Caso assenteismo alla Asl: «Non fare di tutta l’erba un fascio»

Commenti della Funzione Pubblica e Cgil Bat. Saranno svolti i dovuti accertamenti

venerdì 1 febbraio 2013
A cura di Ida Vinella
Ha suscitato diffuso scalpore il caso di assenteismo dei dirigenti della Asl di Barletta dopo il servizio televisivo di "Striscia la Notizia": c'è stata tanta attenzione non solo per il deplorevole fenomeno in sé, ma anche per la difesa di chi, in questo caso, non ha nulla a che vedere. Così, insieme alle polemiche, arrivano anche le posizioni di difesa: la prima da parte dell'avvocato Grimaldi, in qualità di legale difensore di alcuni soggetti che potrebbero essere stati oggetto delle riprese televisive andate in onda, che ribadisce «la necessità di attendere i dovuti accertamenti delle competenti autorità amministrative e giudiziarie al fine di verificare se quanto percepito dal servizio televisivo sia corrispondente ad una realtà di fatti costituenti illegittimità amministrativa o illeciti penali. Tali accertamenti risulteranno necessari anche per garantire le posizioni di quei soggetti non aventi responsabilità negli accadimenti mostrati nel servizio televisivo».

Il secondo è un intervento congiunto del segretario generale della Funzione pubblica, Luigi Marzano e del segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci sulla vicenda dei dipendenti della Asl: «Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Se c'è qualcuno che sbaglia è giusto che paghi ma senza generalizzazioni. Con la messa in onda di quel servizio si è gettato un generale discredito nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego ed in particolare della sanità pubblica che è stata, e continua ad essere, il bersaglio preferito dalla politica dei tagli il cui risvolto è un generale abbassamento dei servizi offerti a tutti i cittadini sia dal punto di vista sanitario, con i tagli negli ospedali, sia dal punto di vista del welfare. Dalla Riforma Brunetta in poi, in maniera semplicistica e sbrigativa, i lavoratori pubblici vengono considerati solo dei 'fannulloni'. Sono in molti quelli che dimenticano con troppa facilità gli sforzi ed i sacrifici che compiono ogni giorno migliaia di dipendenti del pubblico impiego: insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che, nonostante la riduzione del personale e l'aumento del numero degli studenti nelle classi, continuano a svolgere magistralmente il proprio lavoro; vigili del fuoco che non smettono di essere presenti nelle emergenze quotidiane pur nell'assoluta carenza di uomini e mezzi; stessa cosa vale per tutti gli operatori della sanità ed in particolare per quelli del pronto soccorso, per i dipendenti dei tribunali e delle pubbliche amministrazioni che, con abnegazione, svolgono il proprio dovere impegnandosi a sopperire alle carenze derivanti dai tagli ai servizi e dal blocco del turn over».

«I dipendenti che assumono qualsiasi comportamento di negligenza – concludono i due dirigenti sindacali – commettono due gravi torti: il primo nei confronti dei propri colleghi ed il secondo verso i beneficiari dei pubblici servizi, ovvero i cittadini. È bene che in casi come questi vengano presi i giusti provvedimenti ma senza dimenticare che nel paniere non ci sono solo mele marce».