Campagne di Barletta colme di rifiuti: «dopo la sensibilizzazione scatta la linea dura»
Intervento dell'associazione andriese "Io Ci Sono". «Bisogna scovare i trasgressori»
martedì 27 agosto 2013
«Le campagne in agro di Andria, di Barletta, di Trani e strade provinciali, statali e tangenziali di nuovo stracolme di rifiuti. Nonostante la notizia di un'approfondita pulizia straordinaria attuata con un'iniziativa della Provincia di Barletta-Andria-Trani, a distanza solo di qualche giorno, la situazione peggiora in maniera smisurata ed incontrollata con accumuli di rifiuti lungo le strade e nei terreni, anche di natura speciale come bustoni di fertilizzanti abbandonati da settimane lungo la strada provinciale che da Barletta porta ad Andria alla sede della Provincia, al punto da creare un vero e proprio allarme sanitario oltre che ulteriore veicolo di pubblicità negativa per un territorio, il nostro, che già deve scontare una stagione turistica disastrosa che gli operatori del settore difficilmente dimenticheranno.
Se la sensibilizzazione quindi non è servita a molto; se a lavare la testa all'asino si perde il tempo, l'acqua e il sapone allora bisogna subito mettere da parte le fantasie e i buoni propositi e passare all'azione, vera e concreta perché quella della raccolta differenziata non diventi la barzelletta dell'anno con gravi danni per quanti la stanno invece portando avanti con correttezza e senza alcun beneficio né in termini di sgravi economici né di altra forma di gratificazione.
Il metodo, uno dei metodi, si chiama «trashing» e tradotto significa "rovistare nella spazzatura"; un metodo antico utilizzato per fini non proprio leciti da malfattori per recuperare dati personali, documenti, lettere, corrispondenza dall'immondizia in modo da utilizzarli in maniera fraudolenta. Se è vero, quindi, che molto più frequentemente di quanto si possa credere i bustoni di spazzatura non differenziata e abbandonata lungo le strade, nelle campagne e in altri luoghi pubblici in maniera abusiva contengano detti dati per rintracciare gli autori dell'inquinamento ambientale, allora è proprio dall'attività di trashing che bisogna cominciare per scovare i trasgressori e procedere con le punizioni previste per legge, senza dimenticare le punizioni per coloro che non effettuano il regolare e previsto servizio pubblico di raccolta dei rifiuti.
Intanto grazie ai controlli mirati della Polizia Locale di Monopoli per il rispetto dell'Ordinanza che detta le regole per il corretto conferimento dei rifiuti indifferenziati e differenziati, dal 21 giugno ad oggi in quel comune sono state elevate oltre 50 violazioni amministrative che prevedono sanzioni pecuniarie con multe da € 200 ad € 300 (per la città di Andria arrivano fino a 600 euro) oltre ad aver avviato contestazioni formali alla Società che gestisce il Servizio nel Comune in ordine alle criticità rilevate nell'espletamento del Servizio pubblico alla quale sono stati chiesti i correttivi da predisporre nelle attività svolte giornalmente.
Fare anche questo dalle nostre parti è molto difficile? No, basta metterci le mani "dentro"».
Se la sensibilizzazione quindi non è servita a molto; se a lavare la testa all'asino si perde il tempo, l'acqua e il sapone allora bisogna subito mettere da parte le fantasie e i buoni propositi e passare all'azione, vera e concreta perché quella della raccolta differenziata non diventi la barzelletta dell'anno con gravi danni per quanti la stanno invece portando avanti con correttezza e senza alcun beneficio né in termini di sgravi economici né di altra forma di gratificazione.
Il metodo, uno dei metodi, si chiama «trashing» e tradotto significa "rovistare nella spazzatura"; un metodo antico utilizzato per fini non proprio leciti da malfattori per recuperare dati personali, documenti, lettere, corrispondenza dall'immondizia in modo da utilizzarli in maniera fraudolenta. Se è vero, quindi, che molto più frequentemente di quanto si possa credere i bustoni di spazzatura non differenziata e abbandonata lungo le strade, nelle campagne e in altri luoghi pubblici in maniera abusiva contengano detti dati per rintracciare gli autori dell'inquinamento ambientale, allora è proprio dall'attività di trashing che bisogna cominciare per scovare i trasgressori e procedere con le punizioni previste per legge, senza dimenticare le punizioni per coloro che non effettuano il regolare e previsto servizio pubblico di raccolta dei rifiuti.
Intanto grazie ai controlli mirati della Polizia Locale di Monopoli per il rispetto dell'Ordinanza che detta le regole per il corretto conferimento dei rifiuti indifferenziati e differenziati, dal 21 giugno ad oggi in quel comune sono state elevate oltre 50 violazioni amministrative che prevedono sanzioni pecuniarie con multe da € 200 ad € 300 (per la città di Andria arrivano fino a 600 euro) oltre ad aver avviato contestazioni formali alla Società che gestisce il Servizio nel Comune in ordine alle criticità rilevate nell'espletamento del Servizio pubblico alla quale sono stati chiesti i correttivi da predisporre nelle attività svolte giornalmente.
Fare anche questo dalle nostre parti è molto difficile? No, basta metterci le mani "dentro"».