Cantieri di Cittadinanza: un beneficio per disoccupati e imprese
La regione Puglia attua una politica per far fronte alla disoccupazione
sabato 6 giugno 2015
Lo scorso mercoledì, presso la Sala riunioni della Polizia Municipale, si è tenuto un incontro pubblico promosso dalla VI Commissione Consiliare, Affari Socio-sanitari, sport e tempo libero sui Cantieri di Cittadinanza, per spiegare di cosa si tratti e a chi si rivolgano.
Prima regione in tutta Italia, la Puglia ha avviato lo scorso agosto una misura che mira ad agevolare l'inserimento socio-lavorativo dei disoccupati di lunga durata e degli inoccupati, in risposta alla crisi economica che il nostro Paese sta vivendo. «Grazie a questa misura sarà possibile uscire dalla logica dell'assistenzialismo - ha dichiarato il vicesindaco Anna Rizzi Francabandiera - offrendo al lavoratore una formazione, piuttosto che un sussidio».
I cittadini ritenuti idonei tra quelli iscritti alla piattaforma avranno la possibilità di lavorare per 6 o 12 mesi in un'azienda, con erogazione delle indennità a carico della regione. Lo scopo primario è la formazione: il beneficiario può diventare essenziale per la stessa impresa o reimmettersi nel mondo del lavoro con una qualifica in più. Come ha spiegato la Francabandiera, bisognerà purtroppo fare i conti con la disponibilità di poche risorse. I progetti che potranno essere presentati dal comune di Barletta saranno ben pochi, pertanto è importante l'intervento delle aziende, che possono trarre vantaggio da questa opportunità.
«Spero che le aziende siano disponibili a presentare progetti volti a colmare la mancanza di lavoro - ha continuato il vicesindaco - Tuttavia, è importante specificare che le imprese non potranno sostituire lavoratori licenziati. I Cantieri di Cittadinanza non servono a sostituire il lavoro, bensì ad aggiungere qualità a quello già svolto».
Prima regione in tutta Italia, la Puglia ha avviato lo scorso agosto una misura che mira ad agevolare l'inserimento socio-lavorativo dei disoccupati di lunga durata e degli inoccupati, in risposta alla crisi economica che il nostro Paese sta vivendo. «Grazie a questa misura sarà possibile uscire dalla logica dell'assistenzialismo - ha dichiarato il vicesindaco Anna Rizzi Francabandiera - offrendo al lavoratore una formazione, piuttosto che un sussidio».
I cittadini ritenuti idonei tra quelli iscritti alla piattaforma avranno la possibilità di lavorare per 6 o 12 mesi in un'azienda, con erogazione delle indennità a carico della regione. Lo scopo primario è la formazione: il beneficiario può diventare essenziale per la stessa impresa o reimmettersi nel mondo del lavoro con una qualifica in più. Come ha spiegato la Francabandiera, bisognerà purtroppo fare i conti con la disponibilità di poche risorse. I progetti che potranno essere presentati dal comune di Barletta saranno ben pochi, pertanto è importante l'intervento delle aziende, che possono trarre vantaggio da questa opportunità.
«Spero che le aziende siano disponibili a presentare progetti volti a colmare la mancanza di lavoro - ha continuato il vicesindaco - Tuttavia, è importante specificare che le imprese non potranno sostituire lavoratori licenziati. I Cantieri di Cittadinanza non servono a sostituire il lavoro, bensì ad aggiungere qualità a quello già svolto».