Centro antiviolenza finalmente provinciale: una scommessa culturale

Inaugurato stamattina a Barletta in Piazza Aldo Moro al civico 16

venerdì 17 gennaio 2014 14.15
A cura di Floriana Doronzo
«L'antiviolenza, prima di essere una forma curativa, deve essere preventiva della diffusione del culto della violenza in questa società malata. Siamo circondati da violenza, la fruiamo in tanti campi, soprattutto in quello relazionale; Questa del centro antiviolenza che fa sistema vuole essere una scommessa culturale». Questo il significato collettivo che si attribuisce a una struttura del genere e a dirlo è la presidente di "Oasi2", l'associazione integrata con l'osservatorio "Giulia e Rossella" di Barletta e "Riscoprirsi" di Andria.

La caratteristica principale di questo centro, che diventa finalmente provinciale, è l'accorpamento delle suddette tre associazioni per formare una rete, chiamata "Futura", in grado di essere efficiente su ogni caso e su ogni territorio. Ancora una volta dunque, la chiave di volta di una struttura che svolte un servizio pubblico è la solidarietà e la complementarietà. A testimoniare questa sinergia di forze c'è chi l'ha voluta sostenere, il presidente della provincia Bat Francesco Ventola: «Abbiamo istituzionalizzato una forma di volontariato e siamo soddisfatti di riuscire a stanziare risorse economiche che rimangono sul territorio». A tal proposito interviene la presidente dell'osservatorio e " Giulia e Rossella" Tina Arbues: «Dopo 14 anni di volontariato, sono grata al presidente Ventola, al Dott. Cannito e al sindaco Cascella qui presenti per il loro sostegno e contributo. Voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini che hanno creduto in noi in tutti questi anni perché eravamo invise e derise».

Un centro nato nel 1999, fino al 2011 comunale, e per 3 anni in stato di abbandono, ha dovuto sostenersi sulle proprie gambe fino all'aiuto della provincia che ha creduto in questo progetto sociale. Sarà contornato da sportelli d consulenza, già attivi a Minervino, Canosa e Cerignola, e in costante collaborazione con il centro antiviolenza inaugurato contestualmente ad Andria. Il contributo deriva da tutti, dalla società civile, dalle forze dell'ordine e dal presidio sanitario locale.
Il centro sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00 e 24 ore su 24 fornirà servizio telefonico al numero verde 1522 o al numero 0883310293.