Caracciolo, Crudele, Baylon, Corcella, Scelzi, Russo: "il fatto non sussiste"
Concerto di Renato Zero e votazioni del 2010. L'esito dell'udienza preliminare
mercoledì 30 ottobre 2013
L'inchiesta su presunti illeciti che la Procura di Trani riteneva commessi nel 2009 in occasione del concerto al Paladisfida di Renato Zero e nel 2010 in occasione delle votazioni comunali si sgonfia su indicazione dello stesso ufficio inquirente e sfocia in tre assoluzioni ed in altrettanti provvedimenti di non luogo a procedere per gli imputati che non avevano optato per il giudizio abbreviato. Questo l'esito dell'udienza preliminare celebrata davanti al gup del tribunale di Trani Angela Schiralli, che, con l'equivalente della vecchia formula dell'insufficienza di prove, ha assolto "perché il fatto non sussiste" l'ex presidente del consiglio comunale di Barletta nonché consigliere regionale Filippo Caracciolo eletto nella lista del Partito Democratico; l'ex assessore comunale Giuseppe Crudele, anch'egli del Partito Democratico; ed il vigile del fuoco Fedele Baylon. Tutti e tre avevano chiesto di esser giudicati col rito abbreviato.
Scelta non intrapresa dagli altri tre imputati che comunque sono stati scagionati dalle accuse nell'ambito dell'udienza preliminare. Non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste" per l'ex consigliere comunale Pasquale Corcella (anch'egli espressione del PD), Katia Scelzi e Matteo Russo. A questi ultimi due furono contestati i reati di falso ideologico e violazione della normativa in tema di procedure di voto. In occasione delle "comunali" del 2010, Russo dopo aver votato per errore in una sezione sarebbe stato accompagnato da Scelzi all'ufficio elettorale per chiedere il duplicato dell'originaria tessera elettorale per votare una seconda volta onde "consentire a Russo di esprimere nuovamente il proprio voto per il candidato Filippo Caracciolo".
La Procura contestò, invece, il reato di tentata concussione a carico di Corcella, Crudele e Caracciolo perché abusando dei rispettivi ruoli, avrebbero indotto i responsabili della "Delta Concerti", impresa organizzatrice del concerto, a consegnare 50 biglietti omaggio all'assessore Crudele.
Il vigile del fuoco Baylon fu accusato di falso in merito alla relazione di servizio redatta poco prima del concerto: secondo la pubblica accusa non è vero che il controllo mirato a valutare profili di sicurezza sarebbe stato sollecitato da spettatori del palasport. Il pompiere si sarebbe, invece, mosso solo per dar seguito al fax, ritenuto strumentale, di Corcella, anch'egli imputato in concorso.
Nel corso dell'udienza preliminare a chiedere la sentenza di assoluzione ed il provvedimento di non luogo a procedere era stata proprio la Procura; oltre ovviamente ai difensori degli imputati.
Scelta non intrapresa dagli altri tre imputati che comunque sono stati scagionati dalle accuse nell'ambito dell'udienza preliminare. Non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste" per l'ex consigliere comunale Pasquale Corcella (anch'egli espressione del PD), Katia Scelzi e Matteo Russo. A questi ultimi due furono contestati i reati di falso ideologico e violazione della normativa in tema di procedure di voto. In occasione delle "comunali" del 2010, Russo dopo aver votato per errore in una sezione sarebbe stato accompagnato da Scelzi all'ufficio elettorale per chiedere il duplicato dell'originaria tessera elettorale per votare una seconda volta onde "consentire a Russo di esprimere nuovamente il proprio voto per il candidato Filippo Caracciolo".
La Procura contestò, invece, il reato di tentata concussione a carico di Corcella, Crudele e Caracciolo perché abusando dei rispettivi ruoli, avrebbero indotto i responsabili della "Delta Concerti", impresa organizzatrice del concerto, a consegnare 50 biglietti omaggio all'assessore Crudele.
Il vigile del fuoco Baylon fu accusato di falso in merito alla relazione di servizio redatta poco prima del concerto: secondo la pubblica accusa non è vero che il controllo mirato a valutare profili di sicurezza sarebbe stato sollecitato da spettatori del palasport. Il pompiere si sarebbe, invece, mosso solo per dar seguito al fax, ritenuto strumentale, di Corcella, anch'egli imputato in concorso.
Nel corso dell'udienza preliminare a chiedere la sentenza di assoluzione ed il provvedimento di non luogo a procedere era stata proprio la Procura; oltre ovviamente ai difensori degli imputati.
«Siamo sinceramente soddisfatti dalla richiesta di assoluzione del PM e dalla ineccepibile decisione dell'organo giudicante. Finalmente si è posta la parola fine a questa annosa e calunniosa vicenda che ha visto i miei assistiti [Caracciolo Filippo, Scelzi Caterina, Corcella Pasquale ndr], dopo aver subito perquisizioni, intercettazioni telefoniche ed ambientali (assolutamente ed inutilmente dispendiose per i contribuenti) pedinamenti ed altro, coperti dal fango dalla gogna mediatica, nonostante vengano puntualmente premiati dai cittadini nelle varie competizioni elettorali».
Avv. Michele Cianci
Avv. Michele Cianci