Cascella: «Il Governo faccia chiarezza su Tasi e Imu»

Fassino (ANCI): «Si individuino soluzioni risolutive entro le prossime settimane»

venerdì 10 gennaio 2014 18.45
A cura di Edoardo Centonze
Una allarmante incertezza che attraversa tutti i comuni italiani, Barletta compresa, appesi al filo delle decisioni del governo delle larghe intese: con quale gettito i comuni potranno predisporre i loro bilanci? «Speriamo che si faccia chiarezza quanto prima. Abbiamo bisogno di certezze per far fronte non solo alle spese generali ma soprattutto per gli investimenti futuri necessari per la ripresa, per far ripartire il Sud». Così il sindaco Pasquale Cascella parla all'Adnkronos, in riferimento alla Tasi e all'Imu, vere incognite del momento.

«Se non sappiamo di quali risorse disponiamo - afferma Cascella - come facciamo a presentare i bilanci in tempi adeguati? Programmare gli interventi è un'esigenza di governabilità del sistema degli enti locali e del sistema Paese. Occorre semplificare, serve maggiore chiarezza anche nei confronti dei cittadini. Facciamo nostro l'allarme lanciato dal sindaco di Torino e presidente ANCI, Piero Fassino, sul problema irrisolto del minor gettito ai comuni - conclude Cascella - Spero che la situazione si risolva al più presto».

«Prendiamo atto della proposta del governo di prevedere una aliquota aggiuntiva dell'otto per mille sul prelievo Imu per coprire le detrazioni alle fasce deboli della popolazione, tuttavia esprimiamo preoccupazione sul fatto che questo provvedimento non risolve il problema del minor gettito derivante dal passaggio tra Imu e Tasi - così si era espresso ieri il presidente dell'ANCI, Piero Fassino, al termine dell'incontro che una delegazione dell'associazione ha avuto con il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio - Chiediamo al governo, fin dai prossimo giorni, di adottare provvedimenti che risolvano questo problema, stante il fatto che i Comuni dovranno presentare i bilanci il prossimo 28 febbraio, termine non dilazionabile per via delle prossime elezioni amministrative».

«Per fare i bilanci - ha aggiunto il presidente Anci - i Comuni hanno bisogno di certezze di risorse. E' quindi decisivo che si individuino soluzioni risolutive entro le prossime settimane. Sulla prima casa il prelievo Imu variava tra il quattro e il cinque per mille, mentre ora l'aliquota Tasi per la prima abitazione è prevista al 2,5 per mille. Stiamo facendo delle prime simulazioni ma è evidente che occorre trovare nelle pieghe del bilancio dello Stato quelle risorse che permettano ai Comuni di disporre, anche per il 2014, dello stesso gettito previsto nel 2013».

L'Anci intanto riunirà il prossimo giovedì 16 gennaio, l'Ufficio di presidenza dell'Associazione, al quale sono stati invitati anche i presidenti delle Anci regionali e i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia. All'ordine del giorno ci sarà infatti la discussione sui provvedimenti del governo relativi alla nuova disciplina dell'imposizione immobiliare (Tasi e Imu) e le eventuali decisioni sui rapporti tra Anci, Governo e Parlamento. La partita è ancora aperta, come tutte le incognite per i cittadini.

Nelle prossime ore, sulle nostre pagine, la terza parte dell'intervista al sindaco Cascella, che verterà proprio sul bilancio comunale.
Nota congiunta Governo - ANCI, dopo l'incontro di ieri mattina tra una delegazione dell'ANCI, guidata dal Presidente Piero Fassino, e il Governo rappresentato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio e dal Sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta.

"I rappresentanti del Governo hanno illustrato la proposta di consentire ai Comuni l'adozione di una aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille finalizzata alla sola copertura delle detrazioni sul prelievo Tasi-Imu. La delegazione dell'ANCI, nel prendere atto della proposta del Governo che garantisce un finanziamento delle detrazioni e maggiore equita' fiscale, ne chiede al Parlamento l'approvazione.

L'ANCI, tuttavia, manifesta allarme e preoccupazione per il fatto che in nessun modo trova soluzione il minore gettito che deriva ai Comuni dall'adozione del nuovo tributo. L'incidenza di tale minor gettito – ha sottolineato l'ANCI – e' tanto piu' preoccupante a fronte dell'obbligo di legge di approvare i bilanci comunali entro il 28 febbraio p.v., termine che non puo' essere dilazionato visto che l'imminente scadenza elettorale di maggio obblighera' la stragrande maggioranza di Comuni ad esaurire la propria attivita' deliberativa entro febbraio.

L'ANCI ha percio' richiesto al Governo – e la stessa sollecitazione e' rivolta al Parlamento – che, senza gravare sui contribuenti, si adottino entro il mese di gennaio le misure necessarie a garantire ai Comuni le risorse compensative il minore gettito. I rappresentanti del Governo – riconoscendo la fondatezza della richiesta dell'ANCI – hanno assunto l'impegno ad aprire immediatamente un confronto per individuare proposte risolutive di tale problema".