Che noia l’incontro con il centrosinistra e i cittadini fantasmi

Ha partecipato anche l’onorevole Francesco Boccia. Poche soprese fra le domande del pubblico

sabato 30 aprile 2011
A cura di Michele Sarcinelli
Sapendo anzitempo dell'incontro e inzuccherato dalla scelta del luogo dove i cittadini comuni avrebbero sviscerato le loro paure, le insoddisfazioni, le condizioni della quotidianità, le piccole ambizioni e forse denunciato le angherie di qualsivoglia tipo (da quello strettamente urbanistico alle disinvolture amministrative o quant'altro) ho disdetto altri impegni, pronto ad essere 'stupito' dalle vantaggiose e anche puerili rimostranze della classe degli elettori. L'agorà scelta dal centrosinistra era l'anfiteatro del Castello e già immaginavo il rumorio e le sovrapposizioni delle domande poste al candidato Maffei, ai candidati al consiglio comunale, alla coalizione tutta protesa al populismo più fruttuoso e albeggiante, finalmente sull'onda della verità seppur teatrale. Neppure questo. L'incontro è stato spostato nella sede elettorale del candidato Sindaco dove i cittadini parlanti mancavano e ad ascoltare gli addetti ai lavori erano altri addetti ai lavori elettorali.

Una falla imperdonabile nella costruzione di un avvenimento preannunciato simbiotico tra le coscienze amministrative e quelle più popolari.

Ma quando l'annunciatrice-moderatrice ha, tra le sane e giovani dita, preso il microfono annunciando che sarebbero state poste domande raccolte sul blog e sulla pagina di Nicola Maffei, ho capito dove sedevano i cittadini assenti. Tutti davanti al pc di casa-web aspettando che le loro cocenti domande fossero interpretate dalla insolente e provocatrice presentatrice, pronta ad infierire sui partecipanti al dibattito. Invece, ancora deluso. Le domande dichiarate selezionate tra i cittadini naviganti in internet sono risultate tradizionalmente noiose, tanto da farmi sospettare che non ci sia stata dall'urna del blog l'estrazione delle domande brillanti dei capaci elettori barlettani. Invece è stata ordita una congiura destinata ancora a disabilitare le miglior capacità oratorie del candidato sindaco Maffei. "Ci parli del progetto Frontemare da Levante a Ponente", "Ci parli del referendum, dell'acqua pubblica e del nucleare". Che noia, avrà pensato Maffei, sicuramente: di questo parlo spesso e volentieri, ma possibile che costei non mi rivolga questioni più quotidiane, più eleggibili? Dovrò alla fin fine istituire l'assessorato contro la ripetitività? Perche non mi chiede se la 167 rimarrà senza verde e rimarrà quartiere dormitorio. Oppure sull'esondazione di Ciappetta-Camaggio, oppure del Corpo dei Vigili Urbani che non multa chi viaggia senza casco, senza cinture di sicurezza e magari bellamente parla al cellulare mentre è al volante. Oppure non mi offre la possibilità di denunciare la devastazione della città, la sua illegalità con la compravendita dei voti e su quanto l'onorevole Boccia chiede nel suo patto etico rivolto ai candidati. In verità non ne ha parlato neppure l'onorevole Francesco Boccia presente all'incontro tra intimi. Il parlamentare ha risposto correttamente alla domanda sul territorio. Ha parlato della Provincia, della istituzione della Prefettura, dell'interesse del passato governo Prodi del centrosinistra che ha immaginato un'altra Istituzione. Non quella della Sesta Provincia fatta solo di concorsi e demagogie. Al giovane Adriano Antonucci del Sel è toccata la domanda sull'emigrazione giovanile e sulla ingiustificabile inoccupazione. L'auspicio , il più tenero politico l'ha indirizzato pensando ad un polo universitario a Barletta, e la riscoperta del polo industriale che arricchì la città negli anni '70/'80.

Infine la più popolare delle domande, quella che arriva dal cittadino medio, quello che prende il trenino della Bari-Nord alle 5 del mattino magari per raggiungere la zona industriale di Bari per raccordarsi con uno stipendio da mille euro, è stata rivolta al candidato Franco Caputo che è anche segretario locale del PD. "Piano Traffico, Piano urbanistico generale". Qui, l'ex vice sindaco avrà pensato: "Possibile che questa domanda arrivi dal blog?". Ha deglutito due volte e volteggiando con la sua timida bravura, ha offerto i concetti essenziali sull'argomento. Poi è stata stappata una bottiglia augurale di spumante. Non ha fatto il botto. Che noia.
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio
Onorevole Boccia a Barletta © Giuliana Divittorio