Cappella Nazareth, ancora una precisazione
La nota integrale a firma dell'avvocato Carmine Di Paola
lunedì 9 novembre 2020
19.47
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell'avvocato Carmine Di Paola.
"Nella veste di difensore di fiducia di don Angelo Di Pasquale mi corre l'obbligo di replicare alla nota del Collega avv. Luigi Peschechera riportata sul Vostro sito in data 6 novembre u.s. per puntualizzare quanto segue:
"Nella veste di difensore di fiducia di don Angelo Di Pasquale mi corre l'obbligo di replicare alla nota del Collega avv. Luigi Peschechera riportata sul Vostro sito in data 6 novembre u.s. per puntualizzare quanto segue:
- La sentenza della 3a sezione penale della Corte di Appello di Bari, che ha affermato esclusivamente la responsabilità del Sacerdote mio assistito sul piano civile in ordine alla estumulazione dei resti mortali dei familiari di Francesco Portone dal loculo LXXXIV del cimitero monumentale di Barletta, NON E' DEFINITIVA. La relativa motivazione non è stata ancora depositata (sicché sconosciamo le ragioni della stramba decisione) e, comunque, avverso detta sentenza sarà inoltrato ricorso per Cassazione. Nel convincimento che la Corte Suprema saprà porre nel nulla un provvedimento che ritengo errato ed ingiusto.
- Don Angelo Di Pasquale, invece, è stato assolto CON SENTENZA IRREVOCABILE dal reato contestatogli di violazione di sepolcro, con sentenza del GIP Tribunale Trani 29.5.2018, non appellata né dalla Procura di Trani, né dalla Procura Generale di Bari. Nel relativo giudizio è stato accertato: a) che il Dirigente Comunale di Barletta per i servizi cimiteriali aveva autorizzato la traslazione dei resti mortali sepolti nel loculo LXXXIV, debitamente richiesta da don Angelo Di Pasquale; b) nessuno dei numerosi aventi diritto (alcune centinaia) aveva espresso un preventivo consenso alle operazioni di traslazione, autorizzate dal Comune con provvedimenti cumulativi, non notificati ma resi pubblici, a causa della urgenza dell'intervento risanatorio della Cappella monumentale.
- Don Angelo Di Pasquale è stato destinatario di denunzie a raffica degli eredi Portone e, dunque, indagato in più processi penali, per presunti reati commessi sempre in relazione alla vicenda in oggetto. In tutti i processi che si sono sin qui conclusi, il Sacerdote è stato ASSOLTO con formula ampia. Solo per completezza di informazione ricordo: a) ordinanza di archiviazione GIP Tribunale Trani 11.2.2019 (processo n. 5316/17 RGNR); b) ordinanza di archiviazione GIP Trani 8.8.2019 (processo n. 1669/17 RGNR).
- Sul piano civilistico (risarcitorio) don Angelo Di Pasquale risponde non quale privato cittadino, ma come legale rappresentante (nelTanno 2012) dell'Ente ecclesiastico "Capitolo Concattedrale" titolare della Cappella funebre "Nazareth" ubicata nell'area 19 del Cimitero di Barletta. La sua responsabilità sarebbe pertanto unicamente in quest'ultima veste.
- La Magistratura non ha pronunziato alcun verdetto definitivo in merito e dunque, nessuna giustizia è stata fatta. Sul presupposto, che vengo qui a ribadire, che don Angelo ha sempre agito nel rispetto della legge e del diritto di tutti".