Cambiano gli assetti per partecipate e area nord barese ofantina
Decisioni importanti della Giunta riguardanti l'Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo
giovedì 23 marzo 2017
La Giunta comunale ha preso atto della proposta del piano di revisione straordinario, predisposto dagli Uffici in base alla legge sulle partecipate, relativo a quelle possedute dal Comune al 23 settembre 2016. L'atto dovrà essere sottoposto al Consiglio Comunale costituendo l'aggiornamento del piano adottato ai sensi dell'art.1, comma 612, della Legge n.190/2014. Il provvedimento prevede la conferma della partecipazione alla Bar.S.A. come società in house. Inalterata è la partecipazione al Gal Dauno Ofantino. Si procederà alla dismissione del Consorzio Entechons e a richiedere la cancellazione d'ufficio della partecipazione "Porto dei Normanni".
Per quel che riguarda l'Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo nord barese ofantina, è stato stabilito l'avvio delle procedure di recesso, fatto salvo un riassetto societario da adottare entro il 31 dicembre 2017, sulla base di un piano operativo di razionalizzazione secondo i criteri fissati dalla norma e puntando al recupero dell'originaria missione intercomunale nell'area nord barese ofantina. Si è dovuto tener conto delle scelte già operate dai Comuni di Trani e Bisceglie dopo la dismissione delle proprie quote dei Comuni di Canosa, Trinitapoli e San Ferdinando, ma anche della relazione dei revisori dei conti che già aveva segnalato come "a seguito dell'uscita di alcuni soci dalla compagine sociale, le quote consortili a carico di ciascun socio devono necessariamente aumentare per far fronte alle spese di esercizio, salvo una riduzione dei costi e/o un incremento dei ricavi, mentre permangono tutte le incertezze e i dubbi sul futuro istituzionale di queste realtà e sul ruolo che potrebbe essere assegnato".
Si è comunque sottolineata la complessità di individuare beni e servizi concretamente definibili come "strettamente necessari al perseguimento di finalità istituzionali" per tenere aperta la porta a una governance in grado di assicurare la compatibilità finanziaria con le finalità istituzionali nella dimensione sovracomunale.
Per quel che riguarda l'Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo nord barese ofantina, è stato stabilito l'avvio delle procedure di recesso, fatto salvo un riassetto societario da adottare entro il 31 dicembre 2017, sulla base di un piano operativo di razionalizzazione secondo i criteri fissati dalla norma e puntando al recupero dell'originaria missione intercomunale nell'area nord barese ofantina. Si è dovuto tener conto delle scelte già operate dai Comuni di Trani e Bisceglie dopo la dismissione delle proprie quote dei Comuni di Canosa, Trinitapoli e San Ferdinando, ma anche della relazione dei revisori dei conti che già aveva segnalato come "a seguito dell'uscita di alcuni soci dalla compagine sociale, le quote consortili a carico di ciascun socio devono necessariamente aumentare per far fronte alle spese di esercizio, salvo una riduzione dei costi e/o un incremento dei ricavi, mentre permangono tutte le incertezze e i dubbi sul futuro istituzionale di queste realtà e sul ruolo che potrebbe essere assegnato".
Si è comunque sottolineata la complessità di individuare beni e servizi concretamente definibili come "strettamente necessari al perseguimento di finalità istituzionali" per tenere aperta la porta a una governance in grado di assicurare la compatibilità finanziaria con le finalità istituzionali nella dimensione sovracomunale.