«Caro Maffei, lasci stare gli andriesi. Non votano a Barletta»

Associazioni Civiche Andriesi: «Molti nostri concittadini si riconoscono nella storia di questa provincia». Si presagiscono nuovi scenari

mercoledì 10 novembre 2010 11.24
A cura di Mario Sculco
«Il sindaco di Barletta decide di andare avanti con il ricorso al tar per ottenere la sede legale della provincia, senza rinunciare alla prefettura». Sono le parole di fuoco utilizzate dai portavoce delle Associazioni civiche andriesi in merito all'azione legale operata dal sindaco Maffei. Le associazioni andriesi, da notare sempre piuttosto coese, non sono tenere con il nostro primo cittadino e paventano strani scenari. Così dicono integralmente: «se vuole giocare allo sfascio lo dica quanto prima perchè così andrà a finire e noi cominciamo ad organizzarci per il funerale (della sesta provincia). Intanto il sindaco di Barletta afferma: «non è solo Barletta a chiedere questo dovuto riconoscimento, ma anche molti cittadini andriesi, professionisti e intellettuali che si riconoscono intelligentemente nella storia di questa provincia. Caro sindaco lasci stare gli andriesi, non votano a Barletta quindi la sua campagna elettorale puo' continuare a farla facendo il postino».

«Leggiamo sul noto sito internet Barlettalife l'ennesimo intervento del Primo Cittadino di Barletta, il quale afferma, senza mezzi termini, che non è disposto a rinunciare al ricorso al Tar per ottenere il riconoscimento della Sede Legale della Sesta Provincia nel comune di Barletta, senza rinunciare alla Prefettura, come invece previsto dal vigente Statuto. Una chiara affermazione di volontà, che in verità tale non era emersa nell'intervista rilasciata ad una nota Tv locale qualche giorno dallo stesso Sindaco».

«Questa novità, invece, fa presagire nuovi scenari. Premesso che il Tar potrebbe solo dire che si deve tornare in Consiglio Provinciale per la definizione esatta ed inequivocabile della Sede Legale e, in questo caso, le possibilità che si realizzi quanto auspicato dal Sindaco di Barletta sono pari a "zero", dal momento che il Consiglio non può decidere diversamente da quanto già fatto, quindi ripeterà solo il medesimo passaggio consiliare, ci sembra che queste affermazioni sanciscano definitivamente la volontà di distruggere il giocattolo, già messo fortemente in dubbio dai prossimi ed imminenti provvedimenti governativi. Se questo è lo scopo, lo dica subito in modo che cominciamo ad organizzare il funerale (della Sesta Provincia) perché è chiaro che se le cose dovessero cambiare rispetto a ciò che oggi sono, facendo venire meno il concetto di Policentrismo della Provincia Bat, sarebbe la fine e non siamo solo noi andriesi a pensarla così. In quanto all'altra affermazione del Sindaco di Barletta: «non è solo Barletta a chiedere questo dovuto riconoscimento, ma anche molti cittadini andriesi, professionisti e intellettuali che si riconoscono intelligentemente nella storia di questa Provincia», diciamo al Sindaco che non sappiamo quali siano le fonti in suo possesso ma ciò non ci risulta e comunque i cittadini andriesi non votano a Barletta, quindi per prendere i voti necessari alla sua campagna elettorale, il Sindaco deve continuare a girare la città, facendo il postino, invitando i cittadini di Barletta a visitare le grotte del Castello».


Da una lettera inviata alla nostra redazione da Andria, 9 novembre 2010. Dalle associazioni: "Io Ci Sono!" – "Pro Andria Sesta Provincia"– "Libertà è Partecipazione" – "Libera Associazione Civica" – "Cittadini di Andria" – "Comitato Quartiere Europa" – "C.S.U./Cittadini Socialmente Utili" – "Associazione del Borgo Antico" – "Una città in Movimento" – "Fuori dal Giro" ¬– "Comitato Audax" – "Associazione Aristarco Scannabue".