Cantiere via Andria, la rabbia dei residenti: «Siamo stanchi, ci dicano quando finirà questo incubo»
Slittata la data di consegna prevista per il 28 maggio, dubbi sul futuro
sabato 6 maggio 2023
10.53
«La verità è che ce lo aspettavamo, il 28 maggio era soltanto una speranza destinata ad essere disattesa. Quel che ci fa più male è il non conoscere tempistiche certe per la fine di questo incubo». Rabbia, rassegnazione, speranza, sentimenti racchiusi nelle parole di chi, da oltre quattro anni, vive in condizioni di isolamento. Quella dell'ennesimo rinvio della consegna dei lavori per la realizzazione dei sottovia di via Andria e via Vittorio Veneto è stata per i residenti di via Callano e dell'intera della zona, l'ennesima batosta.
Il cantiere per la costruzione dei due sottopassi di via Andria e via Vittorio Veneto che agevoleranno i collegamenti con Andria ed elimineranno la storica frattura tra il cuore della città e l'area più periferica è stato inaugurato lo scorso 16 febbraio 2019. Dall'iniziale data di conclusione dei lavori, fissata per il 25 giugno 2021, sono passati quasi due anni nei quali è accaduto di tutto: dalla rottura improvvisa dei una condotta idrica in via Veneto (luglio 2019, lavori poi ripresi nel gennaio 2022) passando per le problematiche legate alla casa cantoniera (contenzioso terminato nel luglio 2022 con la demolizione) senza dimenticare, naturalmente, la pandemia. Sfumato definitivamente l'obiettivo 28 maggio 2023, a causa di ulteriori problemi tecnici riconducibili al completamento della rete di raccolta delle acque meteoriche si punta alla conclusione entro l'estate dei lavori in via Andria ed entro fine anno di quelli in via Vittorio Veneto. Al momento però sono soltanto ipotesi tutte da verificare. «Onestamente - racconta la signora Lucia Palmitessa - non ci crediamo più. Fa male aver appreso solo dalla stampa dell'ennesimo rinvio. Guardando l'andamento dei lavori, sapevamo che sarebbe stata un'utopia la riapertura a maggio, ma allo stesso tempo non posso non evidenziare la scarsa attenzione delle istituzioni».
Nell'ultimo consiglio comunale, il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha anche incontrato i residenti, ha proposto di concedere a chi abita e lavora nella zona del cantiere una serie di agevolazioni fiscali, in particolare l'esenzione dal pagamento della Tari e dell'Imu: «Speriamo che almeno da questo punto di vista di vengano incontro, dobbiamo fronteggiare spese infinite e un provvedimento del genere potrebbe darci sollievo, sperando che finalmente finiscano i lavori».
In attesa che la situazione possa sbloccarsi, i residenti dovranno continuare a fare i conti con i disagi. «Vivere qui - afferma sconsolata la signora Lucia - significa dover percorrere ogni giorno 6km per andare e tornare dal centro cittadino facendo i conti con strade come via Scuro o il breve tratto che conduce in via Callano, assolutamente impraticabili. Questo comporta danni alle auto, unico mezzo a nostra disposizione per uscire dall'isolamento. Speriamo che questo incubo finisca presto».
Il cantiere per la costruzione dei due sottopassi di via Andria e via Vittorio Veneto che agevoleranno i collegamenti con Andria ed elimineranno la storica frattura tra il cuore della città e l'area più periferica è stato inaugurato lo scorso 16 febbraio 2019. Dall'iniziale data di conclusione dei lavori, fissata per il 25 giugno 2021, sono passati quasi due anni nei quali è accaduto di tutto: dalla rottura improvvisa dei una condotta idrica in via Veneto (luglio 2019, lavori poi ripresi nel gennaio 2022) passando per le problematiche legate alla casa cantoniera (contenzioso terminato nel luglio 2022 con la demolizione) senza dimenticare, naturalmente, la pandemia. Sfumato definitivamente l'obiettivo 28 maggio 2023, a causa di ulteriori problemi tecnici riconducibili al completamento della rete di raccolta delle acque meteoriche si punta alla conclusione entro l'estate dei lavori in via Andria ed entro fine anno di quelli in via Vittorio Veneto. Al momento però sono soltanto ipotesi tutte da verificare. «Onestamente - racconta la signora Lucia Palmitessa - non ci crediamo più. Fa male aver appreso solo dalla stampa dell'ennesimo rinvio. Guardando l'andamento dei lavori, sapevamo che sarebbe stata un'utopia la riapertura a maggio, ma allo stesso tempo non posso non evidenziare la scarsa attenzione delle istituzioni».
Nell'ultimo consiglio comunale, il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha anche incontrato i residenti, ha proposto di concedere a chi abita e lavora nella zona del cantiere una serie di agevolazioni fiscali, in particolare l'esenzione dal pagamento della Tari e dell'Imu: «Speriamo che almeno da questo punto di vista di vengano incontro, dobbiamo fronteggiare spese infinite e un provvedimento del genere potrebbe darci sollievo, sperando che finalmente finiscano i lavori».
In attesa che la situazione possa sbloccarsi, i residenti dovranno continuare a fare i conti con i disagi. «Vivere qui - afferma sconsolata la signora Lucia - significa dover percorrere ogni giorno 6km per andare e tornare dal centro cittadino facendo i conti con strade come via Scuro o il breve tratto che conduce in via Callano, assolutamente impraticabili. Questo comporta danni alle auto, unico mezzo a nostra disposizione per uscire dall'isolamento. Speriamo che questo incubo finisca presto».