Case popolari, i residenti: «Abbiamo bocca per parlare, nessuno lo faccia per noi»
La redazione ha incontrato le famiglie dei 24 alloggi popolari in via Velasquez
giovedì 21 novembre 2019
11.23
Il nastro tricolore per la consegna dei 24 alloggi popolari in via Velasquez è stato tagliato il 16 ottobre. Si è svolta una cerimonia alla presenza dei futuri affittuari, delle istituzioni comunali e regionali. Qualcuno l'ha definita festa comunitaria, altri una passerella prima delle elezioni regionali. Ai residenti poco importa la cornice, perché il sogno di una vita si è finalmente concretizzato. Quell'attenzione che ha caratterizzato la consegna delle chiavi non si è consumata, anzi è divampata a causa delle problematiche che hanno investito gli alloggi. Così, sono stati al centro del dibattito in consiglio comunale, argomento di comunicati stampa e oggetto dei commenti sui canali social. «Abbiamo bocca per parlare, nessuno lo faccia per noi». Lo hanno dichiarato le famiglie Distaso, Dico, Lanzone, De Leo, Isernia, Sforza, Di Bono, Filannino, Todisco, Cardone, Lacerenza, Rosicone, Lavecchia, Pavone e Dimonte accompagnate dall'amministratrice condominiale Alessandra Corcella.
I notevoli rallentamenti burocratici hanno causato la mancata attivazione delle utenze domestiche e comuni. Niente gas, luce e acqua in casa, quindi nessuna doccia, pranzo caldo, lettura serale e ascensore. La consegna degli alloggi, dunque, non ha seguito il collaudo dei servizi e le ragioni sono state ampiamente esaminate. «Alcuni disservizi sono stati risolti – proseguono le famiglie -, anche se con parecchio ritardo; altri come l'allaccio del gas, non ancora. Ne consegue che la maggior parte dei nuclei famigliari fanno tappa dai parenti per consumare almeno un pasto caldo al giorno; altri si arrangiano con il fornetto elettrico. «Un problema quest'ultimo che riguarda l'accettazione della documentazione richiesta dalla società erogatrice e non dall'operato del Comune di Barletta, come i comunicati stampa hanno riportato - precisano».
Altro punto che i condomini vorrebbero chiarire è la mensilità. Nessuno pensi che le famiglie abbiano ricevuto la propria abitazione gratuitamente, perché non è così! Secondo l'ordine di graduatoria, i cittadini aventi diritto hanno scelto l'alloggio, e in base alle dimensioni di quest'ultimo ogni mese pagheranno l'affitto. È doveroso specificarlo perché numerosi leoni da tastiera sui social hanno rivolto nei confronti degli affittuari commenti pessimi. C'è chi addirittura si è preoccupato di verificare la tipologia delle auto presenti all'interno della residenza per commentare il presunto costo della vettura. «Siamo persone con un passato e presente difficile sia a livello economico che personale. Ci sono famiglie con un figlio o marito disabile, malati che necessitano di cure. Noi pagheremo utenze e affitto ridotti, certo, ma nulla è stato concesso gratis. Finalmente saremo in grado di mettere da parte qualche soldino in più. Finalmente potremo ottenere la giusta dignità che meritiamo».
I notevoli rallentamenti burocratici hanno causato la mancata attivazione delle utenze domestiche e comuni. Niente gas, luce e acqua in casa, quindi nessuna doccia, pranzo caldo, lettura serale e ascensore. La consegna degli alloggi, dunque, non ha seguito il collaudo dei servizi e le ragioni sono state ampiamente esaminate. «Alcuni disservizi sono stati risolti – proseguono le famiglie -, anche se con parecchio ritardo; altri come l'allaccio del gas, non ancora. Ne consegue che la maggior parte dei nuclei famigliari fanno tappa dai parenti per consumare almeno un pasto caldo al giorno; altri si arrangiano con il fornetto elettrico. «Un problema quest'ultimo che riguarda l'accettazione della documentazione richiesta dalla società erogatrice e non dall'operato del Comune di Barletta, come i comunicati stampa hanno riportato - precisano».
Altro punto che i condomini vorrebbero chiarire è la mensilità. Nessuno pensi che le famiglie abbiano ricevuto la propria abitazione gratuitamente, perché non è così! Secondo l'ordine di graduatoria, i cittadini aventi diritto hanno scelto l'alloggio, e in base alle dimensioni di quest'ultimo ogni mese pagheranno l'affitto. È doveroso specificarlo perché numerosi leoni da tastiera sui social hanno rivolto nei confronti degli affittuari commenti pessimi. C'è chi addirittura si è preoccupato di verificare la tipologia delle auto presenti all'interno della residenza per commentare il presunto costo della vettura. «Siamo persone con un passato e presente difficile sia a livello economico che personale. Ci sono famiglie con un figlio o marito disabile, malati che necessitano di cure. Noi pagheremo utenze e affitto ridotti, certo, ma nulla è stato concesso gratis. Finalmente saremo in grado di mettere da parte qualche soldino in più. Finalmente potremo ottenere la giusta dignità che meritiamo».