Campese: «Espropriare i fratelli Cervi dai giardini del Castello? La misura è colma!»

«Sarebbe grave dover comunicare a Wikipedia la variazione dell’intitolazione»

martedì 22 ottobre 2013 10.11
«Il 28 dicembre 2013 ricorrerà il 70° anniversario dell'eccidio dei Fratelli Cervi per mano nazi-fascista - così interviene Maria Campese, capogruppo consiliare di Sinistra Unita, per esprimere la sua contrarietà al cambio dell'intitolazione dei giardini del Castello - Può una città medaglia d'oro al merito civile e medaglia d'oro al valor militare, che ha celebrato con le più alte cariche dello Stato il 70° anniversario dell'eccidio dei vigili urbani e netturbini avvenuto in piazza Caduti, può, ripeto, una città che ha fatto dell'antifascismo uno dei cardini della propria attività culturale tutt'a un tratto perdere la memoria, ritenere che si possa cambiare una intitolazione che è testimonianza della Resistenza a livello globale come se si trattasse di cosa di poco conto?».

«Condividendo le considerazioni fatte dall'ANPI Bat - aggiunge Campese - verrebbe da chiedersi: quali valutazioni sono state fatte in sede di discussione da parte della commissione toponomastica, che certo in questo caso non ha brillato per senso della misura nelle proposte da avanzare? La cosa che più colpisce è che già durante il suo secondo mandato amministrativo fu proprio l'allora sindaco Salerno ad espropriare ai Fratelli Cervi l'intitolazione della piazza (che spesso compare nella cartografia ancora come tale) per dedicarla al 13 febbraio 1503. Si alzò allora un coro di proteste, e Salerno pensò di porre rimedio intitolando i giardini del castello ai Fratelli Cervi, motivando il tutto con la grande valenza che avrebbe avuto il Parco della Memoria con tale forte testimonianza di antifascismo militante. Quindi un esproprio fu già operato, e oggi si propone nuovamente di espropriare gli eroi della resistenza da un loro legittimo luogo. Penso che la misura sia colma!».

«Ritengo che una qualsiasi proposta che veda la sottrazione dell'intitolazione del Parco della Memoria ai Fratelli Cervi debba indurre tutti gli antifascisti della città (e dell'Italia) ad avere un moto di rivolta e di dissenso. Certo sarebbe di una gravità inaudita dover comunicare a wikipedia della variazione dell'informazione ivi riportata dell'intitolazione dei " grandi giardini dedicati ai Fratelli Cervi a Barletta". Le richieste che i cittadini possono avanzare sono tutte legittime, ma vanno verificate storicamente, culturalmente, secondo i valori costituzionali, evitando di fare scelte sull'onda di emotività e di estemporaneità, ma anzi prendendosi il tempo opportuno per una lettura più obiettiva nella valutazione dei ruoli e dei meriti dei singoli personaggi».

«La commissione toponomastica dà solo un parere consultivo, è la giunta comunale che delibera - conclude - e invito l'amministrazione tutta ad una seria riflessione su come onorare questi nostri sette fratelli che hanno dato la vita per la nostra democrazia, liberandoci dal nazi-fascismo, programmando iniziative adeguate nel 70°anniversario del loro eccidio».