Canto di Natale
La politica non va in vacanza. Gli auguri di Barlettalife
domenica 23 dicembre 2012
10.59
Siamo a ridosso delle feste di Natale. Ma la politica non va mai in vacanza. Specialmente quest'anno, tra governo tecnico in caduta libera e amministrazione comunale di Barletta commissariata. Ma noi siamo amanti del vintage, cultori del retrò. E non possiamo che rivolgere una serie di auguri per il Natale che è alle porte.
Auguri dunque a tutti i candidati sindaci in pectore. le pagine dei giornali, le discussioni nei bar sono già piene di nomi. Auguri, dunque, in rigoroso ordine alfabetico a: Campese Maria, Cannito Cosimo, Damiani Dario, Maffei Nicola (sì, ancora lui), Mennea Ruggiero, Messina Francesco, Savasta Maurizio, Scelzi Alessandro. Non conosciamo né le coalizioni, né (figuriamoci!) i programmi. Ai candidati di centrosinistra (ma non solo) sarebbe curioso chiedere il giudizio sull'amministrazione uscente. Ci sono mille questioni aperte.
Nel frattempo continuiamo con gli auguri. Le stratosferiche cifre destinate dall'amministrazione Maffei alla cultura e alla promozione del territorio sono riuscite in un vero capolavoro: lasciare una decina di realtà che hanno lavorato per il Comune senza soldi per i propri collaboratori. Ai lavoratori della cultura e dello spettacolo, a loro sì, i nostri più sinceri auguri.
Auguri, e ne ha bisogno, alla Bar.S.A.. Con l'ennesima opera di lottizzazione partitica si è rinnovato il Cda. Un cda in cui non c'è traccia di un esperto in servizi ambientali e affini. Una struttura che costa, vado per difetto, 50mila euro l'anno. Siccome sono soldi nostri, dei cittadini e del comune di Barletta, una riflessione concedetemela: con la stessa cifra potremmo assumere un funzionario a tempo indeterminato per l'ufficio Europa o per l'ufficio appalti. Forse così sarebbero soldi ben spesi. Auguri dunque a una municipalizzata dei rifiuti, caso unico nella storia, con più impiegati che operai.
Auguri ai dirigenti e al nucleo di valutazione. Sui dirigenti e sul nucleo di valutazione è intervenuta, per fortuna, la commissaria prefettizia. Con un bando per dirigenti a tempo (il primo dopo sette anni di proroghe) e con l'eliminazione di due componenti del nucleo di valutazione che non avevano i requisiti minimi per l'accesso. Requisiti che i partiti avevano allegramente ignorato.
Auguri ai candidati alle imminenti primarie per i parlamentari del PD e di Sel. SEL, che a Barletta si è caratterizzato come partito dalle porte girevoli, non dovrebbe avere candidati nostri concittadini a queste primarie. Usiamo il condizionale: gli ingressi in SEL sono così facili che mai dire mai. Per il PD invece oltre a Boccia e alla Mastromauro, pare ci sia stato un sovraffollamento di candidature di barlettani. Due donne sono andate alla ricerca delle firme necessarie: Assuntela Messina e Giuliana Damato. Perché addirittura due? Le poche donne in politica non riuscivano a costruire una candidatura unitaria? Non nel PD barlettano: se ci sono tre persone, quasi sicuramente si costruiranno quattro aree di riferimento.
Ma il vero capolavoro emerge dalla richiesta di deroghe. A quanto pare hanno cercato di sottrarsi al divieto di candidarsi per i consiglieri regionali sia Filippo Caracciolo sia Ruggiero Mennea. Il consiglio regionale pugliese non piace più a nessuno. E poco importa che il PD barlettano abbia subito uno tsunami. Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea sono entrambi sotto processo all'interno del PD. Il primo per essere tra gli 8 dimissionari che hanno concorso alla caduta di Maffei. Il secondo perché accusato dagli 8 di aver congiurato con il centrodestra per una giunta di larghe intese. Per il primo c'è anche un processo penale in corso (la famosa storia dei biglietti del concerto di Renato Zero). Ci sarebbe parecchio da lavorare nella sezione locale del PD. Ma evidentemente Roma e Montecitorio fanno gola ai due consiglieri PD. Le richieste di deroghe sono state respinte. Auguri di buon Natale a Mennea e Caracciolo. E buon lavoro in Regione ad entrambi.
Auguri dunque a tutti i candidati sindaci in pectore. le pagine dei giornali, le discussioni nei bar sono già piene di nomi. Auguri, dunque, in rigoroso ordine alfabetico a: Campese Maria, Cannito Cosimo, Damiani Dario, Maffei Nicola (sì, ancora lui), Mennea Ruggiero, Messina Francesco, Savasta Maurizio, Scelzi Alessandro. Non conosciamo né le coalizioni, né (figuriamoci!) i programmi. Ai candidati di centrosinistra (ma non solo) sarebbe curioso chiedere il giudizio sull'amministrazione uscente. Ci sono mille questioni aperte.
Nel frattempo continuiamo con gli auguri. Le stratosferiche cifre destinate dall'amministrazione Maffei alla cultura e alla promozione del territorio sono riuscite in un vero capolavoro: lasciare una decina di realtà che hanno lavorato per il Comune senza soldi per i propri collaboratori. Ai lavoratori della cultura e dello spettacolo, a loro sì, i nostri più sinceri auguri.
Auguri, e ne ha bisogno, alla Bar.S.A.. Con l'ennesima opera di lottizzazione partitica si è rinnovato il Cda. Un cda in cui non c'è traccia di un esperto in servizi ambientali e affini. Una struttura che costa, vado per difetto, 50mila euro l'anno. Siccome sono soldi nostri, dei cittadini e del comune di Barletta, una riflessione concedetemela: con la stessa cifra potremmo assumere un funzionario a tempo indeterminato per l'ufficio Europa o per l'ufficio appalti. Forse così sarebbero soldi ben spesi. Auguri dunque a una municipalizzata dei rifiuti, caso unico nella storia, con più impiegati che operai.
Auguri ai dirigenti e al nucleo di valutazione. Sui dirigenti e sul nucleo di valutazione è intervenuta, per fortuna, la commissaria prefettizia. Con un bando per dirigenti a tempo (il primo dopo sette anni di proroghe) e con l'eliminazione di due componenti del nucleo di valutazione che non avevano i requisiti minimi per l'accesso. Requisiti che i partiti avevano allegramente ignorato.
Auguri ai candidati alle imminenti primarie per i parlamentari del PD e di Sel. SEL, che a Barletta si è caratterizzato come partito dalle porte girevoli, non dovrebbe avere candidati nostri concittadini a queste primarie. Usiamo il condizionale: gli ingressi in SEL sono così facili che mai dire mai. Per il PD invece oltre a Boccia e alla Mastromauro, pare ci sia stato un sovraffollamento di candidature di barlettani. Due donne sono andate alla ricerca delle firme necessarie: Assuntela Messina e Giuliana Damato. Perché addirittura due? Le poche donne in politica non riuscivano a costruire una candidatura unitaria? Non nel PD barlettano: se ci sono tre persone, quasi sicuramente si costruiranno quattro aree di riferimento.
Ma il vero capolavoro emerge dalla richiesta di deroghe. A quanto pare hanno cercato di sottrarsi al divieto di candidarsi per i consiglieri regionali sia Filippo Caracciolo sia Ruggiero Mennea. Il consiglio regionale pugliese non piace più a nessuno. E poco importa che il PD barlettano abbia subito uno tsunami. Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea sono entrambi sotto processo all'interno del PD. Il primo per essere tra gli 8 dimissionari che hanno concorso alla caduta di Maffei. Il secondo perché accusato dagli 8 di aver congiurato con il centrodestra per una giunta di larghe intese. Per il primo c'è anche un processo penale in corso (la famosa storia dei biglietti del concerto di Renato Zero). Ci sarebbe parecchio da lavorare nella sezione locale del PD. Ma evidentemente Roma e Montecitorio fanno gola ai due consiglieri PD. Le richieste di deroghe sono state respinte. Auguri di buon Natale a Mennea e Caracciolo. E buon lavoro in Regione ad entrambi.