un cambiamento».