Ceto e Comitangelo replicano a Cardone: «Credevamo che avesse almeno il pudore di tacere»
Il segretario cittadino e il capogruppo di Forza Italia attaccano: «Crede di poter fare la morale a noi»
venerdì 19 luglio 2024
9.22
«Non sappiamo se per ignoranza politica o impudenza, adesso il Sig. Cardone crede di poter fare la morale a noi che, proprio per la nostra etica pubblica, siamo felici della sua presa di distanza dal nostro modo di intendere la politica». Replicano così il segretario cittadino di Forza Italia Giovanni Ceto e il capogruppo in consiglio comunale Antonio Comitangelo.
«Infatti, pur autenticamente dispiaciuti delle sue difficoltà ad esprimersi in Consiglio comunale, avremmo auspicato che ci facesse ascoltare la sua voce durante l'ultima Assise comunale, magari per spiegare alla città se è opportuno, se lecito o illegale non spetta a noi stabilirlo, che un Consigliere comunale per lavoro (?), per esibizionismo di un potere straccione (?) o ci dica lui per quale motivo stesse su un palco di un concerto pagato con i soldi dei barlettani con tanto di ticket.
Cogliamo l'occasione per dirgli che su questa questione ci siamo ben guardati dall'intervenire proprio a causa della sua posizione, che ha imbarazzato l'intero gruppo consiliare di Forza Italia.
Ecco Sig. Cardone, alla fine sembrerà paradossale, ma noi dobbiamo ringraziarla per aver detto alla città che noi e lei siamo diversi!
Lo facciamo pubblicamente perché, grazie a questa sua stucchevole e retorica uscita pubblica, possiamo dimostrare ai barlettani che noi siamo anticorpi, altro che cancro, rispetto a tutti coloro i quali vorrebbero utilizzare per fini privatistici la funzione pubblica. Adesso, per cortesia, se qualcosa non le è ancora chiara, siamo lieti di accettare il suo invito a confrontarci in un incontro pubblico per far capire, a chi non la conosce già, chi è lei e chi siamo noi. Forza Italia non è lanottiana. Forza Italia è per la legalità, il rispetto della funzione pubblica e la politica del fare reale non delle chiacchiere sue e del suo assessore, dal quale diverse associazioni sportive reclamano risposte dopo annunci a chiacchiere.
Le ricordiamo, infine e giacché ci siamo, che la linea del partito a Barletta la fanno il Segretario e il Capigruppo, non certo lei o qualche pusillanime che la manda in avanscoperta».
«Infatti, pur autenticamente dispiaciuti delle sue difficoltà ad esprimersi in Consiglio comunale, avremmo auspicato che ci facesse ascoltare la sua voce durante l'ultima Assise comunale, magari per spiegare alla città se è opportuno, se lecito o illegale non spetta a noi stabilirlo, che un Consigliere comunale per lavoro (?), per esibizionismo di un potere straccione (?) o ci dica lui per quale motivo stesse su un palco di un concerto pagato con i soldi dei barlettani con tanto di ticket.
Cogliamo l'occasione per dirgli che su questa questione ci siamo ben guardati dall'intervenire proprio a causa della sua posizione, che ha imbarazzato l'intero gruppo consiliare di Forza Italia.
Ecco Sig. Cardone, alla fine sembrerà paradossale, ma noi dobbiamo ringraziarla per aver detto alla città che noi e lei siamo diversi!
Lo facciamo pubblicamente perché, grazie a questa sua stucchevole e retorica uscita pubblica, possiamo dimostrare ai barlettani che noi siamo anticorpi, altro che cancro, rispetto a tutti coloro i quali vorrebbero utilizzare per fini privatistici la funzione pubblica. Adesso, per cortesia, se qualcosa non le è ancora chiara, siamo lieti di accettare il suo invito a confrontarci in un incontro pubblico per far capire, a chi non la conosce già, chi è lei e chi siamo noi. Forza Italia non è lanottiana. Forza Italia è per la legalità, il rispetto della funzione pubblica e la politica del fare reale non delle chiacchiere sue e del suo assessore, dal quale diverse associazioni sportive reclamano risposte dopo annunci a chiacchiere.
Le ricordiamo, infine e giacché ci siamo, che la linea del partito a Barletta la fanno il Segretario e il Capigruppo, non certo lei o qualche pusillanime che la manda in avanscoperta».