Cartoline dal 2012: appunti politici di fine anno
La fine del triumvirato Caracciolo, Maffei, Mennea. Sansone è morto e i Filistei non stanno benissimo
martedì 1 gennaio 2013
E' complicato raccontare in sintesi un anno di vita politica. Anche se si tratta di restringere la visuale alla politica cittadina. Ai suoi protagonisti, alle miserie e alle piccolezze di una classe dirigente che non ha diretto alcunché. Il 2012 è stato l'anno del tramonto della lunga amministrazione Maffei. Si può far risalire la crisi, e non è un caso, al congresso cittadino del PD. Un congresso di bellum omnium contra omnes, una guerra di tutti contro tutti, con un partito cittadino gonfio di tessere, ma povero di idee. Lo scontro congressuale, lungi dall'essere palcoscenico di una dialettica tra idee diverse di partito e di amministrazione, ha messo in scena un partito balcanizzato. In tre grandi correnti personali: Caracciolo, Maffei, Mennea. Con tre giovani e promettenti candidati segretari mandati allo sbaraglio, al massacro dai loro padri/padroni/padrini politici. La scelta di Maffei, di fare da sponsor a una delle aree in campo, ha prodotto effetti inaspettati: l'ostracismo nei confronti del candidato della sua area, Antonio Divincenzo, da parte di chi non ha voluto in alcun modo permettergli l'ingresso in consiglio comunale (era il primo dei non eletti ed era già stato assessore); la successiva illuminazione vendoliana del consigliere-1000-voti Lasala; l'inesorabile marcia del gruppo di giovani che avevano sostenuto Lasala e poi Divincenzo tra le braccia dell'allora indiscusso dominus Caracciolo.
Ma questa è ormai storia, anzi preistoria. Una giunta senza direzione politica è vittima dei più bassi istinti predatori. Barlettalife, prima e più di altri (prima della magistratura, prima della politica), ha denunciato: sperpero di denaro pubblico per storici/addetti stampa/portavoce, master inutili e costosi e ferie d'oro per il dirigente allo Staff, epurazioni di dirigente scomodi, strade che scompaiono secondo la volontà di qualche dirigente o funzionario, timidezza verso scandali e tragedie come il Crollo di via Roma e la vicenda dei biglietti del concerto di Renato Zero, lottizzazioni di tutto il lottizzabile (dalla Bar.S.A. alla casa di riposo al nucleo di valutazione dei dirigenti).
È stato, il 2012, l'anno del tavolo politico. Chi ne aveva teorizzato la centralità, chi aveva sostenuto che le storture della politica possono essere corrette solo attraverso il motto "Tutto il potere ai segretari di partito", esce da questo 2012 sconfitto e senza argomenti. I pochi elementi di ottimismo sono emersi proprio grazie a coloro che non siedono, non sedevano a quel tavolo. Grazie alle associazioni che hanno pungolato l'amministrazione, grazie alla stampa critica, grazie a pochi intellettuali liberi. Per fortuna quell'amministrazione è caduta. E, morto Sansone, per fortuna anche i Filistei non stanno benissimo. Pochi giorni fa si è votato per le Parlamentarie del PD: l'esito è stato anche un segnale rispetto a quanto accade nel ventre del principale partito del centrosinistra. Ma, al di là dell'esito, la lista delle parlamentarie, la lista senza Maffei, Caracciolo e Mennea, è già un segno di liberazione.
Ma questa è ormai storia, anzi preistoria. Una giunta senza direzione politica è vittima dei più bassi istinti predatori. Barlettalife, prima e più di altri (prima della magistratura, prima della politica), ha denunciato: sperpero di denaro pubblico per storici/addetti stampa/portavoce, master inutili e costosi e ferie d'oro per il dirigente allo Staff, epurazioni di dirigente scomodi, strade che scompaiono secondo la volontà di qualche dirigente o funzionario, timidezza verso scandali e tragedie come il Crollo di via Roma e la vicenda dei biglietti del concerto di Renato Zero, lottizzazioni di tutto il lottizzabile (dalla Bar.S.A. alla casa di riposo al nucleo di valutazione dei dirigenti).
È stato, il 2012, l'anno del tavolo politico. Chi ne aveva teorizzato la centralità, chi aveva sostenuto che le storture della politica possono essere corrette solo attraverso il motto "Tutto il potere ai segretari di partito", esce da questo 2012 sconfitto e senza argomenti. I pochi elementi di ottimismo sono emersi proprio grazie a coloro che non siedono, non sedevano a quel tavolo. Grazie alle associazioni che hanno pungolato l'amministrazione, grazie alla stampa critica, grazie a pochi intellettuali liberi. Per fortuna quell'amministrazione è caduta. E, morto Sansone, per fortuna anche i Filistei non stanno benissimo. Pochi giorni fa si è votato per le Parlamentarie del PD: l'esito è stato anche un segnale rispetto a quanto accade nel ventre del principale partito del centrosinistra. Ma, al di là dell'esito, la lista delle parlamentarie, la lista senza Maffei, Caracciolo e Mennea, è già un segno di liberazione.