Canone Rai in bolletta, il Codacons avvia in Puglia uno sportello telefonico
L'associazione offre chiarimenti per conoscere le modalità di esenzione
mercoledì 4 maggio 2016
«A partire dal prossimo luglio il canone Rai si pagherà con la bolletta - scrive il Codacons - L'odioso balzello verrà addebitato a rate direttamente sulle fatture dell'elettricità ma, a poche settimana dall'entrata in vigore del provvedimento, regna ancora caos e confusione. Riceviamo da settimane richieste d'aiuto da parte dei cittadini della Puglia, che non sanno se devono pagare, quanto, come, e non conoscono le modalità di esenzione e di moduli da presentare, ad esempio in caso di seconde case o di più utenze intestate – spiega il Codacons – Per tale motivo abbiamo deciso di lanciare uno Sportello telefonico di consulenza sul canone Rai dedicato ai cittadini della regione, dove un team di esperti fornirà informazioni e assistenza per districarsi nel ginepraio di regole e regoline relative al canone Rai e per l'eventuale esenzione.
Tutti gli interessati possono contattare il call center dedicato al numero 895 569 87 65, e ricordiamo che il 16 maggio è ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione sostitutiva (cartacea o telematica) volta ad evitare l'addebito automatico del canone. Attraverso tale servizio telefonico, il Codacons fornirà aiuto agli utenti della Puglia anche in merito alle tante situazioni dubbie e confuse, come ad esempio convivenze, studenti fuori sede, colf e badanti che rischiano di pagare il canone pur nelle situazioni in cui non sono tenuti al versamento dell'imposta».
Tutti gli interessati possono contattare il call center dedicato al numero 895 569 87 65, e ricordiamo che il 16 maggio è ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione sostitutiva (cartacea o telematica) volta ad evitare l'addebito automatico del canone. Attraverso tale servizio telefonico, il Codacons fornirà aiuto agli utenti della Puglia anche in merito alle tante situazioni dubbie e confuse, come ad esempio convivenze, studenti fuori sede, colf e badanti che rischiano di pagare il canone pur nelle situazioni in cui non sono tenuti al versamento dell'imposta».