Caso "Parietti", le opposizioni compatte: «Chiediamo la revoca immediata di Cilli»
Conferenza stampa questa mattina a Palazzo di Città, ieri l'intervento dei segretari politici sulla situazione amministrativa
sabato 21 settembre 2024
10.47
«Chiediamo al sindaco Cannito di revocare con immediatezza l'incarico di assessore alla Cultura ad Oronzo Cilli, la misura è colma». Il caso "Parietti" continua a far discutere e le opposizioni, compatte, vanno all'attacco chiedendo con un documento sottoscritto all'unanimità la revoca dell'assessore alla Cultura e ai grandi eventi. A scatenare la reazione di Pd, Coalizione Civica, Lista Emiliano sindaco di Puglia e Barletta popolare la gestione generale del settore cultura e il comportamento di Cilli in occasione del consiglio comunale del 18 settembre quando, rispondendo alle domande di attualità dei dem e della compagine civica sullo svolgimento della Disfida, ha pronunciato l'ormai celebre frase "mentre della fama di Alba Parietti, che piaccia o no, possiamo dire con certezza, di altri non arriva nemmeno a Borgovilla".
«Il nostro - ha spiegato la consigliera comunale del PD, Santa Scommegna - è un atto forte. Non è mai accaduto in città che si sia chiesta la revoca di una delega così importante. La situazione ormai è degenerata, noi non condividiamo la gestione culturale dell'assessore Cilli e l'ultimo episodio avvenuto in consiglio comunale testimonia la sua concezione di cultura che non è quella degli influencer e dei social, ma è costruzione con la società civile. Noi pensiamo che la cultura debba passare da modelli educativi che richiedono approfondimenti, studi, ricerche e non certamente denigrare chi di questo ne fa un mestiere ed un'arte contribuendo alla crescita della città. Le offese agli artisti di Barletta che non riescono ad andare oltre Borgovilla noi le respingiamo in maniera categorica e non consentiamo a nessuno che siano attaccati in modo becero. La misura è colma, l'assessore Cilli va rimosso immediatamente».
In campo sin dal primo momento per difendere i suoi colleghi, la consigliera Michela Diviccaro. «L'assessore Cilli deve andare a casa - ha affermato Diviccaro - e per noi è inspiegabile come possa aver sminuito quanto detto in consiglio comunale a margine del quale evidenziava di non dover chiedere scusa a nessuno e di non voler offendere la sottoscritta. Io non sono insorta contro Alba Parietti ma contro un'affermazione gravissima di un assessore che in un istante ha dato colpo di spugna a battaglie decennali dell'intera categoria dei lavoratori dello spettacolo». Non è mancata da parte di Diviccaro una risposta ad Alba Parietti che ieri sul proprio profilo Instagram evidenziando di aver "bevuto acqua da una bottiglietta di plastica" la invitava sarcasticamente ad intraprendere un'altra battaglia «in quanto personaggio pubblico al soldo di un'amministrazione che ha pagato profumatamente la sua presenza al fine di promuovere il territorio, la signora Parietti ha risposto senza informarsi minimamente di ciò che era successo in consiglio comunale e che succede a Barletta da anni: cioè che un'intera categoria viene ignorata e non rispettata perchè anche quando gli si concedono le briciole è una mancanza di rispetto».
Assessore Cilli e non solo, le opposizioni si sono dimostrate compatte anche nell'evidenziare le mancanze dell'amministrazione Cannito alle prese con una lunga ed evidente crisi interna alla maggioranza. «Ormai da tempo - ha affermato il segretario del Pd, Cosimo Bruno - i consigli comunali mostrano una maggioranza che non riesce ad approvare provvedimenti importanti. Noi abbiamo il dovere di stigmatizzare tutto questo, dopo due anni e mezzo di amministrazione cui va aggiunta l'esperienza precedente di Cannito da sindaco i risultati disattesi sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro compito sarà quello di costruire un percorso che possa far recuperare l'entusiasmo utile a creare un'alternativa e dare un nuovo governo a questa città». Per il segretario della lista Emiliano sindaco di Puglia, Gennaro Rociola «il sindaco Cannito deve comprendere che amministrare la città è ben altro che festeggiare opere ereditate da altre amministrazioni, deve comprendere che l'amministrazione va seguita come un pater familias. Lui non ci riesce e gli chiediamo quindi di cambiare rotta o fare un passo indietro». La segretaria cittadina di Sinistra Italiana Anna Maria Cafiero ha sottolineato l'«immobilismo di un'amministrazione senza progettualità, la città è allo sbando. Preso atto di questo, il sindaco deve fare una riflessione su quello che è il bene di Barletta». Infine, per il segretario cittadino del Partito Socialista Silvestro Mezzina «Cannito ha distrutto l'idea della politica a Barletta. Non esiste più l'idea dello sviluppo della città concordato con le forze politiche, viviamo una fase di involuzione anche dal punto di vista culturale. Così non si può andare avanti, noi abbiamo grandi energie e non possiamo permettere che vadano disperse».
«Il nostro - ha spiegato la consigliera comunale del PD, Santa Scommegna - è un atto forte. Non è mai accaduto in città che si sia chiesta la revoca di una delega così importante. La situazione ormai è degenerata, noi non condividiamo la gestione culturale dell'assessore Cilli e l'ultimo episodio avvenuto in consiglio comunale testimonia la sua concezione di cultura che non è quella degli influencer e dei social, ma è costruzione con la società civile. Noi pensiamo che la cultura debba passare da modelli educativi che richiedono approfondimenti, studi, ricerche e non certamente denigrare chi di questo ne fa un mestiere ed un'arte contribuendo alla crescita della città. Le offese agli artisti di Barletta che non riescono ad andare oltre Borgovilla noi le respingiamo in maniera categorica e non consentiamo a nessuno che siano attaccati in modo becero. La misura è colma, l'assessore Cilli va rimosso immediatamente».
In campo sin dal primo momento per difendere i suoi colleghi, la consigliera Michela Diviccaro. «L'assessore Cilli deve andare a casa - ha affermato Diviccaro - e per noi è inspiegabile come possa aver sminuito quanto detto in consiglio comunale a margine del quale evidenziava di non dover chiedere scusa a nessuno e di non voler offendere la sottoscritta. Io non sono insorta contro Alba Parietti ma contro un'affermazione gravissima di un assessore che in un istante ha dato colpo di spugna a battaglie decennali dell'intera categoria dei lavoratori dello spettacolo». Non è mancata da parte di Diviccaro una risposta ad Alba Parietti che ieri sul proprio profilo Instagram evidenziando di aver "bevuto acqua da una bottiglietta di plastica" la invitava sarcasticamente ad intraprendere un'altra battaglia «in quanto personaggio pubblico al soldo di un'amministrazione che ha pagato profumatamente la sua presenza al fine di promuovere il territorio, la signora Parietti ha risposto senza informarsi minimamente di ciò che era successo in consiglio comunale e che succede a Barletta da anni: cioè che un'intera categoria viene ignorata e non rispettata perchè anche quando gli si concedono le briciole è una mancanza di rispetto».
Assessore Cilli e non solo, le opposizioni si sono dimostrate compatte anche nell'evidenziare le mancanze dell'amministrazione Cannito alle prese con una lunga ed evidente crisi interna alla maggioranza. «Ormai da tempo - ha affermato il segretario del Pd, Cosimo Bruno - i consigli comunali mostrano una maggioranza che non riesce ad approvare provvedimenti importanti. Noi abbiamo il dovere di stigmatizzare tutto questo, dopo due anni e mezzo di amministrazione cui va aggiunta l'esperienza precedente di Cannito da sindaco i risultati disattesi sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro compito sarà quello di costruire un percorso che possa far recuperare l'entusiasmo utile a creare un'alternativa e dare un nuovo governo a questa città». Per il segretario della lista Emiliano sindaco di Puglia, Gennaro Rociola «il sindaco Cannito deve comprendere che amministrare la città è ben altro che festeggiare opere ereditate da altre amministrazioni, deve comprendere che l'amministrazione va seguita come un pater familias. Lui non ci riesce e gli chiediamo quindi di cambiare rotta o fare un passo indietro». La segretaria cittadina di Sinistra Italiana Anna Maria Cafiero ha sottolineato l'«immobilismo di un'amministrazione senza progettualità, la città è allo sbando. Preso atto di questo, il sindaco deve fare una riflessione su quello che è il bene di Barletta». Infine, per il segretario cittadino del Partito Socialista Silvestro Mezzina «Cannito ha distrutto l'idea della politica a Barletta. Non esiste più l'idea dello sviluppo della città concordato con le forze politiche, viviamo una fase di involuzione anche dal punto di vista culturale. Così non si può andare avanti, noi abbiamo grandi energie e non possiamo permettere che vadano disperse».