Carta servizi, avvio alla rivoluzione nelle politiche per il lavoro
«Si instaurerà un patto tra cliente-fruitore ed ente formativo». Una nota del prof. Pompeo Camero
martedì 2 agosto 2011
Si accresce il livello di accuratezza delle Politiche attive del Lavoro nella sesta Provincia pugliese con l'imminente varo della prima Carta dei Servizi della Formazione Professionale.
La formazione qualificata è oggi considerata, sia dal sistema produttivo che dalle fasce più deboli del mercato del lavoro, la soluzione per eccellenza alla crisi occupazionale, la migliore risposta al bisogno di inserimento sociale. "In quest'ottica – chiarisce l'Assessore Pompeo Camero che ne è l'artefice - nasce l'esigenza di immaginare una Carta dei Servizi della Formazione Professionale a garanzia dei Formatori stessi e degli Utenti-Clienti, fruitori della formazione".
L'Assessore ci anticipa i suoi contenuti che si caratterizzano per la fissazione di alcuni principi sugli standard di qualità, sulla tutela dei diritti del cliente, al quale dovrà garantirsi la valorizzazione delle proprie capacità, sulla pubblicità dei dati, finalizzata a valutare l'efficacia del servizio e l'utilizzo delle risorse e dei finanziamenti, sul miglioramento continuo della qualità dell'offerta formativa, sulla collaborazione tra tutti gli Enti che a diverso titolo lavorano con l'utenza per assicurare il compimento del percorso formativo degli individui (la scuola di base e superiore), i servizi sociali e sanitari del territorio, i servizi per il lavoro, le organizzazioni di categoria. "Si instaurerà un patto tra cliente-fruitore ed ente formativo – precisa Camero –, il primo si impegnerà al rispetto degli obblighi assunti con l'inizio del percorso formativo, gli enti formatori si impegneranno a mantenere gli standard di qualità definiti dalle procedure di accreditamento stabilite per legge". "Per i soggetti che sottoscriveranno la Carta dei Servizi, tra gli altri impegni che andranno ad assumere, vi è l'obbligo di dotarsi di strumenti idonei a valutare la qualità dell'offerta formativa ed il raggiungimento degli obiettivi formativi, garantendo trasparenza sui criteri di valutazione, utilizzandoli, se necessario, anche per migliorare in itinere il processo di apprendimento".
La Provincia e gli enti di formazione sottoscrittori, realizzeranno così un percorso comune finalizzato a definire gli elementi caratterizzanti di un sistema della formazione professionale capace di garantire a tutti gli utenti dei servizi della formazione professionale la rispondenza tra i servizi stessi, i bisogni delle persone e le loro aspettative. La carta, nel rispetto dell'autonomia degli enti, definisce gli standard operativi e la capacità di lavoro in rete da parte dei soggetti formativi, che si rendono in tal modo disponibili ad esser parte della Rete-BAT dei Servizi per l'Impiego e delle politiche attive del lavoro, atta a fornire servizi formativi con livelli qualitativi concordati, dichiarati all'utenza e persino misurabili. Si rende in tal modo effettiva la costituzione di un "sistema Provinciale della formazione professionale" basato su una logica di qualità e di trasparenza, che tutela in via prioritaria gli interessi ed i bisogni degli utenti. La Carta dei Servizi della Formazione Professionale, intende garantire lo sviluppo di un sistema dell'offerta formativa capace di rispondere ai bisogni espressi dal territorio, sia che provengano dal sistema produttivo, sia che siano espressi dai giovani in cerca di lavoro, dai lavoratori o dalle fasce più deboli del mercato, offrendo servizi di qualità elevata.
La Provincia intende così dare un forte segnale di attenzione alle problematiche legate alla qualificazione ed all'inserimento nel mondo del lavoro, ulteriore garanzia per un sistema produttivo sempre più esigente in quanto caratterizzato da continua evoluzione tecnologica.
Lì, 1° agosto 2011
Pompeo Camero
La formazione qualificata è oggi considerata, sia dal sistema produttivo che dalle fasce più deboli del mercato del lavoro, la soluzione per eccellenza alla crisi occupazionale, la migliore risposta al bisogno di inserimento sociale. "In quest'ottica – chiarisce l'Assessore Pompeo Camero che ne è l'artefice - nasce l'esigenza di immaginare una Carta dei Servizi della Formazione Professionale a garanzia dei Formatori stessi e degli Utenti-Clienti, fruitori della formazione".
L'Assessore ci anticipa i suoi contenuti che si caratterizzano per la fissazione di alcuni principi sugli standard di qualità, sulla tutela dei diritti del cliente, al quale dovrà garantirsi la valorizzazione delle proprie capacità, sulla pubblicità dei dati, finalizzata a valutare l'efficacia del servizio e l'utilizzo delle risorse e dei finanziamenti, sul miglioramento continuo della qualità dell'offerta formativa, sulla collaborazione tra tutti gli Enti che a diverso titolo lavorano con l'utenza per assicurare il compimento del percorso formativo degli individui (la scuola di base e superiore), i servizi sociali e sanitari del territorio, i servizi per il lavoro, le organizzazioni di categoria. "Si instaurerà un patto tra cliente-fruitore ed ente formativo – precisa Camero –, il primo si impegnerà al rispetto degli obblighi assunti con l'inizio del percorso formativo, gli enti formatori si impegneranno a mantenere gli standard di qualità definiti dalle procedure di accreditamento stabilite per legge". "Per i soggetti che sottoscriveranno la Carta dei Servizi, tra gli altri impegni che andranno ad assumere, vi è l'obbligo di dotarsi di strumenti idonei a valutare la qualità dell'offerta formativa ed il raggiungimento degli obiettivi formativi, garantendo trasparenza sui criteri di valutazione, utilizzandoli, se necessario, anche per migliorare in itinere il processo di apprendimento".
La Provincia e gli enti di formazione sottoscrittori, realizzeranno così un percorso comune finalizzato a definire gli elementi caratterizzanti di un sistema della formazione professionale capace di garantire a tutti gli utenti dei servizi della formazione professionale la rispondenza tra i servizi stessi, i bisogni delle persone e le loro aspettative. La carta, nel rispetto dell'autonomia degli enti, definisce gli standard operativi e la capacità di lavoro in rete da parte dei soggetti formativi, che si rendono in tal modo disponibili ad esser parte della Rete-BAT dei Servizi per l'Impiego e delle politiche attive del lavoro, atta a fornire servizi formativi con livelli qualitativi concordati, dichiarati all'utenza e persino misurabili. Si rende in tal modo effettiva la costituzione di un "sistema Provinciale della formazione professionale" basato su una logica di qualità e di trasparenza, che tutela in via prioritaria gli interessi ed i bisogni degli utenti. La Carta dei Servizi della Formazione Professionale, intende garantire lo sviluppo di un sistema dell'offerta formativa capace di rispondere ai bisogni espressi dal territorio, sia che provengano dal sistema produttivo, sia che siano espressi dai giovani in cerca di lavoro, dai lavoratori o dalle fasce più deboli del mercato, offrendo servizi di qualità elevata.
La Provincia intende così dare un forte segnale di attenzione alle problematiche legate alla qualificazione ed all'inserimento nel mondo del lavoro, ulteriore garanzia per un sistema produttivo sempre più esigente in quanto caratterizzato da continua evoluzione tecnologica.
Lì, 1° agosto 2011
Pompeo Camero