CGIL contro la crisi, Maffei dice stop e rimanda al 2013
Assemblea cittadina per discutere le proposte anti-crisi. Il Piano della CGIL necessita di reperire risorse per due milioni di euro
venerdì 28 settembre 2012
10.33
"Proposta di Piano Anti-crisi per Barletta": questo il tema dell'assemblea cittadina convocata mercoledì pomeriggio nella Sala consiliare, dalla CGIL BAT, per chiedere, ancora una volta, al Sindaco e all'Amministrazione comunale di assumere degli impegni "che vadano ad alleviare – ha sottolineato il Segretario generale Cgil-Bat, Luigi Antonucci - le grandi difficoltà in cui versano tante famiglie e lavoratori barlettani". La necessità di prendere atto delle difficoltà della città è l'invito che il sindacato ha rivolto agli amministratori, denunciando, tuttavia, un assordante silenzio, molto preoccupante, cui il Comune non ha dato nessun genere di risposte in questi mesi.
La grave situazione di difficoltà, che interessa strati sociali sempre più ampi, gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari e di farmaci, pesante per chi ne ha necessità, soprattutto anziani, quale effetto di una crisi economica imperante, ha spinto la sigla sindacale ad avanzare delle proposte concrete per portare ossigeno alla popolazione locale, in particolare alle categorie più deboli: soggetti inoccupati (alla ricerca di lavoro, senza aver precedentemente svolto un'attività), studenti universitari fuorisede, anziani in difficoltà, lavoratori precari, cassaintegrati, imprese e altre persone cui si devono garantire parametri dignitosi di vita. Queste proposte sono varie, "riguardano forme dirette e indirette – ha illustrato Francesco Corcella, coordinatore della Camera del lavoro di Barletta - di sostegno al reddito, come il reddito minimo garantito, o varie forme di agevolazioni, assistenza gratuita agli anziani, trasporti gratuiti per loro, specie per raggiungere luoghi di cura". Proposte che prevedono migliorie per le difficili condizioni d'immigrati e delle infrastrutture, come la mensa per poveri della Caritas. La CGIL ha puntato su una serie d'idee sovrapponibili con l'Arcidiocesi locale di cui un rappresentante ha ricordato l'attenzione della Chiesa per le famiglie e per i poveri.
Un totale di 14.253 disoccupati iscritti al Centro Territoriale per l'Impiego (dati luglio 2012), cui vanno aggiunti i sempre più che non ricorrono all'iscrizione a tale registro, danno l'allarme e perciò si è chiesto al Sindaco di intervenire tempestivamente. Ma la risposta è stata quella che molti potevano aspettarsi: "Ormai è tardi per inserire ciò nel Bilancio 2012 che verrà licenziato a giorni". Il "nein", non della Merkel, ma di Maffei non ha soddisfatto i presenti, dimostrato dagli interventi del dibattito che ha seguito. "Le proposte – ha aggiunto Maffei – saranno prese in considerazione in un tavolo di concertazione che m'impegno ad aprire per il Bilancio 2013". Il Piano della CGIL necessita di reperire risorse per 2.000.000 di euro, recuperabili anche dalla nuova fiscalità dell'IMU.
Per ciò che concerne le vicende giudiziarie a carico di esponenti della sua maggioranza, il Sindaco ha ribadito la non volontà di costituirsi parte civile, aggiungendo di essere già intervenuto due anni fa per interrompere due cariche assessorili, nel campo amministrativo che gli compete. Sono intervenuti anche l'assessore ragionale Maria Campese e il Segretario generale CGIL-Puglia, Giovanni Forte, che ha raccontato la drammatica situazione limite, con dati raccapriccianti soprattutto per il Mezzogiorno.
La palla torna al consiglio comunale, che potrebbe anche decidere di discutere alcune di queste proposte.
La grave situazione di difficoltà, che interessa strati sociali sempre più ampi, gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari e di farmaci, pesante per chi ne ha necessità, soprattutto anziani, quale effetto di una crisi economica imperante, ha spinto la sigla sindacale ad avanzare delle proposte concrete per portare ossigeno alla popolazione locale, in particolare alle categorie più deboli: soggetti inoccupati (alla ricerca di lavoro, senza aver precedentemente svolto un'attività), studenti universitari fuorisede, anziani in difficoltà, lavoratori precari, cassaintegrati, imprese e altre persone cui si devono garantire parametri dignitosi di vita. Queste proposte sono varie, "riguardano forme dirette e indirette – ha illustrato Francesco Corcella, coordinatore della Camera del lavoro di Barletta - di sostegno al reddito, come il reddito minimo garantito, o varie forme di agevolazioni, assistenza gratuita agli anziani, trasporti gratuiti per loro, specie per raggiungere luoghi di cura". Proposte che prevedono migliorie per le difficili condizioni d'immigrati e delle infrastrutture, come la mensa per poveri della Caritas. La CGIL ha puntato su una serie d'idee sovrapponibili con l'Arcidiocesi locale di cui un rappresentante ha ricordato l'attenzione della Chiesa per le famiglie e per i poveri.
Un totale di 14.253 disoccupati iscritti al Centro Territoriale per l'Impiego (dati luglio 2012), cui vanno aggiunti i sempre più che non ricorrono all'iscrizione a tale registro, danno l'allarme e perciò si è chiesto al Sindaco di intervenire tempestivamente. Ma la risposta è stata quella che molti potevano aspettarsi: "Ormai è tardi per inserire ciò nel Bilancio 2012 che verrà licenziato a giorni". Il "nein", non della Merkel, ma di Maffei non ha soddisfatto i presenti, dimostrato dagli interventi del dibattito che ha seguito. "Le proposte – ha aggiunto Maffei – saranno prese in considerazione in un tavolo di concertazione che m'impegno ad aprire per il Bilancio 2013". Il Piano della CGIL necessita di reperire risorse per 2.000.000 di euro, recuperabili anche dalla nuova fiscalità dell'IMU.
Per ciò che concerne le vicende giudiziarie a carico di esponenti della sua maggioranza, il Sindaco ha ribadito la non volontà di costituirsi parte civile, aggiungendo di essere già intervenuto due anni fa per interrompere due cariche assessorili, nel campo amministrativo che gli compete. Sono intervenuti anche l'assessore ragionale Maria Campese e il Segretario generale CGIL-Puglia, Giovanni Forte, che ha raccontato la drammatica situazione limite, con dati raccapriccianti soprattutto per il Mezzogiorno.
La palla torna al consiglio comunale, che potrebbe anche decidere di discutere alcune di queste proposte.