CGIL Bat: «Il prossimo governo deve parlare di lavoro»
Manifestazione provinciale ad Andria con oltre 500 partecipanti in corteo. A chiudere il corteo il Segretario regionale della Puglia, Gianni Forte
lunedì 25 marzo 2013
In piazza per il lavoro, per difendere il lavoro, per chiedere a gran voce lavoro. Oltre 500 persone provenienti da tutte le Camere Territoriali della Bat hanno sfilato per le vie del centro cittadino di Andria, con partenza dalla simbolica Piazza Di Vittorio, per la manifestazione provinciale della CGIL della BAT "Il lavoro prima di tutto". Slogan, urla, fischietti, tamburi e tromboni, l'immancabile palco in Viale Crispi ed interventi precisi e mirati verso questo grande problema che non accenna a migliorare la propria situazione: «Il prossimo governo dovrà parlare essenzialmente di lavoro - ha ribadito Gianni Forte, segretario generale di Puglia della CGIL - ci sono interi settori in crisi cronica ormai da tempo, ci sono tanti lavoratori fermi da mesi, ci sono dei dati sulla povertà che definire allarmanti è un eufemismo. Ora non si può più perder tempo o sbagliare».
Anziani, pensionati, disoccupati e giovani: tutti presenti per richiedere uno spazio necessario e fondamentale per ridare fiato all'economia reale. Le amministrazioni pubbliche, lo stato stesso, ha un debito enorme nei confronti delle piccole realtà locali: «E' il momento di agire anche e sopratutto lì - ha ribadito ai nostri microfoni Forte - noi siamo qui anche da soli a manifestare per questo diritto essenziale, secondo me è necessario non dividersi in questo momento, ma restare uniti al massimo. Se sarà necessario, tuttavia, torneremo nuovamente in piazza o a scioperare». L'appello è giunto da tutte le sigle sindacali che compongono la vasta azione della CGIL e non a caso la scelta di Andria, per riportare al centro della discussione alcuni dei settori drammaticamente in crisi nera già da diverso tempo.
Anziani, pensionati, disoccupati e giovani: tutti presenti per richiedere uno spazio necessario e fondamentale per ridare fiato all'economia reale. Le amministrazioni pubbliche, lo stato stesso, ha un debito enorme nei confronti delle piccole realtà locali: «E' il momento di agire anche e sopratutto lì - ha ribadito ai nostri microfoni Forte - noi siamo qui anche da soli a manifestare per questo diritto essenziale, secondo me è necessario non dividersi in questo momento, ma restare uniti al massimo. Se sarà necessario, tuttavia, torneremo nuovamente in piazza o a scioperare». L'appello è giunto da tutte le sigle sindacali che compongono la vasta azione della CGIL e non a caso la scelta di Andria, per riportare al centro della discussione alcuni dei settori drammaticamente in crisi nera già da diverso tempo.