Caos Tari: Mazzarisi e Calabrese chiedono chiarezza
Danno erariale, ritardi ed errati calcoli d'imposta: di chi sono le responsabilità?
venerdì 31 ottobre 2014
23.21
Lascito dell'ultimo Consiglio Comunale è la questione Tari, che in questi giorni sta facendo infuriare molti cittadini barlettani. A sollevare la possibilità di prorogare il pagamento dell'imposta sono stati, sin dall'inizio, i consiglieri Massimo Mazzarisi e Gennaro Calabrese, i quali tornano sul tema scottante chiedendo al sindaco Pasquale Cascella di chiarire i buchi neri di questo caos, non molto calmo.
«Nel corso del consiglio comunale dello scorso 9 settembre, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2014 (sic!), e in commissione bilancio, di cui faccio parte, ho più volte fatto presente la necessità di rinviare il pagamento della TARI per l'anno d'imposta in corso ai primi mesi del 2015, visto il fitto calendario di scadenze fiscali che il governo centrale ha concentrato nel trimestre ottobre-dicembre, che inevitabilmente sarebbe andato ad aggravare l'evidente disagio economico in cui versano gran parte delle famiglie barlettane. La risposta ottenuta dal dirigente ai servizi finanziari in quelle sedi, è stata perentoria. Impossibile rinviare il pagamento della TARI al 2015, adducendo tra le motivazioni addirittura un ipotetico danno erariale per il comune.
Solo dopo aver dimostrato, nel corso di quel consiglio comunale, allo stesso dirigente che la norma non ne vieta il rinvio e solo dopo aver prodotto copia di delibere di comuni più grandi, come ad esempio quello di Genova, che stabiliscono il rinvio del pagamento dell'imposta nel corso del 2015, il dirigente ha accolto parte della mia proposta rinviando il pagamento del 50 per cento dello stesso tributo al 16 marzo 2015, proposta chiaramente avallata dall'intero consiglio comunale. Tuttavia, imprescindibile pare restare per il Dott. Nigro il pagamento della prima rata al 16 ottobre 2014. Fino a quando lo scorso 16 ottobre il nostro dirigente pubblica sul sito del Comune di Barletta un comunicato stampa in cui scrive «considerando le difficoltà, le sovrapposizioni di scadenze tributarie e ritardi nel recapito degli avvisi, si ritiene opportuno stabilire di non considerare perentorio tale termine per cui i contribuenti non incorreranno in sanzioni e/o interessi aggiuntivi per tardivi versamenti della TARI rispetto a tale scadenza».
Finalmente il Dott. Nigro prende atto dell'esistenza di un ingorgo di scadenze o forse no… magari è solo un modo per mascherare il non essere riuscito, nei 45 giorni successivi al consiglio comunale, ad inviare gli avvisi di pagamento ai contribuenti. Quel che è invece certo, è che dalla lettura del comunicato non si evince quale sarebbe stato il termine ultimo entro cui pagare la prima rata senza l'applicazione di sanzioni e interessi. E' un ulteriore errore o un tranello per i nostri concittadini?
Infine, altro elemento importante riscontrato in questi giorni, che sta ulteriormente mandando nel panico i nostri concittadini, è che gli avvisi ricevuti da una considerevole fascia della popolazione e proprietari di pertinenza (box), contengono un errore nel calcolo dell'imposta dovuta, avendo incluso nel calcolo della stessa pertinenza la parte variabile del tributo, in realtà applicabile solo alle abitazioni.
Ora, in qualità di cittadini prima e consiglieri comunali poi, insieme al mio collega Gennaro Calabrese chiediamo al Sindaco Cascella, anche nella sua veste di Assessore al Bilancio: 1) di verificare le eventuali responsabilità per l'ipotetico danno erariale subito dal nostro ente per aver incassato le somme successivamente alla scadenza prefissata, stando a quanto sostenuto in un primo momento dal dirigente ai servizi finanziari; 2) di verificare la corretta gestione dell'appalto per la distribuzione degli avvisi ed eventuale responsabilità del servizio postale per il ritardato invio; 3) di verificare a chi addebitare le responsabilità per l'errore di calcolo che costringerà ad un lavoro supplementare gli uffici finanziari già oberati di lavoro e conseguentemente quelle per l'aumento di spesa per la collettività, dovendo, purtroppo, "cestinare" gli avvisi errati; 4) di chiarire a mezzo stampa il termine ultimo per il versamento della prima rata TARI che, in base alle norme in vigore, dovrebbe coincidere con il giorno antecedente la scadenza della seconda rata (16 marzo 2015), non essendo previste sanzioni per il ritardato pagamento dell'acconto.
Siamo sicuri il Sindaco Cascella, visto il suo senso di lealtà e responsabilità che nutre nei confronti dei suoi concittadini, vorrà accogliere questa nostra richiesta di verifica e prendere i provvedimenti del caso a tutela dell'Ente, qualora se ne accertassero le responsabilità a seguito di doverosa indagine interna».
[Massimo Mazzarisi]
[Gennaro Calabrese]
«Nel corso del consiglio comunale dello scorso 9 settembre, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2014 (sic!), e in commissione bilancio, di cui faccio parte, ho più volte fatto presente la necessità di rinviare il pagamento della TARI per l'anno d'imposta in corso ai primi mesi del 2015, visto il fitto calendario di scadenze fiscali che il governo centrale ha concentrato nel trimestre ottobre-dicembre, che inevitabilmente sarebbe andato ad aggravare l'evidente disagio economico in cui versano gran parte delle famiglie barlettane. La risposta ottenuta dal dirigente ai servizi finanziari in quelle sedi, è stata perentoria. Impossibile rinviare il pagamento della TARI al 2015, adducendo tra le motivazioni addirittura un ipotetico danno erariale per il comune.
Solo dopo aver dimostrato, nel corso di quel consiglio comunale, allo stesso dirigente che la norma non ne vieta il rinvio e solo dopo aver prodotto copia di delibere di comuni più grandi, come ad esempio quello di Genova, che stabiliscono il rinvio del pagamento dell'imposta nel corso del 2015, il dirigente ha accolto parte della mia proposta rinviando il pagamento del 50 per cento dello stesso tributo al 16 marzo 2015, proposta chiaramente avallata dall'intero consiglio comunale. Tuttavia, imprescindibile pare restare per il Dott. Nigro il pagamento della prima rata al 16 ottobre 2014. Fino a quando lo scorso 16 ottobre il nostro dirigente pubblica sul sito del Comune di Barletta un comunicato stampa in cui scrive «considerando le difficoltà, le sovrapposizioni di scadenze tributarie e ritardi nel recapito degli avvisi, si ritiene opportuno stabilire di non considerare perentorio tale termine per cui i contribuenti non incorreranno in sanzioni e/o interessi aggiuntivi per tardivi versamenti della TARI rispetto a tale scadenza».
Finalmente il Dott. Nigro prende atto dell'esistenza di un ingorgo di scadenze o forse no… magari è solo un modo per mascherare il non essere riuscito, nei 45 giorni successivi al consiglio comunale, ad inviare gli avvisi di pagamento ai contribuenti. Quel che è invece certo, è che dalla lettura del comunicato non si evince quale sarebbe stato il termine ultimo entro cui pagare la prima rata senza l'applicazione di sanzioni e interessi. E' un ulteriore errore o un tranello per i nostri concittadini?
Infine, altro elemento importante riscontrato in questi giorni, che sta ulteriormente mandando nel panico i nostri concittadini, è che gli avvisi ricevuti da una considerevole fascia della popolazione e proprietari di pertinenza (box), contengono un errore nel calcolo dell'imposta dovuta, avendo incluso nel calcolo della stessa pertinenza la parte variabile del tributo, in realtà applicabile solo alle abitazioni.
Ora, in qualità di cittadini prima e consiglieri comunali poi, insieme al mio collega Gennaro Calabrese chiediamo al Sindaco Cascella, anche nella sua veste di Assessore al Bilancio: 1) di verificare le eventuali responsabilità per l'ipotetico danno erariale subito dal nostro ente per aver incassato le somme successivamente alla scadenza prefissata, stando a quanto sostenuto in un primo momento dal dirigente ai servizi finanziari; 2) di verificare la corretta gestione dell'appalto per la distribuzione degli avvisi ed eventuale responsabilità del servizio postale per il ritardato invio; 3) di verificare a chi addebitare le responsabilità per l'errore di calcolo che costringerà ad un lavoro supplementare gli uffici finanziari già oberati di lavoro e conseguentemente quelle per l'aumento di spesa per la collettività, dovendo, purtroppo, "cestinare" gli avvisi errati; 4) di chiarire a mezzo stampa il termine ultimo per il versamento della prima rata TARI che, in base alle norme in vigore, dovrebbe coincidere con il giorno antecedente la scadenza della seconda rata (16 marzo 2015), non essendo previste sanzioni per il ritardato pagamento dell'acconto.
Siamo sicuri il Sindaco Cascella, visto il suo senso di lealtà e responsabilità che nutre nei confronti dei suoi concittadini, vorrà accogliere questa nostra richiesta di verifica e prendere i provvedimenti del caso a tutela dell'Ente, qualora se ne accertassero le responsabilità a seguito di doverosa indagine interna».
[Massimo Mazzarisi]
[Gennaro Calabrese]