"Change is NOw", oggi a Barletta mobilitazione studentesca
Ricorre la giornata internazionale degli studenti con vista al referendum
giovedì 17 novembre 2016
In occasione della giornata internazionale degli studenti, grazie all'UDS (Unione Degli Studenti) e LINK (Coordinamento Universitario), sarà organizzata una manifestazione studentesca: "Change is NOw", un giorno per gli studenti, per un momento di assemblea e di scambio aperto a tutti. Una riflessione che, come spiegato parte proprio dal "NO" che "deve servire a ricostruire il tessuto democratico del paese e debba riuscire a mettere al centro la necessità di nuovi processi decisionali che partano dai nostri territori, dai bisogni materiali, dalla partecipazione popolare."
Una affermazione di autonomia: "[…] perchè le studentesse e gli studenti pretendono di essere al centro del dibattito pubblico." queste le premesse della manifestazione, anche in vista del referendum costituzionale del 4 Dicembre ma non solo, tra i temi affrontati anche la riforma 107: "La Buona Scuola" del Governo Renzi al centro delle critiche degli studenti.
"Nella nostra città gli studenti si stanno mobilitando da tempo in seguito ai cambiamenti causati negli ultimi anni dalle varie riforme proposte e approvate dal governo Renzi, tanto sul fronte più prettamente scolastico, quanto su quello del sociale, come ad esempio lo Sblocca Italia, che ha immolato definitivamente la tutela ambientale dinnanzi al profitto privato, causando un peggioramento delle condizioni in cui versa la nostra città a causa delle industrie superinquinanti" ha affermato Elisabetta Dibitonto, coordinatrice dell'Unione degli Studenti Barletta.
"Noi studenti riteniamo fondamentale proseguire il percorso di mobilitazione che ci ha portati a scendere in piazza già il 7 ottobre con lo slogan #decidiamoNOi, in una giornata storica come quella del 17 novembre" ha continuato Giuseppe Sguera che ha aggiunto: "Nessun provvedimento è stato preso per ovviare alle problematiche che fanno da barriera al diritto allo studio: le scuole continuano a crollare, come nel caso della D'Azeglio e della "Padre Raffaele Dibari" (plesso della Girondi) e i trasporti restano antiquati e disorganizzati, nonostante il grave incidente ferroviario accaduto in Puglia quest'estate e i disagi vissuti giornalmente dagli studenti evidenzino gravi carenze strutturali."
"Infine" - ha concluso Luca Lamonaca del Liceo Scientifico Carlo Cafiero - "come studenti non possiamo non prendere parola sulla Riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, che rappresenta un ulteriore attacco alla democrazia e alle minoranze politiche, nascosto dietro slogan progressisti e dietro la retorica del cambiamento".
Una affermazione di autonomia: "[…] perchè le studentesse e gli studenti pretendono di essere al centro del dibattito pubblico." queste le premesse della manifestazione, anche in vista del referendum costituzionale del 4 Dicembre ma non solo, tra i temi affrontati anche la riforma 107: "La Buona Scuola" del Governo Renzi al centro delle critiche degli studenti.
"Nella nostra città gli studenti si stanno mobilitando da tempo in seguito ai cambiamenti causati negli ultimi anni dalle varie riforme proposte e approvate dal governo Renzi, tanto sul fronte più prettamente scolastico, quanto su quello del sociale, come ad esempio lo Sblocca Italia, che ha immolato definitivamente la tutela ambientale dinnanzi al profitto privato, causando un peggioramento delle condizioni in cui versa la nostra città a causa delle industrie superinquinanti" ha affermato Elisabetta Dibitonto, coordinatrice dell'Unione degli Studenti Barletta.
"Noi studenti riteniamo fondamentale proseguire il percorso di mobilitazione che ci ha portati a scendere in piazza già il 7 ottobre con lo slogan #decidiamoNOi, in una giornata storica come quella del 17 novembre" ha continuato Giuseppe Sguera che ha aggiunto: "Nessun provvedimento è stato preso per ovviare alle problematiche che fanno da barriera al diritto allo studio: le scuole continuano a crollare, come nel caso della D'Azeglio e della "Padre Raffaele Dibari" (plesso della Girondi) e i trasporti restano antiquati e disorganizzati, nonostante il grave incidente ferroviario accaduto in Puglia quest'estate e i disagi vissuti giornalmente dagli studenti evidenzino gravi carenze strutturali."
"Infine" - ha concluso Luca Lamonaca del Liceo Scientifico Carlo Cafiero - "come studenti non possiamo non prendere parola sulla Riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, che rappresenta un ulteriore attacco alla democrazia e alle minoranze politiche, nascosto dietro slogan progressisti e dietro la retorica del cambiamento".