Centrale a biomasse, bocciata anche a Trinitapoli

Non si arresta l'onda dei pareri negativi

martedì 23 marzo 2010 11.50
A cura di Mario Sculco
È di pochi giorni fa la notizia che la Commissione Consiliare "Politica del territorio" del Comune di Trinitapoli ha espresso all'unanimità parere negativo sul progetto della ditta "Energie Verdi Srl" per la costruzione di una centrale elettrica a biomasse di 56 MW sulla strada Vecchia Canosa , fra Trinitapoli e San Ferdinando.

«È un importante risultato ottenuto dalle associazioni ambientaliste (Legambiente, Forum Ambientalista, Medici per l'Ambiente e Movimento per un Comune Virtuoso) e da quanti in questi giorni si sono mobilitati per raccogliere firme, organizzare manifestazioni, e redigere le osservazioni formali necessarie per vincere questa battaglia. Di seguito alla decisione di Barletta, nella persona del sindaco Maffei, di sospendere l'iter del progetto di costruzione della centrale da 37 MW della "Tre Tozzi Renewable Energy Spa" sulla scia delle proteste sollevate dalle associazioni cittadine nelle ultime settimane. Queste due decisioni assieme, se da una parte ci soddisfano e ci ricompensano dell'impegno profuso in questi giorni per mobilitare i cittadini e le forze sociali del territorio, dall'altra non ci devono far allentare la guardia su quello che sta succedendo nella nostra provincia. Infatti sono ancora attive le procedure di autorizzazione relative agli impianti di Canosa e di Trani.»

«n particolare, quello di Canosa desta notevole preoccupazione perché prevede l'utilizzo di biomasse solide e di biomasse assimilate, vale a dire rifiuti. La realizzazione di questo impianto sarebbe, anche per i cittadini dei comuni limitrofi, una iattura perché le polveri inquinanti disperse nell'aria dai camini degli inceneritori si diffondono per decine di chilometri.»

«Pertanto, chiamiamo i cittadini alla vigilanza e rinnoviamo l'attenzione su due obiettivi:
1.impedire in tutti i modi che vengano costruiti inceneritori e centrali a biomasse;
2.sollecitare gli amministratori ad avviare finalmente una politica di sostegno alla installazione di pannelli solari domestici.»

«Chiediamo, dunque, agli amministratori locali di fare la loro parte e dimostrare di essere veramente a favore dell'energia solare cominciando ad installare pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici: scuole, municipio, palestre. Basterebbe già questo per far risparmiare all'ambiente tonnellate di anidride carbonica e ai cittadini centinaia di migliaia di euro.»

Ringraziamo il dott. Salvatore Ferrante del Coordinamento movimento NO biomasse nella BAT per quanto qui riportato.