Caso rifugiati, il comitato "Riprendiamoci Barletta" risponde al sindaco
Interviene il rappresentante Antonio Cannito
sabato 12 agosto 2017
Il caso degli otto rifugiati ospitati in un hotel a tre stelle di Barletta ha destato scalpore e indignazione. Sull'argomento è intervenuto anche Antonio Cannito in qualità di rappresentante del comitato "Riprendiamoci Barletta", che ha scritto la seguente lettera indirizzandola direttamente al sindaco Cascella.
«Egregio sig. Sindaco, a nome del Comitato Cittadino "Riprendiamoci Barletta" che rappresento, con la presente sono ad esprimerLe la profonda indignazione che la cittadinanza tutta ci ha espresso in occasione del sit-in di presentazione del Comitato. E' quanto meno opportuno che Lei prenda atto del malcontento espresso dai barlettani a proposito dell'ospitalità riservata agli 8 immigrati nell'ambito del Progetto SPAR finanziato, come Lei ha tenuto a sottolineare, mediante fondi provenienti dal Ministero degli Interni.
Tuttavia, non è sfuggito alla sua cittadinanza che quei fondi di cui Lei parla con tanta innocenza altro non sono che la risultante dei sacrifici che le famiglie barlettane e Italiane quotidianamente affrontano con difficoltà. L'iniquità di trattamento grida: "Indignazione!". Noi diciamo basta a questo Suo e Vostro modus operandi. In qualità di rappresentanti della volontà popolare che Vi ha eletto dovreste dimostrare buon senso verso i barlettani che versano in condizioni di difficoltà ed amministrare i fondi che giungono al comune con lo spirito del buon padre di famiglia. Al contrario, invece, concentrate con solerzia e vanità la vostra energia ed i nostri soldi per persone che potrebbero essere aiutate in altri modi o paesi.
Non va sottaciuto ai cittadini, sig. Sindaco, per una questione di trasparenza e buona amministrazione, come altri Comuni a noi vicini (come quello di Andria) hanno detto basta a questa forma di speculazione, dando priorità al benessere della propria città e dei propri contribuenti.
Il Comitato Vi chiede di dare seguito alle istanze dei cittadini che chiedono che questi fondi vengano dirottati per il miglioramento dei servizi per i quali sono tassati in materia di sicurezza, ambiente, scuola, servizi sanitari. L'auspicio dei cittadini barlettani a cui da voce il comitato è che il Comune di Barletta anziché fregiarsi di essere virtuoso per le politiche di accoglienza, si fregi di essere un Comune virtuoso per la qualità dei servizi offerti ai propri cittadini. E' sconcertante sentire parlare di demagogia da parte di una amministrazione dormiente sin dal suo insediamento nei confronti delle esigenze e soprattutto dei diritti dei propri cittadini. Quest'ultimi sono gli unici e soli a cui dover dar conto anche riguardo l"impiego dei fondi del Ministero».
«Egregio sig. Sindaco, a nome del Comitato Cittadino "Riprendiamoci Barletta" che rappresento, con la presente sono ad esprimerLe la profonda indignazione che la cittadinanza tutta ci ha espresso in occasione del sit-in di presentazione del Comitato. E' quanto meno opportuno che Lei prenda atto del malcontento espresso dai barlettani a proposito dell'ospitalità riservata agli 8 immigrati nell'ambito del Progetto SPAR finanziato, come Lei ha tenuto a sottolineare, mediante fondi provenienti dal Ministero degli Interni.
Tuttavia, non è sfuggito alla sua cittadinanza che quei fondi di cui Lei parla con tanta innocenza altro non sono che la risultante dei sacrifici che le famiglie barlettane e Italiane quotidianamente affrontano con difficoltà. L'iniquità di trattamento grida: "Indignazione!". Noi diciamo basta a questo Suo e Vostro modus operandi. In qualità di rappresentanti della volontà popolare che Vi ha eletto dovreste dimostrare buon senso verso i barlettani che versano in condizioni di difficoltà ed amministrare i fondi che giungono al comune con lo spirito del buon padre di famiglia. Al contrario, invece, concentrate con solerzia e vanità la vostra energia ed i nostri soldi per persone che potrebbero essere aiutate in altri modi o paesi.
Non va sottaciuto ai cittadini, sig. Sindaco, per una questione di trasparenza e buona amministrazione, come altri Comuni a noi vicini (come quello di Andria) hanno detto basta a questa forma di speculazione, dando priorità al benessere della propria città e dei propri contribuenti.
Il Comitato Vi chiede di dare seguito alle istanze dei cittadini che chiedono che questi fondi vengano dirottati per il miglioramento dei servizi per i quali sono tassati in materia di sicurezza, ambiente, scuola, servizi sanitari. L'auspicio dei cittadini barlettani a cui da voce il comitato è che il Comune di Barletta anziché fregiarsi di essere virtuoso per le politiche di accoglienza, si fregi di essere un Comune virtuoso per la qualità dei servizi offerti ai propri cittadini. E' sconcertante sentire parlare di demagogia da parte di una amministrazione dormiente sin dal suo insediamento nei confronti delle esigenze e soprattutto dei diritti dei propri cittadini. Quest'ultimi sono gli unici e soli a cui dover dar conto anche riguardo l"impiego dei fondi del Ministero».