Carmine Doronzo: «Barletta senza una valida programmazione natalizia»
Dopo l'episodio della mancata fanova, il consigliere diffonde una nota in merito
giovedì 8 dicembre 2022
13.03
«Un 8 dicembre senza "fanova". Perché? Ogni bambino di questa città è cresciuto con il mito del falò dell'Immacolata, la raccolta della legna, il rituale di accensione, le comunità riunite intorno al calore del fuoco. Ma è davvero la rinnovata sensibilità ambientalista dell'amministrazione ad aver impedito che quest'anno si svolgesse questo atteso evento? Evidentemente no, visto che siamo diventati una città in cui roghi tossici, aziende insalubri, discariche a cielo aperto e traffico veicolare impazzito sono all'ordine del giorno senza che nessuno muova un dito» commenta il consigliere di Coalizione Civica, Carmine Doronzo.
«E sono anche tutte sbagliate le narrazioni che cercano di mettere furbescamente gli uni contro gli altri i cittadini, quelli con sensibilità ambientaliste e gli organizzatori dell'evento, da etichettare da parte dei nostri rappresentanti istituzionali, a seconda delle circostanze e degli interlocutori, a volte come "buoni" e altre volte come "cattivi". In questa vicenda non ci sono cittadini buoni e cittadini cattivi e chiunque abbocchi a questa storiella sta facendo il gioco di sindaco, assessori e compagnia bella.
Ancora una volta l'unica colpevole è un'amministrazione incapace di programmare qualsiasi cosa in questa città. Un'amministrazione che lascia Barletta senza una valida programmazione natalizia, senza luci, senz'anima. L'8 dicembre arriva ogni anno, non è una sorpresa o un imprevisto, sarebbe bastato organizzare per tempo, da parte del Comune, la fanova, coinvolgendo le associazioni interessate, in sicurezza, con tutte le autorizzazioni, con i giusti materiali da ardere, come fanno in tanti altri comuni, con una vera e propria festa per tutte quelle persone che non hanno la possibilità economiche di andare fuori città per trovare qualche attrazione e momento di svago.
Invece, ancora una volta si cerca qualche capro espiatorio, lasciando i cittadini di buona volontà da soli di fronte all'assenza delle istituzioni, con risposte vaghe, con giochetti di palazzo, con la brutta sensazione che tutto proceda in modo confusionario e casuale, senza una guida, senza regole, senza certezze.
Anche la festa dell'Immacolata era una certezza per molti di noi ma qualcosa sta cambiando, e lo sta facendo in peggio».
«E sono anche tutte sbagliate le narrazioni che cercano di mettere furbescamente gli uni contro gli altri i cittadini, quelli con sensibilità ambientaliste e gli organizzatori dell'evento, da etichettare da parte dei nostri rappresentanti istituzionali, a seconda delle circostanze e degli interlocutori, a volte come "buoni" e altre volte come "cattivi". In questa vicenda non ci sono cittadini buoni e cittadini cattivi e chiunque abbocchi a questa storiella sta facendo il gioco di sindaco, assessori e compagnia bella.
Ancora una volta l'unica colpevole è un'amministrazione incapace di programmare qualsiasi cosa in questa città. Un'amministrazione che lascia Barletta senza una valida programmazione natalizia, senza luci, senz'anima. L'8 dicembre arriva ogni anno, non è una sorpresa o un imprevisto, sarebbe bastato organizzare per tempo, da parte del Comune, la fanova, coinvolgendo le associazioni interessate, in sicurezza, con tutte le autorizzazioni, con i giusti materiali da ardere, come fanno in tanti altri comuni, con una vera e propria festa per tutte quelle persone che non hanno la possibilità economiche di andare fuori città per trovare qualche attrazione e momento di svago.
Invece, ancora una volta si cerca qualche capro espiatorio, lasciando i cittadini di buona volontà da soli di fronte all'assenza delle istituzioni, con risposte vaghe, con giochetti di palazzo, con la brutta sensazione che tutto proceda in modo confusionario e casuale, senza una guida, senza regole, senza certezze.
Anche la festa dell'Immacolata era una certezza per molti di noi ma qualcosa sta cambiando, e lo sta facendo in peggio».