Celebrati i Caduti per le due guerre mondiali
Il Presidente Marini e il sen. Latorre per non dimenticare
sabato 13 settembre 2014
La "Giornata della memoria" per Barletta è sicuramente il 12 settembre, ormai con giuste cerimonie ufficiali all'altezza dei fatti ricordati. Non dobbiamo, infatti, mai dimenticare con orgoglio che sul gonfalone di Barletta sono appuntate ben due medaglie d'oro, una al valor militare e una al merito civile, concreto segno che lega le Guerre alla memoria di questa città.
Quest'anno le celebrazioni sono state doppie: grazie alla partecipazione alla giornata celebrativa del sen. Franco Marini, come Presidente del Comitato storico-scientifico del centenario della Grande guerra; la Prima Guerra mondiale (1915-18), rappresentata dal conferimento della medaglia d'oro ad un nostro giovane concittadino, Giuseppe Carli, e la Seconda, con l'imperitura memoria del primo atto di rappresaglia nazista, con la trucidazione dei dieci vigili urbani e due netturbini, solo uno il superstite, il 12 settembre 1943 al fianco dell'edificio postale in Piazza Caduti.
È proprio lì che ieri pomeriggio, dopo l'inaugurazione mattutina della mostra presso la Prefettura, un nutrito corteo di autorità civili, militari e religiose ha accompagnato la deposizione delle corone d'alloro al monumento ai Caduti in Guerra e alla lapide che ricorda il sacrificio dei vigili e netturbini. A rendere omaggio anche varie associazioni di Combattenti e d'Arma e il picchetto d'onore militare; l'orchestra dell'associazione musicale "G. Curci" ha eseguito l'Inno di Mameli, con la voce del tenore Giovanni Mazzone.
La cerimonia è stata aperta dal prof. Luigi Dicuonzo, responsabile dell'Archivio della Memoria e della Resistenza, che ha ricordato i terribili fatti del '43. Questa grande 'ferita di guerra' indica «Una storia ferita che deve essere ricucita» ha detto il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella; è intervenuto anche il senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato, che si è soffermato sulla crisi in Ucraina e in Medio Oriente, questioni incandescenti che fanno temere lo scoppio di un'altra grande guerra. «Comprendere e conoscere la guerra, per desiderare la pace» ha ribadito Marini, rintracciando le cause di quel primo conflitto soprattutto nell'estremo nazionalismo, e citando "l'inutile strage" come la definì l'allora papa Benedetto XV; il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna è intervenuto ricordando l'Unione Europea creata proprio per sfuggire alla guerra, costruire e mantenere la pace.
L'identità storica di Barletta è anche parte di quella dell'Italia intera. Presenti i sindaci delle altre città della provincia, rappresentanti del consiglio regionale e la presidente del consiglio comunale. Al termine la lettura di un brano di una lettera di Giuseppe Carli.
Quest'anno le celebrazioni sono state doppie: grazie alla partecipazione alla giornata celebrativa del sen. Franco Marini, come Presidente del Comitato storico-scientifico del centenario della Grande guerra; la Prima Guerra mondiale (1915-18), rappresentata dal conferimento della medaglia d'oro ad un nostro giovane concittadino, Giuseppe Carli, e la Seconda, con l'imperitura memoria del primo atto di rappresaglia nazista, con la trucidazione dei dieci vigili urbani e due netturbini, solo uno il superstite, il 12 settembre 1943 al fianco dell'edificio postale in Piazza Caduti.
È proprio lì che ieri pomeriggio, dopo l'inaugurazione mattutina della mostra presso la Prefettura, un nutrito corteo di autorità civili, militari e religiose ha accompagnato la deposizione delle corone d'alloro al monumento ai Caduti in Guerra e alla lapide che ricorda il sacrificio dei vigili e netturbini. A rendere omaggio anche varie associazioni di Combattenti e d'Arma e il picchetto d'onore militare; l'orchestra dell'associazione musicale "G. Curci" ha eseguito l'Inno di Mameli, con la voce del tenore Giovanni Mazzone.
La cerimonia è stata aperta dal prof. Luigi Dicuonzo, responsabile dell'Archivio della Memoria e della Resistenza, che ha ricordato i terribili fatti del '43. Questa grande 'ferita di guerra' indica «Una storia ferita che deve essere ricucita» ha detto il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella; è intervenuto anche il senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato, che si è soffermato sulla crisi in Ucraina e in Medio Oriente, questioni incandescenti che fanno temere lo scoppio di un'altra grande guerra. «Comprendere e conoscere la guerra, per desiderare la pace» ha ribadito Marini, rintracciando le cause di quel primo conflitto soprattutto nell'estremo nazionalismo, e citando "l'inutile strage" come la definì l'allora papa Benedetto XV; il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna è intervenuto ricordando l'Unione Europea creata proprio per sfuggire alla guerra, costruire e mantenere la pace.
L'identità storica di Barletta è anche parte di quella dell'Italia intera. Presenti i sindaci delle altre città della provincia, rappresentanti del consiglio regionale e la presidente del consiglio comunale. Al termine la lettura di un brano di una lettera di Giuseppe Carli.